Santo Natale 2021, gli auguri di Solidarietà e Servizi

Mettersi in gioco per crescere insieme: il Piano di Impresa Sociale 2021-24 di Solidarietà e Servizi parte dalle persone

La testimonianza di un’educatrice, un’ausiliaria, un volontario e un lavoratore disabile alla presentazione degli obiettivi della cooperativa nei prossimi anni ai soci e ai lavoratori

È la voglia di mettersi in gioco, la volontà di crescere, imparare e migliorarsi, sempre mettendo al centro la persona, che unisce educatori, personale ausiliario, volontari e tutti i lavoratori di Solidarietà e Servizi. Atteggiamenti e modalità che sono alla base del Piano di Impresa Sociale 2021-24 e che delineano il futuro prossimo della cooperativa sociale. Emerge così un rinnovato profilo non solamente di impresa sociale, ma anche di identità, dove le persone sono testimoni. Serena Bottigelli, Educatrice in forza al Centro Socio Educativo – CSE – di viale Toscana a Busto Arsizio; Rosy Martino, Asa al CSE Manzoni di Busto Arsizio e Brunello Reali, volontario, hanno portato la loro testimonianza alla presentazione del Piano di Impresa Sociale 2021-24 ai soci e ai lavoratori di Solidarietà e Servizi fatta all’inizio del mese di dicembre. Tre ruoli operativi differenti per una visione comune: mettersi in gioco per migliorare.

«Incontrare e accompagnare», così Serena Bottigelli ha sintetizzato il suo lavoro da Educatore. «Nell’arco di una settimana incontriamo tutti i 40 ospiti del centro. Quello che mi piace è rendere l’incontro un momento unico con la persona: un gesto, una parola o un’azione permettono di dare valore all’incontro. L’accompagnare invece distende il suo significato su un periodo più lungo e richiede un lavoro tra più interlocutori. Siamo educatori e siamo esperti della relazione: qui le battaglie o si vincono insieme o si perdono insieme». Il futuro è nella professionalità. «Mi piacerebbe che la cooperativa possa vantare dei professionisti della relazione».

Testimone di cambiamenti è stata Rosy Martino, l’Asa che dopo 15 anni in comunità a Cassano Magnago ha voluto essere destinata al CSE Manzoni. «Ho chiesto il trasferimento e lo scorso giugno ho iniziato», ha raccontato. «Non è stato semplice perché ho dovuto imparare un nuovo modo di lavorare per essere al fianco dei bambini, ma al contempo ho scoperto che con la collaborazione di colleghi e responsabili del servizio ci si sente più forti. Il cambiamento è quindi possibile, basta chiedere e, quando necessario, chiedere supporto. Mi sono rimessa in gioco e ho avuto l’opportunità di migliorarmi e crescere».

Non ultimo Brunello Reali che, dopo una vita passata in banca, ha voluto dedicare il suo tempo da pensionato a Solidarietà e Servizi. «Quando anni fa ho incontrato per motivi lavorativi la cooperativa, sono rimasto positivamente colpito dall’attività e dal modo in cui opera: sono fatti, azioni concrete, perché a parole siamo bravi tutti. Quando ne ho avuto l’opportunità mi sono chiesto: perché non condividere? Perché non partecipare? Ho voluto mettere a disposizione quello che ho, il tempo, per portare – spero – il mio contributo . Ho molto da imparare, ma voglio dare il mio contributo da volontario affinché le attività di Solidarietà e Servizi si possano realizzare».

Attività come la possibilità di avere un lavoro che, per una persona disabile, non è così scontata. Remigio Pavanello ha raccontato la sua storia, fatta di disabilità e di difficoltà a trovare un impiego, ma soprattutto un luogo dove poter crescere. «In altri posti dove sono stato non è stata compresa la figura di una persona appartenente a una categoria protetta. In Solidarietà e Servizi ho trovato colleghi speciali che mi fanno sentire come in famiglia; ho trovato visi sorridenti e contenti. Mi sono buttato nella mischia facendo anche valere un po’ della mia esperienza. Così ogni giorno scopro cose belle, incremento l’attività e cerco di migliorare le mie competenze. Sono pronto a nuove sfide perché voglio migliorare nel lavoro».

Le sfide all’orizzonte non mancano. Solidarietà e Servizi con il Piano di Impresa Sociale 2021-24 delinea una nuova strada rivolta in particolare ai servizi in gestione diretta. L’investimento previsto di un milione di euro va nella direzione di aumentare gli interventi affinché la persona disabile non sia meramente assistita ma valorizzata in tutto quello che ha. E questo passa attraverso la creazione di nuovi servizi residenziali, nuove case per persone disabili (come la proposta di project financing fatta a Caronno Pertusella) e il potenziamento della domotica,soprattutto  per favorire l’autonomia delle persone. Con due pilastri, entrambi solidi: il capitale economico e il capitale umano.

Le Tre Torri di Pavia: i centri diurni disabili Il Torchietto, il Naviglio e Le Betulle mettono in mostra le loro abilità in un mosaico

In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, disvelata l’opera che ha richiesto tre anni di lavoro dei CDD gestiti da Solidarietà e Servizi 

È un omaggio alla città di Pavia, ma soprattutto il desiderio e la volontà di mostrare i propri talenti spesso nascosti. Il mosaico delle Tre Torri di Pavia realizzato dalle persone disabili insieme con gli operatori dei centri diurni disabili – CDD – pavesi Il Naviglio, Il Torchietto e Le Betulle, gestiti da Solidarietà e Servizi, è stato inaugurato ufficialmente il 3 dicembre: in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il sindaco Fabrizio Fracassi ha disvelato l’opera collocata nella sala San Martino di Tours in corso Garibaldi 62. Uno spazio di prim’ordine per un lungo lavoro che ha visto l’impegno di 30 persone dei CDD e che è stato finalizzato a «mostrare i talenti nascosti dei nostri ospiti». Un progetto avviato nel settembre del 2018 e che ha trovato compimento tre anni dopo in una cerimonia partecipata e sentita.

«Scoprire il mosaico realizzato dagli ospiti del centro diurno disabili è stata per me un’emozione – ha dichiarato il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi – Nell’opera, che raffigura uno dei simboli della nostra Città, ho percepito un profondo amore per Pavia e ho visto concretizzarsi una creatività che sa volare più alto delle difficoltà della vita. Sono entrambi aspetti che mi hanno commosso».

Il mosaico, che si sviluppa su una base di un metro e mezzo per 77 centimetri di altezza, è composto da tre panelli, ciascuno del peso di circa 30 kg. Tutto è partito da una fotografia scattata proprio dalla centrale piazza Leonardo Da Vinci che, cogliendo un anelito verso il cielo, racchiude le torri simbolo di Pavia e che ha colpito molto gli ospiti dei CDD. L’idea è stata non solamente di riprodurre l’immagine, quanto di trasformarla in un progetto corale, capace di coinvolgere le persone disabili dei tre centri: farne un mosaico composto da 150 piastrelle in ceramica appositamente dipinte. Dalla progettazione alla scelta dei colori, fino alla doppia cottura delle singole piastrelle, gli ospiti del CDD hanno potuto misurarsi in un lavoro articolato, mostrando i propri talenti e abilità. A completamento sono stato utilizzati dei vecchi bancali per realizzare la cornice. Il risultato è diventato patrimonio della città di Pavia e patrimonio di tutti: una testimonianza viva della volontà di Solidarietà e Servizi di creare le condizioni e dare a tutti la possibilità di mettere in mostra i propri talenti e diventare protagonisti di un’opera che è segno di partecipazione, di crescita e di rete. Perché ciascun tassello trova compimento e valore solamente se considerato nell’insieme dell’opera. Di fatto, “mai più soli … insieme ci riusciamo” è il claim che accompagna Solidarietà e Servizi da oltre 40 anni. 

Spazio Integrazione, un progetto innovativo di Solidarietà e Servizi selezionato da Intesa Sanpaolo

Il progetto dedicato a investire sull’autonomia di persone disabili e fragili è stato inserito nel programma Formula di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Fondazione Cesvi

Il progetto SPAZIO INTEGRAZIONE di Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale, in collaborazione con Fondazione Cesvi, è stato selezionato da Intesa Sanpaolo per partecipare all’Iniziativa Formula di crowdfunding dedicata alla sostenibilità ambientale, e all’inclusione sociale e valorizzazione per le persone in difficoltà. Unico progetto della provincia di Varese e tra i tre selezionati in Lombardia per il quarto trimestre del 2021, Spazio Integrazione rappresenta la volontà di Solidarietà e Servizi di dare risposte concrete al bisogno e al desiderio di AUTONOMIA delle persone disabili e fragili, valorizzandone i talenti e rafforzando il network territoriale. «Spazio Integrazione è un progetto multidimensionale che mette insieme in modo assolutamente innovativo le competenze socio-educative, sociali, di inserimento lavorativo e produttivo-occupazionali di Solidarietà e Servizi e della rete territoriale per realizzare PERCORSI INDIVIDUALI DI AUTONOMIA E DI INSERIMENTO LAVORATIVO per persone disabili o fragili. È quindi un luogo fisico e insieme relazionale in cui la persona può sperimentarsi all’interno di un contesto che unisce supporto educativo, psicologico e sociale a un’esperienza in un contesto di lavoro “vero”», spiega Filippo Oldrini, responsabile Area Inserimento lavorativo della cooperativa.

Tre i piani di intervento: innanzitutto la creazione di un’equipe dedicata al progetto con competenze e professionalità multidisciplinari; secondo, la creazione di uno spazio fisico dove poter attuare il progetto e, ultimo ma non ultimo, il potenziamento della rete sociale territoriale.

«L’obiettivo – prosegue Oldrini – è non solamente creare un nuovo know-how, ma proporre modello che sia facilmente replicabile anche in altre realtà e soprattutto che sia in grado di dare risposte ai bisogni di autonomia di persone che, solitamente, non trovano percorsi di crescita adeguati. Parliamo di persone disabili le cui capacità e autonomie di base sono superiori a quelle di chi solitamente viene accolto nei centri diurni ma che non hanno i requisiti per accedere al mondo del lavoro o di giovani fragili che hanno bisogno di percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro».

Nell’ottica di diventare un progetto condiviso, ciascuno può sostenere Spazio Integrazione donando su For Funding, la piattaforma di Intesa Sanpaolo per la raccolta fondi in favore di progetti solidali.

Per maggiori informazioni:

https://www.intesasanpaolo.com/it/common/landing/programma-formula-iniziative-ambiente-inclusione-lavoro.html

Per Sostenere il nostro progetto:

https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/spazio-integrazione