I mille modi di dire … Buon Natale!
/in NewsVoci dai Centri Diurni Disabili e dall’Area Inserimento Lavorativo e Autonomie: «Che tutto diventi meglio, straordinario»
Felicità ma non solo. Tanta salute, dolci per tutti, famiglia e soprattutto la volontà di superare un anno particolarmente complesso. Sono questi gli auguri che arrivano dalle persone disabili che frequentano i CDD – Centri Diurni per Disabili – e l’Area Inserimento Lavorativo e Autonomie di Solidarietà e Servizi. Sono auguri sinceri, detti con semplicità, ma soprattutto con la consapevolezza che le prossime festività non saranno come quelle degli anni passati: dovranno essere migliori.
Fervono i lavori natalizi al CDD Manzoni di Busto Arsizio, che accoglie bambini e ragazzi disabili e dove tutti sono all’opera per dare vita a una raccolta di foto del Centro, quelle vecchie e quelle nuove, con l’intento di dare «un po’ di spensieratezza», come ricorda la coordinatrice Cristina Ridolfi. E sarà un bel regalo per le famiglie «in attesa di poter tornare a giocare con i miei amici, muoversi e correre senza limiti», si augura Nicole. In questo Natale però qualcosa manca. È «l’abbraccio» che Giorgia vorrebbe estendere a tutti. «L’abbraccio è dire: ti voglio bene». E se anche non riesce a parlare, bastano gli occhi e il sorrisone di Simone per comunicare e trasmettere la sua gioia per il Natale.
C’è “fame” di speranza, di serenità, di gioia. «Dopo questo anno molto brutto, tanti auguri di buon Natale e buon anno nuovo», è l’augurio di Estela dal CDD di Cermenate, raccolto dal coordinatore Silvio Pagliaro. Simonetta pensa alla salute: «Auguro a tutti di stare bene». Mentre c’è chi già pensa alle attività, come Roberto che dice «Auguri! Ci vediamo nel laboratorio di falegnameria», ma anche chi pensa a chi gli è più vicino come «la mamma, gli educatori e i compagni». E chi invece vorrebbe tutti vicino a sé, come Stefano: «Tanti auguri ai miei compagni: tornate tutti al Centro! Agli educatori, dite “Forza Inter”, vi farà bene».
In tema di “star bene”, c’è chi ha messo la scomparsa del virus. «Non è Natale con questo virus così pericoloso», scrive Mirko dal CDD Le Betulle di Pavia che è stanco di vedere persone con la mascherina e costrette a lavarsi continuamente le mani. E si augura la fine di tutto: «Evviva, il virus è morto e non torna più». Al Torchietto, CDD sempre di Pavia, la coordinatrice Simona De Alberti ha raccolto i pensieri e le attese degli ospiti. Insieme hanno realizzato un cartellone sul significato del Natale. Dal «condividere i momenti felici e stare in famiglia», come dice Eleonora, al «trascorrere una giornata serena con le persone a cui voglio bene», aggiunge Daniela. L’affetto di genitori, fratelli e parenti è la nota più attesa: Patrizia ricorda l’importanza di «stare a casa», per Tiziana, Emilia e Fabio il «Natale è famiglia», mentre Sandra pensa più in grande perché per lei Natale è «stare con la mia famiglia allargata». La «giornata meravigliosa» di Riccardo, diventa la gioia «dei regali e dei dolci» per Gabriella e per Monique. Ma anche la gioia del fare i regali, perché per Diana «il Natale è dono».
Non certo ultimi, gli auguri che arrivano dall’Area Inserimento Lavorativo e Autonomie. Giulia e Tony scrivono: «In questo anno particolare servono parole altrettanto significative, sarebbe quasi banale scrivere “Buon Natale “, quello su cui invece vogliamo puntare è la felicità; non vi auguriamo un buon Natale e non vi auguriamo neanche che tutto torni come prima, ciò che vogliamo augurarvi è che tutto diventi meglio, straordinario e che ogni piccolo particolare possa prendere significato nella quotidianità, vi auguriamo il meglio per ogni giorno che verrà! Vi auguriamo che non vi manchi mai il sorriso e la forza di andare avanti nel migliore dei modi come solo noi sappiamo fare. Forza!».
Buon Natale e buon anno da tutta Solidarietà e Servizi.