Una commessa che genera valore: l’incontro tra l’azienda GRENKE e Solidarietà e Servizi
La multinazionale della locazione operativa ha scelto la cooperativa sociale per un lavoro di archiviazione: «Non si tratta solo di responsabilità sociale, ma di un’esigenza aziendale che ci ha fatto scoprire un mondo di umanità e professionalità»

«La disabilità non caratterizza una persona. Non bisogna ragionare in termini di categorie, ma di persone. Perché quello che abbiamo fatto scegliendo Solidarietà e Servizi per un lavoro di archiviazione è stato dettato da una precisa esigenza aziendale». Fabiana Carioli, direttrice delle risorse umane di GRENKE, multinazionale tedesca con oltre 40 anni di storia e leader nella locazione operativa di beni strumentali, non ha dubbi: «Avevamo un’esigenza aziendale. E abbiamo scoperto un mondo». Un mondo che Carioli definisce di «umanità e professionalità», dove sempre è la persona la vera protagonista. E la centralità della persona è l’elemento comune sul quale si sono incontrate Solidarietà e Servizi e GRENKE.
La collaborazione tra la multinazionale tedesca e l’area Inserimento lavorativo della cooperativa sociale è nata all’inizio del 2023. «Per la pandemia, la strategia aziendale, che pone grande attenzione alle persone, è stata quella di chiudere le filiali ancora prima dell’arrivo del decreto. Al rientro però ci siamo ritrovati con un volume importante di contratti da archiviare», ricorda. «Per quanto una corretta e puntuale archiviazione sia per noi fondamentale, questa operazione stava creando un senso quasi di angoscia tra il nostro personale». L’incontro con Solidarietà e Servizi è stato non solamente risolutivo, ma rivelatore. «Abbiamo potuto scoprire che quello che per noi era motivo di preoccupazione, è diventato senso del quotidiano per altre persone», spiega. «Siamo molto attenti nello scegliere i nostri fornitori, ma qui abbiamo trovato un partner. Mi ha colpito molto la capacità di Solidarietà e Servizi da una parte di dare risposte al cliente, dall’altra di ridefinire funzionalmente al proprio interno i processi, ponendo così attenzione alle attitudini delle singole persone dedicate. Tutto questo richiede tempo, capacità, competenze: elementi che permettono restituire dignità a quelle persone che non hanno le stesse possibilità nel mondo del lavoro».
Da direttrice HR, Carioli è stata particolarmente impressionata dall’organizzazione data al lavoro di archiviazione svolto nel reparto di BPO – Business Process Outsourcing. «Si pensa che il no profit abbia meno competenze, ma io in Solidarietà e Servizi ho trovato dei modelli organizzativi estremamente efficaci; modelli che mi sono riportata in ufficio».
La commessa ha generato anche una visita nella sede di viale Toscana di Solidarietà e Servizi: «Un’esperienza emozionante durante la quale ho potuto ringraziare una per una le quattro persone che vi hanno lavorato. Con la soddisfazione di aver dato loro una possibilità in più». Ma soprattutto, la commessa ha posto un seme destinato germogliare. «Abbiamo maturato conoscenze che ci fanno presagire degli ambiti per collaborazioni future. Abbiamo voglia di fare delle cose che sanno di buono perché, quando si incontra qualcosa di valore che genera valore, la volontà è di farlo conoscere e continuare ad alimentarlo». Tutto questo, non per compassione o carità. Conclude: «Non è un’etichetta a caratterizzare una persona, ma le sue capacità che devono essere valorizzate».