Il 5×1000 di Solidarietà e Servizi a sostegno del progetto Il Cortile per le famiglie e i ragazzi
La cooperativa apre la campagna 2020 del 5×1000 lanciando un nuovo servizio che risponde ai nuovi bisogni che stanno emergendo in questa emergenza sanitaria
Una buona azione ha sempre uno scopo concreto. E questa volta, il fine è il sostegno ai ragazzi e alle loro famiglie. Solidarietà e Servizi apre la campagna del 5×1000 indicando la finalità: il progetto “Il Cortile” che prenderà avvio intorno a metà maggio. «Con una semplice firma si potrà sostenere uno dei punti cardini dell’attività della nostra cooperativa – annuncia il Presidente del Consiglio di gestione Domenico Pietrantonio -. Abbiamo scelto la famiglia perché è in questo momento uno dei soggetti maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria e sociale. Con le scuole chiuse e i ragazzi costretti a rimanere a casa, le necessità sono cambiate: accanto alla didattica, si è posto un bisogno forte dal punto di vista educativo; bisogno che si è inevitabilmente acuito nelle situazioni più complesse e già a rischio prima del diffondersi della pandemia. Lo strumento del 5×1000 permette di devolvere gratuitamente una quota percentuale dell’IRPEF: Solidarietà e Servizi lo impiegherà per sostenere le famiglie che sono il nucleo portante della nostra società e aiutare i ragazzi nel loro cammino di crescita. Partiamo dal cuore per guardare insieme al futuro».
Con il progetto “Il Cortile”, Solidarietà e Servizi dà il via ad un servizio tutto nuovo. «È uno spazio di supporto e sollievo per le famiglie ma anche per i ragazzi, a fronte di settimane di quarantena che non solamente hanno accentuato alcune problematiche, ma ne hanno evidenziate di nuove», premette Laura Puricelli, responsabile dell’area “Servizi sociali e presa in carico” di Solidarietà e Servizi. Il nome richiama quello spazio, ultimamente andato un po’ fuori moda, di relazione e di auto-aiuto per le famiglie e per i ragazzi stessi. Due le aree di intervento: «La prima relazionale ed educativa (attraverso l’intervento di educatori professionali) per costruire relazioni e dare supporto anche alla didattica», spiega Puricelli. «La seconda invece di sostegno a specifiche fragilità attraverso interventi specialistici (logopedia, psicomotricità, consulenza pedagogica e sociale). A fonte di servizi sanitari territoriali – ad esempio i servizi di Neuropsichiatria Infantile- che richiedono lunghi tempi di attesa o che sono maggiormente orientati alla presa in carico di situazioni gravi, vogliamo dare risposta a quelle problematiche che riguardano i minori con ritardi nello sviluppo motorio e/o del linguaggio oppure che evidenziano difficoltà di apprendimento». Quindi, un servizio che offre interventi specialistici anche in ottica preventiva e di presa in carico precoce di fragilità lievi.
«La quarantena porta con sé una serie di problematiche, spesso accentuate nelle situazioni più fragili, ma evidenti in tutte le nostre famiglie», prosegue Mariolina Caputo, psicopedagogista di Solidarietà e Servizi. «Sta emergendo un disagio esteso sia sul fronte della didattica (pensiamo ad esempio ai bambini con difficoltà di apprendimento per i quali l’attività proposta a distanza, benché importante, può essere insufficiente, con il conseguente rischio di acuire il gap rispetto ai compagni), ma anche in termini strettamente educativi». A fronte di una necessità di riqualificare la relazione educativa, il progetto si articola in cinque punti fondamentali: «Il piano della conciliazione; quello della riscoperta del territorio; un lavoro sulle life skill, in rifermento alle esperienze vissute di lontananza dai familiari, ma talvolta anche di lutto per il decesso di una persona cara; la riappropriazione degli spazi ed il supporto alla didattica. Il tutto, in modo estremamente flessibile e nel puntuale rispetto delle indicazioni normative».
Il 5×1000 di Solidarietà e Servizi è finalizzato quindi a porre le basi per una ripartenza educativa, riprendendo le fila dei nuovi bisogni che l’emergenza ha evidenziato. Sostenere il progetto della cooperativa è semplice e, come noto, non costa assolutamente nulla: all’interno della dichiarazione dei redditi basta indicare il codice fiscale di Solidarietà e Servizi 00782980122 nella casella per la destinazione del 5×1000.
Un piccolo gesto perché nessuno deve rimanere solo: #insiemeciriusciamo.