Il non profit che fa bene all’impresa

“ESG fa bene all’impresa”: a Rho organizzato un evento a firma “Solidarietà e Servizi” e “Il Portico”. Manager d’azienda e imprenditori sociali si sono confrontati sulle partnership di successo tra profit e non profit

Quasi 200 partecipanti a “ESG Fa bene all’Impresa”, che per circa 3 ore sono rimasti incollati alla poltrona: un successo che ha superato ogni aspettativa. Martedì 21 maggio presso il Centro Congressi Mantovani Furioli di Rho, Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio, in collaborazione con Il Portico di Rho, entrambe cooperative sociali, e con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Milano, ha proposto un evento per manager e imprenditori del sociale per confrontarsi e fare networking.

“L’evento – racconta Gabriele Scampini, responsabile commerciale dell’Area Inserimento Lavorativo di Solidarietà e Servizi – è nato dal desiderio di far toccare con mano l’utilità e la convenienza della collaborazione tra profit e non profit, e in particolare tra aziende e cooperative sociali che si occupano d’inserimento lavorativo, attraverso testimonianze di imprese per le quali le cooperative sociali hanno svolto lavori di vario genere, dalla digitalizzazione ai servizi di back office, dagli assemblaggi alle pulizie.”

La transizione ESG e il focus sulla “S” di social

Il contesto di riferimento è quello della transizione ESG, molto attuale di questi tempi, che vede sempre più aziende misurarsi con gli standard di sostenibilità – ambientale, sociale e di governance – all’interno dei propri processi produttivi. “Abbiamo deciso di focalizzarci sulla “S” di ESG – continua Scampini – quella che fa riferimento alla sostenibilità sociale, spesso sottovalutata. Per noi di Solidarietà e Servizi la sostenibilità sociale è la nostra ragione di vita. Forniamo servizi alle aziende creando occasioni di lavoro vero: ad oggi impieghiamo 72 persone con disabilità, offrendo servizi di Business Process Outsourcing, (processi di backoffice amministrativi e commerciali), assemblaggi, lavorazioni meccaniche, rigenerazione di apparati elettronici e gestione documentale.  Per i nostri dipendenti significa sentirsi utili ed efficaci e riscoprire la propria dignità.  Per le aziende, l’assolvimento di un obbligo legislativo, efficienza dei costi e, perché no, un utile strumento di marketing. Per le cooperative, una sfida a lavorare con sempre maggiore professionalità e qualità.”

“Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa – sottolinea Potito Di Nunzio, presidente dell’ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano – perché quando si parla di consulenti del lavoro si fa riferimento innanzitutto a una professione dedicata al sociale. Per noi l’inclusione sociale di qualità è uno dei primi obiettivi”.

Orizzonte di ogni partnership resta sempre la persona e il suo bisogno, “mettere al centro la persona con fragilità e accompagnarla a soddisfare un’esigenza reale e fondamentale come quella del lavoro” come ha bene evidenziato il prof. Michele Tiraboschi, moderatore dell’evento e coordinatore scientifico della Fondazione Adapt, fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere, in una ottica internazionale e comparata, studi e ricerche nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro.

L’evento

Nel corso del pomeriggio si è parlato dunque di partnership tra profit e non profit a tutto campo, partendo dagli aspetti più normativi (legge 68/99 e convenzioni ex art. 14 legge Biagi) fino alle best practices di welfare aziendale, volontariato di impresa e social procurement. Un approfondimento poi anche sul progetto “Sociale al quadrato”, sperimentato per la prima volta dal Collocamento Mirato Disabili della Provincia di Varese.

Hanno portato la loro testimonianza Elena Garbelli del Collocamento Mirato Disabili di Milano, Martino Busnelli di BNP Paribas Leasing Solutions, Raffaella Cirillo del Collocamento Mirato Disabili di Varese, Paola Coltri di Eolo, Andrea Canali di Exergy International, Chiara Pennasi di Fondazione Triulza, Giuseppe Scarpa di Freccia International, Valentina Albertini di Novartis, Manuela Lunetta di Open-es.

Un evento in partnership con la cooperativa il Portico…

L’evento nasce dalla collaborazione tra le cooperative sociali “Solidarietà e Servizi” e “Il Portico”, due realtà molto conosciute e radicate sui relativi territori, nell’anno in cui celebrano due importanti ricorrenze, 45 anni di vita per “Solidarietà e Servizi” e 40 per “Il Portico”.

“La collaborazione fra cooperative sociali di tipo B – sottolinea Francesco Luoni, Presidente della cooperativa il Portico – rappresenta un valore fondamentale. Innanzitutto, attraverso un lavoro di squadra, le cooperative possono unire le loro forze per affrontare sfide sociali più ampie e complesse, ottenendo un impatto maggiore sulla comunità rispetto a quanto potrebbero fare singolarmente. La collaborazione poi facilita la condivisione di esperienze e buone pratiche tra le cooperative, permettendo loro di imparare le une dalle altre e di migliorare continuamente le proprie attività.  Lavorando insieme, le cooperative dimostrano il potere di un modello di impresa basato sulla collaborazione e sulla responsabilità sociale.”

…e con il sostegno di Orasesta SpA

L’evento è stato realizzato grazie al sostegno di Orasesta, azienda leader nella ristorazione automatica. “Da sempre siamo impegnati nella costruzione di un mondo più inclusivo e sostenibile – evidenzia Michele Amoruso, AD di Orasesta. Per questo abbiamo deciso di sostenere questo importante evento.”



L’Assemblea dei Soci approva il Bilancio Sociale 2023 di Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale

Tra le novità più importanti dell’edizione 2023 l’inaugurazione di due appartamenti di housing protetto e la collaborazione con l’Università LIUC di Castellanza sul progetto domotica. Sul fronte interno la consueta priorità data al capitale umano

Giovedì 16 maggio, durante l’Assemblea dei Soci, è stato approvato all’unanimità il Bilancio Sociale della Cooperativa. Tante le novità nel 2023. Solo per citarne alcune, l’avvio di due progetti di housing – la “Casa domotica San Benedetto a Legnano” e la “Casa di via Francana a Pavia” – e la collaborazione con la LIUC – Università Cattaneo di Castellanza per il progetto domotica.  

Due nuovi progetti di housing

Un investimento importante per quanto riguarda la residenzialità e la domotica che rispecchia una precisa direzione strategica.  “Nelle case inaugurate nello scorso autunno – spiega Giacomo Borghi, responsabile Area Residenziali e Domotica di Solidarietà e Servizi – si condensano molti dei valori della cooperativa. C’è il tema del “Dopo di Noi” al quale rispondiamo dal 2000 non solo con strutture residenziali comunitarie, ma con vere e proprie case dove le persone con disabilità possono vivere facendo esperienza di famiglia e non solo di coabitazione. C’è poi il tema della domotica applicata: nelle nostre case sperimentiamo sempre più l’importanza del ricorso alla tecnologia come strumento per sviluppare l’autonomia.”

La collaborazione con l’Università LIUC

Proprio in questa visione si è inserito il “progetto domotica” studiato insieme all’Università LIUC di Castellanza e presentato a dicembre in un convegno dedicato. Il progetto è stato avviato in collaborazione con Confcooperative Insubria attraverso un assegno di ricerca e ha visto un neolaureato della LIUC in Ingegneria Gestionale sviluppare e testare nuove soluzioni domotiche e tecnologiche a partire dalle case dove vivono persone con disabilità.  “La domotica – continua Borghi – è un tema al quale Solidarietà e Servizi crede profondamente fin dal 2016 e che ha dato il via al progetto pionieristico di CasaLab a Fagnano Olona (VA). Oggi, con la collaborazione dell’università LIUC e con le aziende del settore che stanno credendo nel progetto, abbiamo sistematizzato il processo di domotizzazione delle nostre case.”

L’importanza del “capitale umano”

Nel bilancio sociale non mancano poi i dati relativi alla cooperativa. Come sempre, particolare importanza viene attribuita al capitale umano: 492 lavoratori in 124 servizi sul territorio, nelle province di Varese, Milano, Pavia, Como, Lecco, Monza e Brianza che si prendono cura di 5.014 persone con disabilità.  

È strategico per noi valorizzare la passione, il coinvolgimento e la professionalità delle persone che lavorano con noi e riconoscerne il merito – racconta Domenico Pietrantonio, Presidente del Consiglio di Gestione della cooperativa. “L’anno scorso abbiamo investito in modo particolare nella formazione dei lavoratori (+70% di ore erogate rispetto all’anno precedente) per l’aggiornamento e l’acquisizione di competenze specifiche, anche in risposta alle nuove sfide che ci arrivano dal territorio, che riguardano nella maggior parte dei casi la presa in carico di persone, minori soprattutto, con autismo. Abbiamo inoltre riconosciuto un aiuto economico a tutti i lavoratori e un premio di fine anno a coloro che hanno contribuito in modo particolare ai risultati della cooperativa.”

Avviato nel corso del 2023 anche un percorso per ottenere la certificazione sulla parità di genere che, a partire dal riconoscimento di una diversità, garantisca le stesse opportunità a tutti i dipendenti.

Il bilancio sociale 2023 è  il racconto di una storia di passione e professionalità che mette al centro la persona e la condivisione del suo bisogno a conferma che  “mai più soli, insieme ci riusciamo”.


Ti racconto AliBlu: i primi mesi di attività

A gennaio Solidarietà e Servizi ha inaugurato a Marnate AliBlu, un nuovo servizio educativo integrato per minori con diagnosi di autismo rivolto al territorio della Valle Olona. Raccontiamo qualcosa sulla preparazione del progetto e degli spazi 

L’organizzazione degli spazi ha un valore fondamentale nella cura del benessere e nella presa in carico di minori con diagnosi di autismo: nulla deve essere lasciato al caso! Studi specifici ci hanno guidato nella scelta dell’arredo e nella strutturazione degli spazi per offrire un servizio all’avanguardia, compresa la possibilità di dotare AliBlu di una stanza sensoriale. 

“Grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale di Marnate e Solidarietà e Servizi, la ex scuola elementare di Nizzolina è tornata ad essere uno spazio abitato dai bambini e una opportunità di crescita, in particolare per bambini con diagnosi”, racconta con soddisfazione Gemma Donati, assessore alle politiche sociali del Comune di Marnate. 

L’approccio operativo di “Solidarietà e Servizi” (“mai più soli; insieme ci riusciamo”) ha guidato questi primi mesi di attività: “Questo servizio nasce da un’analisi del bisogno che ha coinvolto i servizi sanitari e le Neuropsichiatrie Infantili della ASST, i servizi sociali comunali e diverse realtà associative di familiari e questa attenzione all’insieme continua a caratterizzare il nostro approccio alla presa in carico”, spiega Laura Puricelli responsabile dell’Area Autismo e Autonomia di Solidarietà e Servizi. 

Il primo punto di attenzione è stato per le scuole dell’infanzia, spesso chiamate ad accogliere minori nello spettro dell’autismo. Sottolinea Mariolina Caputo, coordinatrice di AliBlu: “Stiamo collaborando con diverse scuole della Valle Olona dove abbiamo incontrato insegnanti appassionati al loro lavoro ed estremamente motivati che hanno accolto con entusiasmo la possibilità di partecipare ad un percorso formativo offerto dall’équipe dei servizi per l’autismo di Solidarietà e Servizi”. 

Nel mese di marzo è infatti partito il primo corso di formazione rivolto alle scuole dell’infanzia, a cui parteciperanno circa 15 insegnanti che parteciperanno a lezioni teoriche, workshop esperienziali presso la sede di AliBlu e sessioni di supervisione presso le scuole stesse da parte delle educatrici del servizio. 

“La proposta formulata – dice Monica Rigo, responsabile del settore servizi sociali del Comune di Olgiate Olona – permette di supportare il personale delle scuole e di implementare le competenze pedagogiche a fronte di un aumento delle richieste di inserimento di bambini con diagnosi di autismo dando sostegno alle famiglie, spesso sole e disorientate”. 

Si tratta di capacità e conoscenze spendibili a favore dei minori che rimarrà come valore aggiunto permanente, “oltre la validità di AliBlu”. 

Il progetto AliBlu è sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Fondazione CESVI

Se vuoi scoprire il Programma Formula, visita www.forfunding.it