A Legnano apre la nuova casa San Benedetto dove cinque donne con disabilità vivono insieme
Dal 19 settembre Katia, Elisabetta, Susanna, Fabiola e Sandra abitano nel nuovo appartamento di Solidarietà e Servizi dove il Dopo di Noi diventa realtà e l’autonomia cresce con la domotica
È tutta in “rosa” la nuova casa San Benedetto di Solidarietà e Servizi. Da martedì scorso 19 settembre Katia, Elisabetta, Susanna, Fabiola e Sandra abitano a Legnano, in quello che è il nuovo appartamento della cooperativa sociale: una struttura ampia, dove cinque donne con disabilità vivono insieme, facendo un’esperienza non di mera coabitazione, ma di famiglia; dove il “Dopo di noi” trova una risposta concreta e proattiva. «Mi piace tutto di questa casa», esordisce Elisabetta. «Mi piace com’è fatta, i colori che ci sono e mi piace stare a Legnano: qui conosco il Parco Castello». Non riesce a contenere l’entusiasmo Katia che, al suo primo ingresso, si lascia andare in un «mi piace da morire». Lei è la nuova compagna di stanza di Elisabetta: «La camera è molto bella». Per Susanna la nuova casa rappresenta anche una nuova sfida: «Ho tante speranze per questa esperienza: essere a Legnano mi permetterà di fare uscite diverse, conoscere gente nuova e soprattutto proseguire nel mio percorso di vita». Come? «Preparando, ad esempio, la pizza il sabato». Una pizza che è già diventata leggenda: «È spettacolare», conferma Fabiola.
Le cinque donne però non sono nuove al vivere sotto lo stesso tetto. Fino al giorno prima vivevano infatti a Cassano Magnago, alla residenza Isa Tanzi dove però, pur avendo una zona notte dedicata, condividevano le aree comuni con degli uomini. «Non vedevo l’ora di venire qui», prosegue Fabiola. «Siamo tutte donne: abbiamo una maggiore privacy e, di certo, non ci saranno occasioni di litigare su cosa vedere in tv». A unirle c’è soprattutto la musica. «Il Volo, i tre tenori ci piacciono molto. Potremo ascoltarli e potremo ballare». A unirle c’è anche il colore delle camere: «È un rosa antico», spiega Sandra. «L’ho scelto io perché è un colore che mi piace molto. Vedo però che piace molto a tutte».
I legami con Cassano Magnago non saranno però interrotti e il fatto che Marta, l’educatrice che le seguiva alla residenza Tanzi, abbia accettato di spostarsi a Legnano è un segnale importante!
Posta al primo piano della palazzina di via Venegoni, la casa San Benedetto si estende su circa 120 metri quadrati con tre stanze, una cucina e un soggiorno, oltre ai due bagni e il locale di servizio. «È una casa che condensa molti valori della cooperativa», spiega Giacomo Borghi, responsabile Area Residenziali e Domotica di Solidarietà e Servizi. «C’è il tema del “Dopo di Noi” al quale rispondiamo dal 2000 non solo con strutture residenziali comunitarie, ma con vere e proprie case dove le persone con disabilità possono vivere in un ambiente famigliare, potendo sempre avere un proprio spazio; c’è il tema della domotica applicata allo sviluppo dell’autonomia: questa casa ha infatti una serie di automazioni e sistemi di monitoraggio – come ad esempio l’apertura della porta con lettore di impronta digitale, o sensori per il monitoraggio del sonno – che permettono di agevolare alcuni compiti e garantire sicurezza; c’è il tema della relazione con il territorio: la posizione della casa permette di fare molte attività; c’è infine il tema del miglioramento organizzativo e gestionale dei servizi residenziali, funzionale al perseguimento dei progetti di vita delle persone di cui ci prendiamo cura; in tal senso è encomiabile e soprattutto importantissimo il lavoro svolto con professionalità e spessore umano dalle coordinatrici dei Servizi coinvolti in questo nuovo progetto, Elisa Colletto e Roberta Battiston, le quali mantengono sempre alta l’attenzione su ciascuno degli ospiti coinvolti.
È una vicinanza che concretizza quel “Mai più soli … insieme ci riusciamo” che muove Solidarietà e Servizi nel prendersi cura delle persone con disabilità.