Partita la web radio del centro diurno disabili di Cermenate: ogni mercoledì su Escodiradio.it

Al via il 30 novembre il progetto di Solidarietà e Servizi sostenuto dall’Azienda Consortile Galliano. Il 13 dicembre l’inaugurazione ufficiale

Ci siamo. Escodiradio, la web radio del CDD – centro diurno disabili – di Cermenate, è realtà. Partita con un test generale mercoledì 23 novembre, sarà ufficialmente on air dal 30 novembre tutti i mercoledì, per il momento dalle 9 fino alle 15.30. Dove? Sul sito www.escodiradio.it. E martedì 13 dicembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale.

I protagonisti di Escodiradio

Il progetto proposto da Solidarietà e Servizi e finanziato dall’Azienda Speciale Consortile Galliano di Cantù, committente del servizio che la cooperativa sociale gestisce in appalto, è pronto a decollare proprio in vista delle feste natalizie.  «Contribuiremo anche a noi rendere il Natale un po’ più felice con le canzoni che metteremo. Potremo trasmettere un po’ di serenità e di gioia ai bambini che ci ascolteranno», spiega Pamela, ospite del CDD e punto di riferimento della redazione. «La radio mi piace perché mi fa sentire forte, ma al contempo invisibile: si fa con la sola voce e questo mi toglie molte preoccupazioni». Anche Gian Piero, uno degli speaker ufficiali della radio è pronto «a fare gli auguri a tutti». Continua: «Con la mia voce so di poter arrivare ovunque. E questa è una sensazione bellissima». Guardano invece già sul lungo termine Monica e Michele. Infatti Monica, che fa parte della redazione, è propositiva: «Ho già molte idee da proporre. Sono veramente entusiasta della radio», annuncia. Mentre Michele, che sarà una delle voci di Escodiradio e contribuirà nella scelta del programma musicale, ha le idee chiare: «La web radio è un progetto fantastico. Ho già ben presente che tipo di speaker sarò e mi farò ascoltare».

Tutto il CDD coinvolto

Per dare vita alla web radio tutto il CDD è stato coinvolto. «C’è chi ha dato una mano a ridipingere le pareti dello studio, chi ha realizzato appositamente dei quadri, chi ha studiato le attrezzature e chi è stato sulla porta, curioso e un po’ impaziente di poter vedere com’è fatta una radio», spiega Marco Lo Passo, educatore al CDD di Cermenate e promotore del progetto. All’interno del Centro è stato costituito anche un comitato di redazione: «Il suo compito è quello di determinare di volta in volta i contenuti da mandare in onda», aggiunge Lo Passo. «Ogni martedì il comitato di redazione si riunisce e decide il tema da affrontare il giorno dopo. Parleremo di sport, di attualità, delle iniziative, ma anche e soprattutto di noi». La web radio nasce infatti come progetto «per dare voce alle persone con disabilità di cui ci prendiamo cura offrendo occasioni di sviluppo dell’autonomia». Due sono infatti gli obiettivi: uno interno e il secondo esterno. Sul primo fronte, legato ai progetti di vita personalizzati degli ospiti del CDD, «puntiamo a valorizzare questo strumento in quanto capace di stimolare l’immaginazione, la creatività, le potenzialità narrative e il confronto», spiega Lo Passo. Sul lato esterno, «vogliano raccontare quello che avviene al Centro e negli altri CDD gestiti da Solidarietà e Servizi; dare voce alle persone disabili anche attraverso la loro stessa voce ». E proprio da questi due obiettivi deriva anche il nome: «Escodiradio è la volontà di raccontarsi e di tirare fuori i propri talenti».

Attrezzature e formazione per andare on air

Per andare on air è stato fatto anche percorso più tecnico. «Innanzitutto di attrezzature – ricorda Roberto Albè, responsabile ITC (Information e Communication Technologies) di Solidarietà e Servizi -. Sono stati fatti investimenti importanti per hardware e software, insonorizzando l’ambiente e dando tutti gli strumenti necessari affinché le postazioni potessero essere fruibili anche dalle persone che frequentano il CDD. Ciascuno ha le sue cuffie e la sua spugnetta per il microfono». Non certo seconda, la formazione. «Per fare radio non ci si può improvvisare», riprende Lo Passo. «Una grossa mano ce l’hanno data i ragazzi di Busto Live che hanno già una consolidata esperienza nella radio online. In particolare Marco e Silvia ci hanno insegnato come si parla in radio, come si scandiscono le parole e l’importanza di rispettare i tempi».

Per la prima trasmissione ufficiale di mercoledì 30 novembre il palinsesto è già pronto: dalle 9 alle 10.15 musica anche per accogliere le persone disabili che arrivano al CDD; dalle 10.15 alle 11.15 “Ci presentiamo”: programma per illustrare la web radio e i suoi protagonisti; dalle 11.15 alle 14.15 musica per accompagnare il pranzo; dalle 14.15 alle 15.15 i mondiali di calcio visti da Escodiradio.

Non resta che collegarsi, tutti i mercoledì su www.escodiradio.it

Grandi e piccoli progetti sotto l’albero: i mercatini natalizi di Solidarietà e Servizi    

Per tutto il mese di dicembre i Centri disabili della cooperativa sociale presentano i lavori fatti durante l’anno anche per sostenere iniziative e nuovi progetti

Realizzare una stanza sensoriale, ma anche avere la possibilità di fare un’esperienza di autonomia o alimentare le attività. Sono tanti i progetti che ci sono dietro ai mercatini natalizi che i centri disabili di Solidarietà e Servizi propongono per tutto il mese di dicembre. Piccoli e grandi sogni per contribuire al benessere e alla crescita delle persone con disabilità attraverso una progettualità che le vede protagoniste. Da Busto Arsizio a Gallarate e Caronno Pertusella, passando per Saltrio per arrivare fino a Cermenate. Attraversa tutta la provincia di Varese per approdare alle porte di Cantù il calendario degli appuntamenti. 

CDD Manzoni di Busto Arsizio

Due date per un progetto importante al CDD – centro diurno disabili – Manzoni di Busto Arsizio. Sabato 17 dicembre dalle 14.30 alle 19.30 e domenica 18 dicembre dalle 9.30 alle 12.30, i locali di via Palestro 1 ospitano il mercatino natalizio. «L’obiettivo è aggiungere un tassello in più al progetto della stanza sensoriale. È un progetto ambizioso ma che riteniamo molto importante per i bambini che frequentano il Manzoni», spiega la coordinatrice Cristina Ridolfi. La stanza Snoezelen, questo il nome tecnico, è uno spazio ideato appositamente per stimolare tutti i sensi, attraverso effetti di luce, colori, suoni, musica, profumi e materiali diversi che può offrire ai ragazzi del CDD nell’ottica di migliorare la relazione, il rilassamento e la scoperta di sé. A Busto Arsizio è possibile trovare simpatici bigliettini di Natale, utili fermaporta e paraspifferi, ricette in barattolo, sale aromatizzato e ciabattine a tema natalizio.

Pollicino, Avanti Tutta e CSE Oltre di Busto Arsizio

La triade composta dal centro Pollicino e dal servizio Avanti tutta, che accolgono bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, e dal CSE – centro socio educativo – Oltre, mercoledì 21 dicembre nella sede di Solidarietà e Servizi, in via Isonzo 2 a Busto Arsizio, dà vita al grande mercato natalizio. «Sfrutteremo gli spazi del CSE Oltre per allestire un vero e proprio mercato con diversi banchi per presentare le nostre creazioni: stelle di Natale, vasi dipinti a mano e borse coloratissime. L’obiettivo è dare la possibilità ai ragazzi di fare delle esperienze di autonomia. Ovvero, uscire una sera per una pizza e fare insieme una gita: sono tutte occasioni che contribuiscono in modo fattivo allo sviluppo delle loro capacità di autonomia, oltre ad essere apprezzate molto», spiega la coordinatrice Mariolina Caputo.

CDD Il Girasole di Caronno Pertusella

Il CDD il Girasole di Caronno Pertusella, dal 5 fino al 22 dicembre, dalle 9 alle 16, dà vita a un mercatino unico nella sede di via Monte Nero 259. «Abbiamo sempre ritenuto che ogni individuo possa esprimere sé stesso attraverso diverse forme di arte», spiega il coordinatore del CDD Il Girasole, Gian Piero Colombo. «Le attività manuali nel periodo natalizio hanno sempre favorito lo spirito di gruppo. Sulle note delle musiche natalizie, abbiamo dato sfogo al nostro estro creando pezzi unici e speciali, proprio come gli ospiti che con passione li hanno realizzati, accompagnati dalle mani amiche degli operatori». Si possono trovare oggetti “handmade” come palle di Natale realizzate con il decoupage, decorazioni in stoffa, biglietti e chiudi pacco, piatti, svuota tasche di vetro, specchi con cornici di legno con il decoupage e dei meravigliosi alberi di Natale in pannolenci. «Il ricavato servirà a finanziare il “progetto gite 2023”. Rispondendo al desiderio di alcuni ospiti del Centro vorremmo organizzare una gita mensile, alla quale a turno parteciperanno tutti gli ospiti». Le mete al vaglio sono bellissime: si va dalla città di Bologna alla Villa Reale di Monza fino al parco degli Aironi a Gerenzano.

CDD di Saltrio

Da mercoledì 7 dicembre a mercoledì 21 dicembre è il CDD di Saltrio a presenta il suo mercatino. In via Cassi 2 sono proposti preziosi manufatti realizzati dai laboratori di pittura e falegnameria del Centro: veri e propri oggetti da collezione. Inoltre giovedì 22 e venerdì 23 dicembre, il mercatino si sposta nella palestra comunale di Saltrio in piazza Risorgimento. «Lo scopo è proseguire con l’attività dei laboratori, ai quali servono sempre materiali. Vorremmo però anche garantire a tutti i nostri ospiti una merenda natalizia in pasticceria», dice la coordinatrice Milena Simone.  

CDD di Gallarate

Il CDD – Centro Diurno Disabili – di Gallarate che giovedì 1 dicembre dalle 10.15 alle 12 è presente nella sede di Solidarietà e Servizi, in via Isonzo 2 a Busto Arsizio, con le proprie proposte. Venerdì 2 dicembre, dalle 10.15 alle 12, si sposta negli spazi del CSE Oltre, sempre in via Isonzo 2, e lunedì 19 dicembre dalle 15 alle 18 apre i propri spazi di via Canova 10 a Gallarate. Presenta i lavori realizzati durante le attività di mosaico e del laboratorio creativo per sostenere la prosecuzione dei laboratori e per organizzare un’apericena con gli ospiti del CDD al circolo Arconti di Cedrate.

Un altro step per inserire meglio al lavoro le persone disabili e per soddisfare le esigenze delle aziende e degli enti clienti: al centro c’è sempre la persona

Forma e sostanza nella rivisitazione degli spazi del BPO (Business Process Outsourcing) di Solidarietà e Servizi: per far emergere i talenti e migliorare la qualità dei servizi offerti

Un lavoro che mette al centro di tutto la persona disabile o fragile è un lavoro concepito come strumento educativo, capace di far emergere i talenti di ciascuno, di valorizzare le soft skills e di interagire con il proprio progetto di vita. Non solamente per rispondere al desiderio di realizzazione, ma anche per erogare in continuità dei servizi di alto livello e qualità. Da qui è partita la riorganizzazione del reparto di BPO – Business Process Outsourcing – di Solidarietà e Servizi. Una revisione logistica che ha permesso di riaffermare ancora di più il focus sulla persona.

La ridefinizione degli spazi di lavoro di viale Toscana a Busto Arsizio ha portato a migliorare la divisione organizzativo/funzionale coinvolgendo gli stessi dipendenti nella cura di un posto di lavoro che potesse essere “casa”. Perché, come dice Davide, che è tra i 37 dipendenti del BPO, «non capisco alcuni miei coetanei che vivono il lavoro come una parentesi tra un weekend e l’altro. Per me il lavoro è un luogo importante di socializzazione, di relazione e di crescita». Non solamente. «Qui, Solidarietà e Servizi mi ha dato gli strumenti e le risorse per costruire la mia vita e trovare il mio posto nel mondo», aggiunge la collega Sabrina. «Mi sono sentita accolta nella mia fragilità e accompagnata in un percorso che, attraverso la cura, mi ha portato a una rinascita».

Per quanto possa apparire solamente di forma, l’intervento sul reparto BPO è stato di sostanza. Sul fronte operativo, «per favorire la specializzazione delle persone e quindi per erogare ai clienti servizi sempre più tecnici e qualitativamente alti, siamo andati a ridefinire gli spazi di lavoro e la relativa strumentazione», spiega Mariangela Mezzasalma, responsabile del BPO di Solidarietà e Servizi. «Abbiamo creato cinque isole distinte, ciascuna dedicata a una particolare lavorazione: customer service inbound/outbound, back office amministrativo, back office settore energetico, back office settore farmaceutico e back office settore marketing. Per ognuna è stata individuata una figura di team leader a cui è stata affidata una responsabilità orientata al rispetto degli accordi di servizio contrattuali (SLA  – Service Level Agreement) e degli standard di qualità del BPO che passano attraverso la creazione di manuali operativi che vengono fatti validare dai clienti e che sono oggetto di revisione continua». Inoltre, «sono stati migliorati gli aspetti tecnologici, dotando il reparto di sistemi di connettività più potenti e di CRM  – Customer Relationship Management – , per la gestione delle relazioni con i clienti, che permettono l’ottimizzazione di alcuni servizi».

«Un’altra importante dinamica organizzativa – continua Mezzasalma – è la spinta che stiamo facendo per portare le persone da part time, che è lo standard dell’inizio di un percorso di inserimento lavorativo, al full time. Spesso questo obiettivo risulta molto faticoso da raggiungere, ma è fondamentale per lo sviluppo del progetto di vita di ciascuno. Sia in termini economici sia di percezione del pieno dispiegamento delle proprie capacità».

La riorganizzazione del luogo di lavoro ha posto al centro anche il benessere delle persone «che è il nostro focus principale», precisa Mezzasalma. Così, se da una parte «sono stati riorganizzati gli spazi per permettere alle persone di far emergere le proprie abilità e quindi i talenti», dall’altra «è stata instituita una nuova funzione, “l’Enviroment” che ha la responsabilità di curare l’ambiente di lavoro al fine di consentire alla persona di “sentirsi a casa”. Sulla base dei suggerimenti e dei bisogni raccolti sono state riorganizzate le navette interne di trasporto da e verso il luogo di lavoro, è stata modificata la logistica dell’area relax e dell’area ristoro ed è stato chiesto a ciascuno di prendersi cura di un piccolo pezzo dell’ufficio per sperimentare concretamente la propria appartenenza a questo luogo».

Il risultato di questo processo è in un miglioramento delle performance. «Le due linee di intervento, ovvero mettere la persona con disabilità nelle condizioni di poter esprimere nel migliore dei modi i propri talenti e la qualità del lavoro erogato, portano inevitabilmente a migliorare anche la soddisfazione del cliente», osserva Gabriele Scampini, responsabile commerciale dell’Area Inserimento Lavorativo di Solidarietà e Servizi. «Le soluzioni adottate riescono a trasformare quello che può essere un limite, dato da una fragilità o disabilità, in una opportunità. Questo ci viene riconosciuto dai clienti, infatti, quando vengono a trovarci, la parola che più citata è “stupore”. Riconoscono che professionalità e umanità qui trovano compimento».