Da Solidarietà e Servizi un contributo economico a tutti i lavoratori

La cooperativa sociale ha deciso di erogare ai lavoratori un compenso straordinario per sostenere il difficile momento

Il capitale umano è per Solidarietà e Servizi punto di riferimento e motivo di orgoglio. Un patrimonio che è elemento fondamentale per attivare le necessarie relazioni che portano a prendersi cura delle persone fragili e con disabilità. Il Consiglio di Gestione della cooperativa ha deciso di erogare un contributo straordinario ai lavoratori di Solidarietà e Servizi. Un compenso economico una tantum che, come spiega Domenico Pietrantonio, presidente del Consiglio di Gestione della cooperativa, «va nella direzione di sostenere le persone che lavorano in Solidarietà e Servizi in questo periodo di particolare difficoltà».  

Dopo la pandemia è arrivata la guerra nell’Est Europa che ha portato a un rincaro complessivo delle spese sostenute dalle famiglie, in particolar modo dei costi energetici. «Il contesto nel quale viviamo, come noto, è caratterizzato da varie difficoltà, alle quali ciascuno di noi cerca di far fronte, con le risorse e gli strumenti che ha a disposizione», prosegue Pietrantonio. «Grazie alla collaborazione di tutti la cooperativa ha saputo far fronte all’emergenza sanitaria che ha caratterizzato soprattutto il 2020 e il 2021, restando vicina alle persone di cui si prende cura, anche con le chiusure dei centri, specialmente nelle complesse settimane del lockdown. Sono stati anni difficili che hanno comportato uno sforzo aggiuntivo per la mostra realtà. Ma alle difficoltà create dalla pandemia, si è aggiunta in questo 2022 la guerra in Ucraina che ha acuito la situazione, con problemi che impattano anche su ciascuno di noi e sulle nostre famiglie. In particolare si fanno sentire le difficoltà economiche, legate all’aumento dei costi per le utenze e i beni di prima necessità. Per questo motivo il Consiglio di Gestione della cooperativa, d’accordo con il Consiglio di Sorveglianza, ha deciso di erogare un aiuto economico ai lavoratori. È un segno di attenzione e di vicinanza, un sostegno concreto che mettiamo a disposizione delle nostre persone e delle loro famiglie».

Il contributo economico è stato erogato ai dipendenti e i soci lavoratori di Solidarietà e Servizi con il cedolino relativo al mese di settembre.

«Non possiamo che auspicare un miglioramento della situazione generale del nostro Paese, invocando la pace per la popolazione dell’Ucraina», conclude il presidente del Consiglio di Gestione. «La nostra volontà è quella di mettere nelle migliori condizioni possibili le persone che lavorano in Solidarietà e Servizi, nella consapevolezza delle difficoltà del momento e dell’importanza che la persona riveste per la cooperativa. La nostra attività pone al centro la persona in tutta sua complessità e ci porta ad affermare ogni giorno con forza quell’ “insieme ci riusciamo” che non ci fa mai sentire soli».

Inaugurato il “Viganò”: la risposta  ai bisogni dei minori con disturbi del neurosviluppo

A Caronno Pertusella, il taglio del nastro del servizio sperimentale di Solidarietà e Servizi rinnova l’impegno per i più fragili nell’ottica della co-progettazione

Dopo alcuni mesi di “rodaggio”, Solidarietà e Servizi ha inaugurato ufficialmente lo scorso 14 ottobre a Caronno Pertusella il centro sperimentale “Fabio Viganò” dedicato ai minori con disturbo del neurosviluppo. Oltre che la testimonianza di un servizio necessario, il Viganò è l’espressione di un territorio che vuole rispondere ai bisogni ed è la volontà di farlo trovando una strada nuova: quella della co-progettazione. È anche uno spazio di cui c’era bisogno. «In zona non ci sono opportunità di questo tipo e, per una famiglia che lavora e al contempo vuole essere vicina al proprio figlio, è una risposta importante», è la testimonianza di Dennis Desolei, papà di Yuri, 10 anni, tra i primissimi ragazzi a frequentare il centro. «Le attività che vengono proposte sono tante: Yuri è contento e sereno. Ma questo servizio è anche un valido supporto alla famiglia che, non solamente riesce a conciliare i tempi di lavoro, ma anche ad avere un aiuto dagli operatori».

Di fatto «il Viganò nasce da un’analisi del bisogno e grazie alla collaborazione con il servizio di Neuropsichiatria della ASST Valle Olona e con il comune di Caronno Pertusella», ha introdotto Laura Puricelli, responsabile area Autismo e Autonomie di Solidarietà e Servizi all’inaugurazione. «L’utilità della proposta è resa evidente dal fatto che il centro sta già accogliendo otto minori, accompagnando anche le loro famiglie e operando in stretta collaborazione con le scuole».

Questo centro è «il risultato di una collaborazione pluridecennale che Solidarietà e Servizi ha con l’amministrazione comunale di Caronno Pertusella», ha aggiunto il presidente del Consiglio di Gestione della cooperativa sociale, Domenico Pietrantonio. «La scelta di ottimizzare gli spazi in dotazione al CDD – centro diurno disabili – “Il Girasole” ha portato a progettare un nuovo servizio capace non solo di condividere ma anche di rispondere concretamente a bisogni reali del territorio. Il “Viganò” racchiude in sé la mission della nostra cooperativa, evidenziata dagli obiettivi di questa nuova unità d’offerta chiamata a portare speranza ai minori accolti e alle loro famiglie».

In questo nuovo progetto il territorio si è stretto accanto a Solidarietà e Servizi. Se infatti il sindaco di Caronno Pertusella, Marco Giudici, ha ricordato l’impegno «dell’amministrazione comunale nel sostegno ai più fragili», è stato l’assessore ai Servizi Sociali, Sebastiano Caruso, a sottolineare come questa l’attenzione sia «rafforzata dalla collaborazione proficua con Solidarietà e Servizi; una collaborazione che è iniziata già con la gestione del CDD e ha dato vita a questo nuovo servizio». Prendendo in prestito le parole di San Francesco, ha aggiunto: «Chi lavora con le mani è un lavoratore, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano e chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista: gli educatori sono artisti e li ringraziamo per quello che fanno».

Se si parla di co-progettazione, la rete è fondamentale. «È importante condividere linee progettuali e interventi, pensati per il bene dei cittadini e per dare risposte a bisogni che sono sempre più complessi, in un momento in cui inoltre le risorse sono scarse», ha detto Simona Nicolini, neuropsichiatra infantile dell’ASST Valle Olona, intervenuta insieme con il direttore Socio sanitario della ASST Valle Olona, Marino Dell’Acqua.

Concretamente il “Viganò” prende in carico bambini e ragazzi, dall’ultimo anno della materna alle medie. «Lavoriamo sul potenziamento delle autonomie e sul processo di socializzazione proponendo attività diverse che, con il tempo andranno ad ampliarsi e a coinvolgere anche il territorio circostante», ha spiegato Cristina Ridolfi, coordinatrice del centro per Solidarietà e Servizi. «Fondamentale è il lavoro di rete e il sostegno alle famiglie con le quali mettiamo in atto una stretta sinergia per andare nella stessa direzione».

«Qui l’umanità diventa organizzazione al servizio della persona»

La visita dei vertici regionali di Intesa Sanpaolo e dei rappresentanti di Fondazione CESVI al progetto SPAZIO INTEGRAZIONE di Solidarietà e Servizi

«Una realtà sorprendente. Conoscevo Solidarietà e Servizi, ma, vederla dal vivo, è ben diverso: si può toccare l’umanità che diventa organizzazione; tutto ha un sapore di autentico e buono», sono le parole di Gianluigi Venturini, Direttore Regionale Lombardia Nord di Intesa Sanpaolo che ha fatto visita all’area Inserimento Lavorativo di Solidarietà e Servizi insieme con Valeria Brugnacchi, specialista CTPS presso Intesa Sanpaolo, i rappresentanti della Fondazione CESVI e PricewaterhouseCoopers con Carlo Rossi, partner di Varese. Ad accompagnarli il presidente del Consiglio di Sorveglianza della cooperativa Paolo Fumagalli, il presidente del Consiglio di Gestione Domenico Pietrantonio e Laura Puricelli e Filippo Oldrini, rispettivamente responsabile Area Autismo e Autonomie e Responsabile Area Inserimento Lavorativo. L’iniziativa si è inserita all’interno del percorso che Solidarietà e Servizi ha avviato con il sostegno di Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Fondazione CESVI e che ha portato all’avvio del progetto SPAZIO INTEGRAZIONE. Un esempio di collaborazione tra profit e no profit che sta permettendo di dare vita a nuove risposte ai bisogni delle persone disabili e/o fragili.

Infatti SPAZIO INTEGRAZIONE arriva là dove non c’erano servizi strutturati e guarda alle persone che si collocano tra un Centro Socio Educativo (CSE) e un SIL (Servizio Inserimento Lavorativo); persone che hanno abilità superiori per i primi, ma non abbastanza per i secondi. Il progetto fa questo mettendo in campo il valore di una presa in carico della persona a più ampio raggio e, all’interno di un approccio multidimensionale e di una visione di rete, creando progetti di vita per potenziare tutti gli aspetti legati all’autonomia della persona attraverso il lavoro.

«Il Covid ha messo a nudo una serie di problemi», ha proseguito Venturini. «L’unica cosa che funziona è la solidarietà che porta quanti hanno maggior possibilità a mettere risorse. In questa ottica, Intesa Sanpaolo ha fatto la sua parte nel periodo più complesso di emergenza sanitaria con interventi straordinari a livello nazionale. Adesso, con il Programma Formula abbiamo voluto dare continuità a quell’azione, concentrandoci però sui singoli territori. L’iniziativa è stata impostata come un concorso di intervento dove al contributo diretto viene abbinata una raccolta fondi: è una collaborazione che diventa condivisione di progettualità per dare, insieme, risposte a particolari bisogni come nel caso del progetto di Solidarietà e Servizi».

L’ottica è, quindi, quella da sempre al centro dell’approccio della cooperativa sociale: «Quell’agire insieme che porta a una co-progettazione e co-programmazione degli interventi», ha sottolineato Fumagalli. «È una visione che ci ha portato negli anni ad aprire collaborazioni significative con importanti aziende. E che ci permette di avere una struttura dedicata al lavoro dove la disabilità o la fragilità non sono elementi di ostacolo, ma opportunità per creare percorsi di crescita e autonomia».

Dal reparto di assemblaggio alla Rigenesi, dalla Gestione Documentale fino al Business Process Outsourcing – BPO -, per arrivare al reparto delle Lavorazioni Meccaniche attivato grazie alla collaborazione con Vito Rimoldi Spa, Solidarietà e Servizi ha fatto “toccare con mano” un nuovo modo di prendersi cura delle persone attraverso il lavoro. «Mettendo la persona al centro, il lavoro diventa luogo educativo», ha proseguito Pietrantonio. «Il lavoro diventa il momento per dare concretezza non solamente alla dignità della persona, ma anche per la valorizzazione delle abilità e dei talenti di ciascuno con lo scopo di accentuare il processo di autonomia della persona stessa. È una sfida che stiamo vincendo sia sotto il profilo educativo, sia produttivo e che con SPAZIO INTEGRAZIONE ha aperto un nuovo ambito di intervento».