Vito Rimoldi Spa e Solidarietà e Servizi: quando il “concorrere” è occasione di crescita e sviluppo

Mondo profit e mondo no profit hanno dato vita a una partnership unica, dove la persona, con la sua autonomia e le sue potenzialità, è veramente al centro del lavoro

La condivisione di progetti, obiettivi e vision dà vita a una vera e propria partnership. È così che il rapporto tra la cooperativa sociale Solidarietà e Servizi e l’azienda legnanese Vito Rimoldi Spa, leader nella produzione di guarnizioni e articoli tecnici industriali, è diventato una collaborazione dove il mondo no profit e quello profit hanno trovato una convergenza inaspettata e dove la parola “concorrere” si è attuata in scelte precise e in azioni mirate a far crescere insieme le due realtà, con l’occhio sempre attento ai più fragili.

L’esperienza con Solidarietà e Servizi è diventata per Vito Rimoldi la testimonianza di un impegno aziendale per la sostenibilità. «Non è possibile essere sostenibili e innovativi se non si è animati dalla speranza», dice il presidente di Vito Rimoldi Spa, Claudio Rimoldi. «E la speranza è la voglia di continuare a guardare in avanti, accettando sfide con la volontà di vincerle». Così è stato con Solidarietà e Servizi in un rapporto che prosegue ormai da 18 anni. «L’alleanza con Solidarietà e Servizi è stata ed è continuamente una sorgente importante di crescita per la nostra azienda», prosegue. «In comune con la cooperativa c’è una concezione del lavoro come parte essenziale della realizzazione di ogni uomo. Per molte persone fragili avere un lavoro significa poter realizzare un progetto di vita e togliersi da logiche assistenziali. Così, coinvolgerci con questo tipo di bisogno ci ha permesso di crescere nel know-how, nel business e, non da ultimo, umanamente».

Tutto ha preso avvio nel 2004: partendo dalla volontà di rivedere il processo produttivo delle guarnizioni per renderlo più efficiente e spinta da una maggiore richiesta di mercato e dalla scelta di migliorare la qualità del prodotto, la Vito Rimoldi ha messo in atto una razionalizzazione dei processi. In quel momento è nata la collaborazione con la cooperativa, una sfida attorno alla condivisione di un principio fondamentale: il lavoro quale parte importante della realizzazione di ogni uomo. Una sfida per far convivere due mondi che solitamente vengono visti come “opposti”: quello di Solidarietà e Servizi, guidato da logiche no profit e finalizzato a dare valore alle possibilità delle persone disabili e svantaggiate attraverso il lavoro; e quello di Vito Rimoldi, realtà chiamata a rispondere a logiche di mercato e di efficienza. «Abbiamo deciso di rivedere e innovare i processi produttivi, cercando di renderli più semplici e sicuri, tenendo conto delle persone svantaggiate», ricorda Claudio Rimoldi. «Sono stati sviluppati appositi macchinari per permettere alle persone fragili di contribuire alla produzione, nell’ottica di una sempre maggiore ingegnerizzazione dei processi. All’interno di una vision che mette la persona al centro del lavoro, è emersa la consapevolezza che la macchina può essere adattata all’uomo nell’ottica di una valorizzazione del suo talento. Questo ha accentuato la nostra vocazione alla ricerca e all’innovazione per realizzare macchine speciali che garantissero la sicurezza di questo personale. La partnership con Solidarietà e Servizi è stata ed è un’occasione di crescita continua che ha portato la Vito Rimoldi Spa a sviluppare molte competenze trasversali e a scoprire nuove potenzialità del lavoro».

Il concetto di sostenibilità – ambientale, economica e umana – è stato posto al centro di molte scelte di Vito Rimoldi, in particolare nell’ultimo anno. «Questo ha provocato molto anche in noi», spiega Filippo Oldrini, responsabile Area Inserimento Lavorativo di Solidarietà e Servizi. «Ci siamo resi conto che un luogo sostenibile è un luogo capace di generare. E cosa genera questo luogo così speciale (come dicono tutti quelli che vengono qui) che nasce dall’alleanza tra la Rimoldi e la cooperativa? Genera persone, le nostre persone».

«In effetti – aggiunge Leonardo Bombini, responsabile di Reparto della Cooperativa – vivendo la quotidianità di queste due realtà, non trovo differenze, ma molte “similitudini diverse”, come la voglia di fare bene, la spinta a migliorarsi, il gusto per il lavoro ben fatto e la voglia di crescere come uomini capaci di portare le proprie responsabilità».

Lo conferma anche Enrico, operatore nei reparti Water-Jet e Controllo, una delle 16 persone per lo più disabili o fragili che lavorano nello spazio produttivo di Solidarietà e Servizi inserito in un plant comunicante con i reparti della Vito Rimoldi: «Il concorrere insieme alla Vito Rimoldi mi ha permesso di scoprire come, anche un mondo lontano dai miei studi da ragioniere, possa essere davvero interessante e avvincente e come prendermi sempre più seriamente sul lavoro mi stia facendo crescere anche come persona».

Dall’attenzione della Rimoldi alla sostenibilità sono nati anche altri progetti. Non ultimo, quello che dal 2021 ha visto arredare il luminoso, capannone di 5.000 metri di Borsano di Busto Arsizio con delle opere di arte contemporanea realizzate appositamente per l’azienda dagli artisti Letizia Fornasieri, Elisabetta Necchio e Francesco Zavatta con lo scopo di portare il “bello” sul luogo di lavoro. E in questo 2022 sono previsti ulteriori interventi dei pittori Francesco Santosuosso e Francesco Fornasieri da posizionare negli spazi della Cooperativa sul tema proprio del “concorrere”.