Un’estate senza sosta per rispondere a un bisogno: nessuno deve rimanere solo
L’attività dei Centri diurni di Solidarietà e Servizi è proseguita anche in agosto grazie alla collaborazione con molti Comuni del territorio
Difficile parlare di una “ripartenza” a settembre: i Centri diurni per le persone con disabilità di Solidarietà e Servizi non hanno registrato sosta in estate. Nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, hanno infatti continuato a rispondere ai bisogni anche nel mese prediletto per le vacanze, grazie anche alla significativa collaborazione di alcuni Comuni che hanno supportato l’attività in agosto. «La disponibilità data dalle amministrazioni e dagli uffici di Comuni importanti del territorio, come Busto Arsizio, Cassano Magnago, Caronno Pertusella, Gallarate, Samarate, Legnano, Castellanza, solo per citarne alcuni, di impiegare i fondi inutilizzati nel periodo del lockdown, ci ha permesso di dare continuità nel rispondere a specifici bisogni che l’emergenza sanitaria ha acuito», premette Giacomo Borghi, responsabile Area autismo, centri diurni e residenziali per persone con disabilità di Solidarietà e Servizi. «A settembre è ripresa l’attività di tutti i Centri, ma é stato significativo l’impegno in agosto quando, di fatto, non ci siamo fermati, garantendo un servizio che è stato apprezzato dalle famiglie, ma soprattutto ha permesso di non interrompere il percorso socio-educativo con tutti i “nostri” ospiti».
La testimonianza diretta arriva da Busto Arsizio dove gli educatori del Centro Socio Educativo – CSE raccontano: «Abbiamo fatto un piccolo sondaggio: dalle famiglie è emerso chiaramente il bisogno di dare continuità all’attività per tutto il periodo estivo». Carmen Sportiello, coordinatrice del Centro, incalza: «Il Comune ha accettato la proposta di sostenerci, siamo dunque partiti con la proposta di attività risocializzanti, ricreative… rilassanti! Un supporto alle famiglie e l’occasione di tornare a stare insieme per i nostri ospiti». La straordinarietà dell’intervento non è derivata solamente dall’aver offerto un servizio nel periodo dedicato solitamente alle vacanze, ma soprattutto dall’aver dato continuità alla ripresa di luglio dopo i lunghi mesi di lockdown ed emergenza sanitaria da cui si arrivava. «La prolungata chiusura in casa e il timore del contagio hanno in un certo modo traumatizzato famiglie e ospiti. Bloccarci per tre settimane ad agosto per molti sarebbe risultato un ulteriore “passo indietro”: non potevamo lasciare solo nessuno».
Così anche nei Centri Diurni Disabili – CDD, di Cassano Magnago, Marnate e Caronno Pertusella. «L’intervento dei maggiori Comuni del territorio è stato fondamentale per dare continuità al servizio in un’ottica di collaborazione concreta», ricorda il coordinatore del CDD di Cassano Magnago Gian Piero Colombo. «Anche se le attività sono state circoscritte a quelle che permettevano il mantenimento delle misure di sicurezza – abbiamo infatti dovuto rinunciare alla piscina e agli aperitivi nei locali – siamo riusciti a garantire la qualità del tempo passato insieme, dando anche un momento di sollievo alle famiglie. L’ampissima adesione da parte degli ospiti alla proposta estiva è la dimostrazione concreta che il bisogno era reale e siamo riusciti a darvi risposta».