A Pavia i coordinatori, gli educatori e il personale ausiliario dei centri diurni disabili gestiti da Solidarietà e Servizi hanno incontrato il Vescovo Mons. Corrado Sanguineti e don Vincent Nagle, cappellano della Fondazione Maddalena Grassi. Insieme hanno fatto un lavoro per approfondire il senso della mission della cooperativa “Mai più soli … Insieme ci riusciamo”
A Solidarietà e Servizi ci si forma per arrivare a prendersi cura con sempre più professionalità e competenza delle persone. È una formazione che arricchisce le conoscenze dell’operatore, permette di acquisire nuove competenze per il lavoro con le persone con disabilità e per affrontare le nuove sfide che emergono quotidianamente.
Una formazione “fondativa”
Ma c’è un altro livello che alla cooperativa sta a cuore indagare e approfondire ed è quello che mette al centro il senso del prendersi cura. La chiamano “formazione fondativa” perché ha a che fare con l’umano di ciascuno, con il significato profondo delle cose, del lavoro, del dolore, della relazione con l’altro. È una proposta che viene fatta ogni anno a tutti gli operatori. Per questo 2024 l’opportunità è arrivata dai centri diurni di Pavia.
La visita del vescovo di Pavia
«Tutto è nato dalla visita pastorale del vescovo di Pavia Mons. Corrado Sanguineti ai nostri centri – racconta Domenico Pietrantonio, presidente del Consiglio di Gestione della cooperativa – una presenza sempre vicina alla nostra realtà. Dopo quest’incontro abbiamo chiesto al vescovo di aiutarci ad approfondire quel “Mai più Soli”, che ci accompagna nel prenderci cura della persona disabile e dice dell’importanza della relazione con l’operatore.»
«Nelle nostre équipe ci siamo preparati – sottolinea Simona De Alberti, coordinatrice del CDD Le Betulle – riflettendo sul nostro ruolo di operatori, su come stiamo al fianco di persone con grave disabilità…quali le soddisfazioni e quali le difficoltà che ciascuno di noi incontra nella relazione di aiuto. Sono emerse questioni esistenziali che abbiamo condiviso con Sua Eccellenza. Primo fra tutti il tema del limite.»
Il tema del limite
«Innanzitutto, non spaventiamoci del nostro limite – ha detto Mons. Sanguineti – perché è il segno della nostra umanità ed è da guardare non come un problema o un ostacolo da rimuovere, ma come la prima risorsa che mi mette in rapporto con l’altro e con la realtà. Sentirci inadeguati e a volte impotenti è proprio il segno che stiamo da uomini e da donne davanti ai nostri amici disabili. E anche in noi si aprono delle domande immense, a cui a volte non troviamo subito una risposta.»
L’incontro con Don Vincent Nagle
Al termine di questo primo appuntamento, tenutosi nel mese di maggio, il vescovo ha espresso il desiderio di rendere ancora più concreta la riflessione, invitando per una testimonianza l’amico don Vincent Nagle, cappellano della Fondazione Maddalena Grassi, dove, quotidianamente, si occupa di accompagnare i malati cronici e i malati terminali.
«Don Vincent – continua Simona – ci ha aiutato ad andare ancora più in profondità, rispondendo alla nostra domanda: quando e come il limite diventa fecondo, quando il nostro limite è una risorsa anziché un ostacolo, per l’operatore e per la famiglia, per la persona di cui ci prendiamo cura?»
Accettare il proprio limite per accompagnare davvero
«Penso che quello che mi ha colpito di più ascoltando don Vincent – commenta Rita, un’educatrice del CDD Le Betulle – sia stata proprio la sua gioia, il suo modo di fare, la sua serenità nel parlare del limite, di accompagnamento alla morte, non come argomenti angoscianti, ma come la normalità della sua quotidianità. Mi è sembrato lui stesso un esempio concreto di chi ha visto tanta sofferenza, tanti limiti, ma li ha accettati e accolti senza censura trasformando questa consapevolezza in un modo per aiutare e prendersi cura.» Prosegue Eleonora, un’educatrice del CDD Naviglio: «Mi ha colpito pensare che riuscire a restare in relazione con l’altro vuol dire lavorare su se stessi. A volte sperimentare dentro di sé la sofferenza degli altri significa restituirla trasformata.» O ancora Romina, un’educatrice del CDD Torchietto: «Don Vincent mi ha fatto riflettere sull’importanza dell’accompagnare le persone bisognose, che è diverso dallo stare accanto, è un qualcosa di più, è un modo più profondo di prendersi cura dell’altro.»
«Puoi fare compagnia davvero – ha ricordato don Vincent – quando non censuri niente della tua umanità, quando riesci a riconoscere ed accettare il tuo limite e stare davanti all’altro con tutto te stesso, mettendoti al suo livello, senza frapporre una distanza.»
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/07/donvincent.png557826Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-07-29 13:58:472024-07-30 10:41:21Una formazione “fondativa”
Mauro nell’ultimo mese ha affrontato un esame delicato all’ospedale. Non era la prima volta, ma questa volta è stato diverso perché non si è sentito solo. Tutto è diverso quando ci si sente accompagnati.
«Questa volta è diverso perché c’eri tu e non mi hai lasciato solo». Questa è la storia di Mauro, 65 anni, presenza storica in Solidarietà e Servizi. Da 10 anni vive a Busto Arsizio nell’Appartamento Castiglioni, una delle nove case per persone con disabilità della cooperativa, insieme a Stefano e Giorgio. Vivono in modo autonomo, con i tempi scanditi dalle attività presso il capannone di viale Toscana, i piccoli compiti di casa e il tempo libero con gli interessi di ciascuno, il giardinaggio, gli animali, l’inter… Ogni sera è con loro un educatore: insieme preparano la cena, insieme decidono i piccoli acquisti da fare, insieme fanno la spesa online. E poi c’è Elisa, che da un anno e mezzo è la coordinatrice della casa. «Vado spesso a cena da loro – racconta. Per me in questi mesi è stato importante costruire un rapporto di fiducia. Non mi conoscevano, ero nuova, dovevo conquistarmeli. Oggi abbiamo creato un legame, sono di casa. Sul frigorifero c’è anche il mio numero come riferimento da contattare in caso di bisogno. Adesso mi chiamano per condividere piccoli grandi problemi della vita di tutti i giorni, dall’intervento dell’idraulico agli occhiali persi.»
Mauro ha qualche piccolo problema di salute e negli ultimi anni ha dovuto sottoporsi più volte ad un esame delicato, anche nelle fasi preparatorie, perché necessita costanza e precisione nell’attenersi alle indicazioni dei sanitari. Indicazioni che non sempre sono state seguite alla lettera, compromettendo la buona riuscita dell’esame. «L’ultima volta non ce l’ho fatta – commenta Mauro – il “beverone” è disgustoso, ma questa volta è stato diverso». Sì, perché Elisa non l’ha lasciato solo un minuto. Esame prenotato, appuntamento previsto per la metà di luglio a Magenta. Necessaria la solita preparazione: alimentazione ad hoc per tre giorni, un giorno di dieta liquida, un giorno di digiuno… e i famosi “beveroni” da bere a intervalli di 12 ore. «Anche chi vive in autonomia non deve affrontare questo esame senza costante assistenza – continua Elisa. Mauro si sarebbe scoraggiato. Per una fortunata coincidenza avevamo un posto libero in un’altra casa che abbiamo a Cassano Magnago, dove, per le persone disabili, è garantita la presenza di un operatore socio-sanitario anche durante la notte e dove Daniele, Barbara e tutta l’équipe erano prontissimi ad accoglierlo e supportarlo. Ho proposto a Mauro di trasferirsi per un breve periodo, lì avremmo potuto seguirlo meglio.» E così è andata, Mauro non è stato lasciato solo neanche in un passaggio della preparazione all’esame ed è arrivato pronto. «Per una settimana – sottolinea Mauro – ho dovuto rinunciare alla mia autonomia e al mio lavoro. Confesso che non sempre è stato facile avere nuovi coinquilini e seguire le nuove regole della casa dove mi trovavo. Ma non mi sono sentito solo. Alla fine dell’esame, per ricompensare la mia fatica, l’operatore che mi ha accompagnato, Daniele, mi ha offerto un’ottima pizza! Finalmente ho potuto mangiare e bere!» Mai più soli… Insieme ci riusciamo.
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/07/Gianni_Mauro-1.jpg674899Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-07-29 12:53:262024-07-29 14:01:58«Questa volta è diverso perché non mi hai lasciato solo»
La cooperativa ha recentemente ottenuto la Certificazione per la Parità di genere. Coinvolte nel percorso tutte le aree insieme all’ente certificatore, TÜV SÜD
492 dipendenti di cui 347 donne, pari al 70%, 47 persone con posizioni di responsabilità, di cui 34 donne, pari al 72%. Due donne nel Consiglio di Gestione e una nel Consiglio di Sorveglianza della cooperativa. A Solidarietà e Servizi, quando si parla di parità di genere, si gioca facile. All’inizio di questo 2024 i responsabili e le responsabili hanno deciso di rendere anche formale qualcosa che nella sostanza sembra scontato, avviando un percorso per ottenere la certificazione per la parità di genere, facendosi affiancare dai consulenti di Euroinfoteam per l’implementazione di un Sistema conforme alla norma di riferimento e rivolgendosi a TÜV SÜD per la verifica dello stesso.
«È un traguardo importante – sottolinea Domenico Pietrantonio, presidente del Consiglio di Gestione della cooperativa – testimonia il nostro impegno per valorizzare la cultura della diversità e delle pari opportunità, con un ambiente di lavoro attento alle tematiche di genere, inclusivo ed equo, anche in riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. A partire dal riconoscimento di una diversità il percorso intrapreso ha avuto l’obiettivo di fare una riflessione più approfondita per garantire davvero le stesse opportunità a tutti i nostri lavoratori e lavoratrici.»
Il percorso
L’ente certificatore ha trascorso in cooperativa tre giornate di audit durante le quali sono stati analizzati diversi aspetti, con relativi indicatori, qualitativi e quantitativi. Indagati la governance aziendale, i processi di reclutamento del personale, gli aspetti retributivi, le opportunità di crescita delle donne in azienda fino alla tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro.
«Intraprendere questo percorso, soprattutto per un ente non profit – evidenzia Anna Diletta Sara, coordinatrice tecnica nazionale della UNI/PdR 125:2022 per TÜV SÜD – può essere un passo in più per dimostrare che chi lavora bene nel non profit, lavora bene a 360 gradi, anche nell’ambito della parità di genere. È poi un momento di preziosa riflessione interna per mettersi in gioco e mettere a tema i propri processi interni, per garantire sempre più inclusione e pari opportunità.»
Le testimonianze dei lavoratori
«Sono un educatore e un papà – racconta Luca, vicecoordinatore di un centro diurno disabili – ho due figli e per entrambi ho usufruito del congedo parentale. Solidarietà e Servizi è una realtà particolare, noi uomini siamo in minoranza, come spesso accade per le cosiddette “professioni della cura”. Rispetto a questo non ho particolari episodi da raccontare, proprio perché quello che ho visto in 12 anni di lavoro è una reale collaborazione. Il genere, così come altre categorie (minore maggiore esperienza, caratteristiche fisiche individuali) non ha mai influito a priori sulle valutazioni, sull’organizzazione del lavoro e sulla gestione dei carichi. Certo, sempre con intelligenza, si valuta caso per caso. Se c’è un lavoro che richiede una forza fisica maggiore o una cura particolare, scegliamo di volta in volta i colleghi o le colleghe più adatte al compito, in base alle attitudini e alla sensibilità di ciascuno. Nel mio quotidiano, ho visto una normalità fatta di rispetto reciproco e attenzione anche alle tematiche legate alla conciliazione vita privata lavoro. Nel nostro piccolo siamo una famiglia e, se possiamo, ci aiutiamo, anche tra colleghi, per venirci incontro.»
Normalità ripresa anche da Margherita, educatrice del Polo Inclusione Lavoro di Venegono «Ho un figlio di 2 anni, non mi sono mai sentita discriminata, anzi ho sempre sentito un’attenzione da parte dei colleghi e dei capi nel venire incontro anche alle mie esigenze di lavoratrice e madre.»
«Seguire l’iter di certificazione e dialogare con i professionisti coinvolti – commenta Fabrizio Carturan, responsabile per Solidarietà e Servizi della qualità e del sistema di gestione UNI/PDR 125:2022 – è stata, per me, un’ulteriore conferma che Solidarietà e Servizi traduce effettivamente in fatti e in attività quei principi e quei valori che stanno alla base della sua mission e che hanno origine dal concepire ogni persona unica e irripetibile. E, in un certo senso, stupisce che si debba ricorrere a uno schema di certificazione per definire, misurare e perseguire tali valori.»
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/07/parita_genere-1.jpeg14791600Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-07-26 14:38:002024-08-02 12:58:49Solidarietà e Servizi ha ottenuto la certificazione sulla parità di genere
Sono dieci le posizioni aperte in Solidarietà e Servizi. Stiamo cercando 2 assistenti sociali, 4 educatori, 2 ASA/OSS, 1 Team Leadere 1 operatore della mediazione al lavoro
Desideri un lavoro nel sociale dove puoi prenderti cura delle persone più fragili? Vuoi un lavoro in team dove metterti in gioco per far crescere l’autonomia e le competenze delle persone che ti sono affidate? Mettiti in gioco e vieni a lavorare con noi.
Mai più soli… Insieme ci riusciamo!
1. Caronno Pertusella | Educatore professionale per Centro Diurno Disabili “Il girasole”
Sede di lavoro: Caronno Pertusella Inizio attività: da settembre 2024 Impegno settimanale: 38 ore settimanali | Lun-ven Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Laurea in Scienze dell’Educazione o Laurea in Educazione professionale Servizio: Centro diurno disabili adulti Ambito: disabilità grave e gravissima
Per il nostro Centro Diurno Disabili “Il Girasole” di Caronno Pertusella cerchiamo un/una educatore/trice professionale da inserire a tempo pieno (38 ore/sett). La persona inserita conosce il FASAS e sa predisporre un PEI. Ha buone capacità comunicative e relazionali, è proattiva ed è capace di lavorare in un’equipe multidisciplinare. Ha esperienza con la sindrome dello spettro autistico. Siamo disponibili a valutare la durata del contratto direttamente in sede di colloquio; inquadramento al livello D2 del CCNL Cooperative Sociali; patente B
Costituirà titolo preferenziale: Residenza in zone limitrofe; pregressa esperienza nell’ambito della disabilità e con utenti dello spettro dell’autismo
2. Busto Arsizio | Educatore professionale per Centro Socio Educativo “Polaris”
Sede di lavoro: Busto Arsizio Inizio attività: da settembre 2024 Impegno settimanale: 38 ore settimanali | Lun-ven Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Laurea in Scienze dell’Educazione o Laurea in Educazione professionale Servizio: Centro socio educativo Ambito: Giovani adulti con disabilità
Per il nostro Centro Socio educativo stiamo cercando un/una educatore/trice da inserire in organico. La persona inserita sa predisporre un PEI, è proattiva e capace di lavorare in équipe. Ha esperienza con la disabilità cognitiva e psichica. Si tratta di un iniziale contratto a tempo determinato, con la possibilità di essere confermati. Inquadramento al livello D2 del CCNL Cooperative Sociali. Patente B. Collaborazione e flessibilità sono requisiti indispensabili; problem solving e proattività completano il profilo
Costituirà titolo preferenziale: Pregressa esperienza in ambiti analoghi.
3.Cassano Magnago | Educatore professionale per Comunità socio sanitaria
Sede di lavoro: Cassano Magnago Inizio attività: da settembre 2024 Impegno settimanale: 20 ore settimanali | Lun-dom su turnazione anche notturna Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Laurea in Scienze dell’Educazione o Laurea in Educazione professionale Servizio: Servizio residenziale per persone con disabilità adulte Ambito: disabilità grave
Per la nostra Comunità Socio Sanitaria di Cassano Magnago stiamo cercando un/una educatore/trice. La persona individuata collabora con l’equipe per portare avanti il progetto di vita delle persone inserite. Si richiedono serietà, puntualità, flessibilità e proattività. Si tratta di un lavoro su turni (anche notturni e festivi). Si propone un iniziale tempo determinato ma con la possibilità di conferma.
Costituirà titolo preferenziale: Esperienza pregressa in servizi residenziali; esperienza pregressa in ambito disabilità
4. Capiago Intimiano | Educatore professionale per Centro Diurno Disabili“Galliano”
Sede di lavoro: Capiago Intimiano Inizio attività: da settembre 2024 Impegno settimanale: 38 ore settimanali | Lun-ven Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Laurea in Scienze dell’Educazione o Laurea in Educazione professionale Servizio: Centro diurno disabili adulti Ambito: disabilità grave e gravissima
Per il nostro Centro Diurno Disabili di Capiago Intimiano cerchiamo un/una educatore/trice professionale da inserire a tempo pieno (38 ore/sett). La persona inserita conosce il FASAS e sa predisporre un PEI. Ha buone capacità comunicative e relazionali, è proattiva ed è capace di lavorare in un’equipe multidisciplinare. Ha esperienza con la sindrome dello spettro autistico. Siamo disponibili a valutare la durata del contratto direttamente in sede di colloquio; inquadramento al livello D2 del CCNL Cooperative Sociali; patente B
Costituirà titolo preferenziale: Residenza in zone limitrofe; pregressa esperienza nell’ambito della disabilità e con utenti dello spettro dell’autismo
5.Cassano Magnago | ASA/OSS per Comunità Socio Sanitaria
Sede di lavoro: Cassano Magnago Inizio attività: da subito Impegno settimanale: 25 ore settimanali | Lun-dom su turnazione anche notturna Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Attestato di qualifica ASA o Attestato di qualifica OSS Servizio: Comunità socio sanitaria Ambito: Disabilità grave e gravissima
Per la nostra comunità socio sanitaria di Casssano Magnago stiamo cercando un/una assistente socio assistenziale o un/una operatore/trice socio sanitario/a da inserire con un iniziale contratto della durata di 6 mesi con la possibilità di proroghe. La persona ricercata deve possedere ottime capacità di relazione e di lavorare in equipe; buone capacità organizzative e di problem solving
Costituirà titolo preferenziale: Flessibilità; disponibilità a lavorare su turni; esperienza pregressa in ambiti analoghi; residenza in comuni limitrofi
6.Legnano | ASA/OSS per appartamento protetto Gandolfi
Sede di lavoro: Legnano Inizio attività: da subito Impegno settimanale: 25 ore settimanali | Lun-dom su turnazione Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Attestato di qualifica ASA o Attestato di qualifica OSS Servizio: Servizio residenziale per persone con disabilità
Per i nostri appartamenti di Legnano (un monolocale e due quadrilocale) stiamo cercando un/una ASA oppure OSS che si occupi di accompagnare le persone inserite (6 uomini e 6 donne) a gestire il loro quotidiano. Si tratta di un iniziale tempo determinato per sostituzione ferie di 6 mesi ma con la possibilità di proroga; disponibilità a lavorare su turni (comprensivi di giorni festivi e notti); collaborazione e flessibilità sono requisiti indispensabili; problem solving e proattività completano il profilo.
Costituirà titolo preferenziale: Esperienza pregressa in ambiti analoghi
7.Gallarate | Assistente sociale per Servizio Assegno di Inclusione
Sede di lavoro: Gallarate Inizio attività: da settembre 2024 Impegno settimanale: Full time (38 ore) | Lun-ven Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Laurea in Servizio Sociale e titoli equipollenti; abilitazione alla professione e iscrizione all’albo Servizio: Servizio a supporto delle fasce deboli
Per il Servizio Assegno di Inclusione (ADI) di Gallarate (VA) che si occupa di accompagnare le persone percettrici della misura a contrasto della povertà in percorsi di inserimento sociale, nonchè di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, stiamo cercando un/una Assistente Sociale da inserire con un iniziale contratto a tempo determinato, ma con la possibilità di un indeterminato. Sono richieste: conoscenza della normativa in tema di disabilità, fragilità e emarginazione; buone capacità di lavoro in equipe multi professionale e in rete con servizi diversi empatia e capacità di gestione del colloquio sociale e della presa in carico; capacità di documentare il lavoro sociale (scrittura di relazioni, aggiornamento cartelle,…); conoscenze informatiche. Patente B, auto propria
Costituirà titolo preferenziale: Residenza in zone limitrofe, esperienza pregresse in ambiti analoghi
8.Busto Arsizio | Assistente Sociale per Servizio Sportello di Cittadinanza
Sede di lavoro: Busto Arsizio Inizio attività: da subito Impegno settimanale: Full time (38 ore) | Lun-ven Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Laurea in Servizio Sociale e titoli equipollenti; abilitazione alla professione e iscrizione all’albo Servizio: Servizio a supporto delle fasce deboli
Per lo sportello di cittadinanza di Busto Arsizio stiamo cercando un/una assistente sociale da inserire con un iniziale contratto a tempo determinato, ma con la possibilità di un indeterminato. Sono richieste: conoscenza della normativa in tema di disabilità, fragilità e emarginazione; buone capacità di lavoro in equipe multi professionale e in rete con servizi diversi empatia e capacità di gestione del colloquio sociale e della presa in carico; capacità di documentare il lavoro sociale (scrittura di relazioni, aggiornamento cartelle,…); conoscenze informatiche. Patente B, auto propria
Costituirà titolo preferenziale: Residenza in zone limitrofe, esperienza pregresse in ambiti analoghi
9.Busto Arsizio | Team leader per reparto Business Process Outsourcing – Coop. B
Sede di lavoro: Busto Arsizio Inizio attività: ottobre 2024 Impegno settimanale: Full time (38 ore) | Lun-ven Tipo contratto: Tempo determinato Titolo di studio richiesto: Diploma o laurea in ambito economico amministrativoServizio: Reparto cooperativa di tipo B (BPO) | Area inserimento lavorativo di persone con disabilità
Cerchiamo un team leader per il nostro reparto Business Process Outsourcing nell’ambito dell’attività di Inserimento lavorativo di persone fragili o con disabilità. La risorsa coordinerà, in rapporto diretto con il Responsabile del Reparto, l’attività di un team composto in parte da persone disabili (psichici ad alto funzionamento e/o fisici) o fragili e in parte da persone normodotate con l’obiettivo di erogare servizi ad alto valore aggiunto ed informatizzati per importanti aziende del territorio lombardo. In particolare: • Pianificazione delle attività per gli operatori • Erogazione diretta e verifica della formazione sugli operatori • Training on the job (per allineare costantemente le modalità operative di erogazione del servizio alle capacità dell’operatore mantenendo come focus gli obiettivi condivisi con il cliente) • Partecipazione diretta/indiretta alle riunioni di coordinamento con il cliente esterno • Supportare ove richiesto i colleghi (in particolare quelli più fragili) nello svolgimento dell’attività • Partecipazione alle riunioni di coordinamento del reparto • Partecipazione agli incontri di supervisione educativa
Requisiti: • Conoscenza avanzata di Microsoft XLS • Orientamento agli obiettivi qualitativi e quantitativi • Capacità di pianificazione e di gestione del tempo • Capacità di analisi e di Problem Solving • Pregresse esperienze nella gestione di team di lavoro
Costituirà titolo preferenziale: • Precedente esperienza di lavoro con persone disabili • Esperienze nel campo sociale e del volontariato • Conoscenza della lingua inglese (livello base – solo scritto non parlato) • Flessibilità oraria Invia ora il tuo curriculum vitae
10. Castano Primo | Operatore della mediazione per il Servizio Inserimento Lavorativo (SIL)
Sede di lavoro: Castano Primo Inizio attività: da settembre 2024 Impegno settimanale: 18 ore settimanali (dal lunedì al venerdì) Tipo contratto: A Tempo Determinato Titolo di studio richiesto: Laurea in scienze dell’educazione o in Educazione professionale oppure qualifiche equipollenti; master in counseling o in orientamento Servizio: Servizio di Inserimento Lavorativo
Per il Servizio di Inserimento Lavorativo che gestiamo per conto del Distretto di Castano Primo (MI) cerchiamo un/una operatore/trice della mediazione al lavoro da inserire in organico. Dinamicità, predisposizione alla relazione, capacità di lavorare in team e proattività sono caratteristiche indispensabili per ricoprire il ruolo. La persona inserita necessità della patente e dell’auto propria per poter svolgere il proprio lavoro sul territorio del Distretto. Iniziale contratto a termine ma con possibilità di proroga. Inquadramento al livello D2 del CCNL Cooperative Sociali.
Costituirà titolo preferenziale: Pregressa esperienza in posizioni analoghe; proattività e voglia di mettersi in gioco. Invia ora il tuo curriculum vitae
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/07/WhatsApp-Image-2024-06-27-at-14.50.12-4-3.jpeg12001600Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-07-24 15:33:012024-08-01 12:44:03Vuoi lavorare con noi? Scopri le posizioni aperte in solidarietà e Servizi
Sette dipendenti di BNP Paribas Leasing Solutions hanno scelto Solidarietà e Servizi per la loro giornata di volontariato aziendale. Per un pomeriggio hanno lavorato fianco a fianco con le persone dell’Area Inserimento Lavorativo
Si sono organizzati con un transfer dagli uffici del Diamond Tower in zona Milano Repubblica a Busto Arsizio i sette dipendenti di BNP Paribas Leasing Solutions. Hanno trascorso un pomeriggio “in fabbrica”, a fianco dei lavoratori di Solidarietà e Servizi per un’esperienza di volontariato aziendale. Li hanno accolti i dipendenti che lavorano nel capannone di viale Toscana, dove 73 persone con disabilità sono impiegate nelle diverse attività produttive e di servizi anche per grossi clienti come Eolo, Novartis, Freccia International, solo per citarne alcuni, ai quali offrono servizi di Business Process Outsourcing (processi di backoffice amministrativi e commerciali), assemblaggi, rigenerazione di apparti e gestione documentale.
Al lavoro insieme
Operativamente si sono sistemati – dipendenti BNP Paribas e dipendenti Solidarietà e Servizi – in quattro tavoli per realizzare assemblaggi: guarnizioni, valvole di motori, componenti idraulici… Dopo un iniziale briefing – ad opera degli stessi lavoratori – tutti all’opera fianco a fianco. Insieme hanno vissuto anche il rito della pausa, con la campana suonata da Egidio, puntuale come ogni giorno alle 15:30.
Volontariato aziendale, un valore per il gruppo BNPParibas
Per BNP Paribas Leasing Solutions il volontariato aziendale non è una novità. È previsto infatti proprio un programma aziendale del Gruppo BNP Paribas a livello mondiale. Si chiama “1 Million Hours 2 help” e ha già raggiunto l’obiettivo – inizialmente prefissato per il 2025 – di donare un milione di ore di volontariato aziendale al servizio delle proprie comunità. “Proponiamo questa iniziativa – racconta Claudio Rosa, Head of Engagement, BNP Paribas Leasing SolutionsItalia – due volte all’anno, in giugno e in ottobre. Ogni dipendente può scegliere il settore che sente più affine, ambientale, sociale, tutela beni culturali.
Incontrare la diversità
“L’obiettivo principale di questa attività – continua – è quello di uscire dalla nostra “comfort zone” per incontrare la diversità. In BNP Paribas siamo molto attenti ai temi della diversity&inclusion: anche queste iniziative fanno parte di un percorso più ampio finalizzato al rispetto e alla valorizzazione delle diversità presenti in azienda. Questa è la prima volta che ci confrontiamo direttamente con il mondo della disabilità. Nel sociale siamo sempre stati abituati a conoscere realtà “caritatevoli”, che vivono di progetti e di donazioni. Per noi è una novità entrare in un luogo dove la fragilità si confronta con le regole del mercato, dove si parla di produttività, di competitività, di controllo dei costi… Dove le persone in condizioni di svantaggio ricevono uno stipendio che è generato dal loro lavoro che è un lavoro vero. Davvero un cambio di prospettiva”.
Conoscere per abbattere i pregiudizi
“La nostra sfida è appunto quella di lavorare per il profit – spiega Filippo Oldrini,responsabile dell’area inserimento lavorativo di Solidarietà e Servizi – Ci misuriamo con gli standard qualitativi e quantitativi di grosse aziende e ne usciamo vincenti. Questo è il nostro orgoglio di impresa sociale che, senza rinnegare il sociale, si muove come un’impresa che è sul mercato. Giornate come questa ci aiutano a diffondere questa cultura e ad abbattere il pregiudizio diffuso per cui le persone disabili siano lavoratori di serie B”.
Un’iniziativa vincente per tutti
“È stato molto bello questo scambio – prosegue Oldrini – Per i nostri lavoratori un’occasione preziosa di crescita personale. Per qualche ora abbiamo “stravolto” la loro routine, introducendo una novità che li ha costretti a fare “problem solving” e a gestire una situazione non nota. Ne sono usciti vincenti: questo ha aumentato la consapevolezza del proprio lavoro e la loro autostima.”
Per i dipendenti di BNP Paribas un “arricchimento personale che porteremo dentro all’azienda anche ai nostri colleghi”. Un pomeriggio di ricchezza per tutti, dove si è fatta esperienza del lavoro come luogo positivo che contribuisce alla costruzione dell’umano, portando dignità e benessere. Forse un valore da riscoprire per tutti, nel nostro mondo contemporaneo.
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/06/volontariatodimpresa.jpeg11282000Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-06-28 11:33:002024-06-28 12:29:02Volontariato di impresa: un’esperienza di ricchezza per tutti
Al Viganò di Caronno Pertusella, Solidarietà e Servizi inaugura un centro estivo per minori con disturbi del neurosviluppo, in collaborazione con il Comune e la Neuropsichiatria Infantile. Le tre educatrici avranno il supporto di Marta ed Emanuel, due adolescenti del servizio che per tutto il periodo faranno gli animatori
“Ci sarebbe l’esigenza sul territorio di un centro estivo per i minori con situazioni di fragilità che abbiamo in carico. Avete la possibilità di attivare un servizio?” Quando, all’inizio di giugno, la Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale di Saronno ha contattato Solidarietà e Servizi, di certo al centro “Fabio Viganò” di Caronno Pertusella non si aspettavano una proposta del genere. Ma abituati alle sfide, hanno raccolto anche questa e, nel giro di una settimana, si sono attivati per progettare il servizio e aprire un camp estivo per coprire tutte le mattine di giugno, luglio, la prima settimana di agosto e la prima di settembre. Tre educatrici più una coordinatrice per 8 ragazzini e ragazzine dai 9 ai 13 anni. Le attività proposte sono tante: sport di squadra come calcio, pallavolo e basket, giochi motori, giochi da tavolo, attività acquatiche in piscina e uscite sul territorio. Parola d’ordine è stare bene insieme e, attraverso il gioco, potenziare le autonomie e favorire il processo di socializzazione.
Marta ed Emanuel nel team degli animatori
La particolarità? Nel team organizzativo ci sono anche un ragazzo e una ragazza di 16 anni con alcune fragilità che si sono messi a disposizione come animatori del camp. “Appare evidente in questo contesto come la fragilità diventi forza – sottolinea Cristina Ridolfi, coordinatrice del servizio. Marta ed Emanuel si stanno dando un “gran da fare” nel darci una mano nelle attività con i più piccoli. Sono ben organizzati, molto responsabili e autonomi.” Girano per il centro con la maglietta bianca con la scritta “animatore”, brandizzata Centro Viganò, gentilmente offerta da Bonza Silvano della “R2Z” di Olgiate Olona.
“Mi sto divertendo molto – racconta Emanuel. Aiuto gli educatori e mi prendo cura dei bambini più piccoli, giochiamo insieme e facciamo piccoli lavori creativi. Faccio quello che mi viene chiesto e mi sento utile.”
“Ho scoperto da poco le mie difficoltà – ci dice Marta – ho la sindrome di Asperger. Per me il periodo estivo è il più difficile, mi annoio molto. Mi è stata proposta questa opportunità e ho accettato. Sto iniziando a conoscere la realtà del Viganò e devo dire che il primo bilancio è positivo. E poi ci sono Giulia, Alessandra, Irma e Cristina, le educatrici che mi aiutano quando ho qualche difficoltà. Mi è piaciuto moltissimo affiancare due bambini delle elementari e scoprire il programma Symwriter per la comunicazione aumentativa, che aiuta i ragazzini più fragili ad esprimere anche le proprie emozioni”.
Il Centro Fabio Viganò
Il “Fabio Viganò” è un centro sperimentale dedicato ai minori con disturbo del neurosviluppo e autismo. Nasce nel 2021 come risposta ad un bisogno del territorio, in collaborazione con la Neuropsichiatria della ASST Valle Olona e con il comune di Caronno Pertusella. E’ un servizio attivo tutto l’anno, che prende in carico bambini e ragazzi, dall’ultimo anno della materna alle medie. Integrando la frequenza scolastica, offre attività individuali e di piccolo gruppo. “Lavoriamo sul potenziamento delle autonomie e sul processo di socializzazione – spiega la Ridolfi. Le proposte educative sono davvero molteplici e partono non solo dai bisogni del minore, ma anche dai suoi interessi, ad esempio l’attività di cucina, il giardinaggio e i laboratori per la comunicazione aumentativa. Fondamentale è il lavoro di rete con la scuola, il comune e i servizi di neuropsichiatria, nonchè il sostegno alle famiglie con le quali mettiamo in atto una stretta sinergia per andare nella stessa direzione”.
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/06/Centroestivo_vigano.jpeg9781355Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-06-27 12:02:552024-06-27 12:11:52Passione Centro Estivo al Viganò di Caronno Pertusella
Lo sai che hai ancora tempo per destinare il tuo 5×1000? Quando fai la Dichiarazione dei Redditi, scegli Solidarietà e Servizi. Con la tua firma offrirai sempre più benessere e autonomia alle persone con disabilità di cui ci prendiamo cura
Anche nel 2024, attraverso la campagna 5×1000, avrai l’opportunità di sostenere le attività e i servizi della cooperativa Solidarietà e Servizi. Contribuirai concretamente al miglioramento e all’ampliamento delle offerte che la cooperativa mette a disposizione delle persone più fragili della nostra comunità.
Destinare il 5×1000 a Solidarietà e Servizi non costa nulla, ma per noi ha un grande valore: basta una firma e l’indicazione del codice fiscale della cooperativa, 00782980122.
Mai più soli… Insieme ci riusciamo!
La tua firma si trasformerà in attività, terapie e servizi molto concreti per offrire sempre più benessere e autonomia alle persone con disabilità di cui ci prendiamo cura. Scopri qualche esempio:
Reddito Lordo: 15.000€
Il tuo 5×1000 vale 17€
Con il tuo 5×1000 acquisteremo una pentola per il piano a induzione
Permetterai ai nostri ospiti di cucinare in sicurezza!
Reddito Lordo: 30.000€
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Con il tuo 5×1000 regalerai la possibilità di frequentare un mese di Karate paralimpico o un mese di palestra
Permetterai ai nostri ospiti di prendersi cura di se stessi attraverso l’attività sportiva!
Reddito Lordo: 50.000€
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Con il tuo 5×1000 acquisteremo un set per realizzare orto pensile
Permetterai ai nostri ospiti di prendersi cura delle proprie piante, coltivando a km zero)
Come fare
Cerca il riquadro del 5×1000 nella tua dichiarazione dei redditi (Modello 730, Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico))
Firma con il tuo nome e cognome nel riquadro dedicato al “Sostegno agli Enti del Terzo Settore iscritti nel RUNTS…”
Sotto la firma scrivi il nostro codice fiscale: 00782980122
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/05/IMG_PROFILO_WHATSAPP.jpg25002500Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-06-26 11:29:332024-06-28 11:31:46In cosa si trasformerà la tua firma
“ESG fa bene all’impresa”: a Rho organizzato un evento a firma “Solidarietà e Servizi” e “Il Portico”. Manager d’azienda e imprenditori sociali si sono confrontati sulle partnership di successo tra profit e non profit
Quasi 200 partecipanti a “ESG Fa bene all’Impresa”, che per circa 3 ore sono rimasti incollati alla poltrona: un successo che ha superato ogni aspettativa. Martedì 21 maggio presso il Centro Congressi Mantovani Furioli di Rho, Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio, in collaborazione con Il Portico di Rho, entrambe cooperative sociali, e con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Milano, ha proposto un evento per manager e imprenditori del sociale per confrontarsi e fare networking.
“L’evento – racconta Gabriele Scampini, responsabile commerciale dell’Area Inserimento Lavorativo di Solidarietà e Servizi – è nato dal desiderio di far toccare con mano l’utilità e la convenienza della collaborazione tra profit e non profit, e in particolare tra aziende e cooperative sociali che si occupano d’inserimento lavorativo, attraverso testimonianze di imprese per le quali le cooperative sociali hanno svolto lavori di vario genere, dalla digitalizzazione ai servizi di back office, dagli assemblaggi alle pulizie.”
La transizione ESG e il focus sulla “S” di social
Il contesto di riferimento è quello della transizione ESG, molto attuale di questi tempi, che vede sempre più aziende misurarsi con gli standard di sostenibilità – ambientale, sociale e di governance – all’interno dei propri processi produttivi. “Abbiamo deciso di focalizzarci sulla “S” di ESG – continua Scampini – quella che fa riferimento alla sostenibilità sociale, spesso sottovalutata. Per noi di Solidarietà e Servizi la sostenibilità sociale è la nostra ragione di vita. Forniamo servizi alle aziende creando occasioni di lavoro vero: ad oggi impieghiamo 72 persone con disabilità, offrendoservizi di Business Process Outsourcing, (processi di backoffice amministrativi e commerciali), assemblaggi, lavorazioni meccaniche, rigenerazione di apparati elettronici e gestione documentale. Per i nostri dipendenti significa sentirsi utili ed efficaci e riscoprire la propria dignità. Per le aziende, l’assolvimento di un obbligo legislativo, efficienza dei costi e, perché no, un utile strumento di marketing. Per le cooperative, una sfida a lavorare con sempre maggiore professionalità e qualità.”
“Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa – sottolinea Potito Di Nunzio, presidente dell’ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano – perché quando si parla di consulenti del lavoro si fa riferimento innanzitutto a una professione dedicata al sociale. Per noi l’inclusione sociale di qualità è uno dei primi obiettivi”.
Orizzonte di ogni partnership resta sempre la persona e il suo bisogno, “mettere al centro la persona con fragilità e accompagnarla a soddisfare un’esigenza reale e fondamentale come quella del lavoro” come ha bene evidenziato il prof. Michele Tiraboschi, moderatore dell’evento e coordinatore scientifico della Fondazione Adapt, fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere, in una ottica internazionale e comparata, studi e ricerche nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro.
L’evento
Nel corso del pomeriggio si è parlato dunque di partnership tra profit e non profit a tutto campo, partendo dagli aspetti più normativi (legge 68/99 e convenzioni ex art. 14 legge Biagi) fino alle best practices di welfare aziendale, volontariato di impresa e social procurement. Un approfondimento poi anche sul progetto “Sociale al quadrato”, sperimentato per la prima volta dal Collocamento Mirato Disabili della Provincia di Varese.
Hanno portato la loro testimonianza Elena Garbelli del Collocamento Mirato Disabili di Milano, Martino Busnelli di BNP Paribas Leasing Solutions, Raffaella Cirillo del Collocamento Mirato Disabili di Varese, Paola Coltri di Eolo, Andrea Canali di Exergy International, Chiara Pennasi di Fondazione Triulza, Giuseppe Scarpa di Freccia International, Valentina Albertini di Novartis, Manuela Lunetta di Open-es.
Un evento in partnership con la cooperativa il Portico…
L’evento nasce dalla collaborazione tra le cooperative sociali “Solidarietà e Servizi” e “Il Portico”, due realtà molto conosciute e radicate sui relativi territori, nell’anno in cui celebrano due importanti ricorrenze, 45 anni di vita per “Solidarietà e Servizi” e 40 per “Il Portico”.
“La collaborazione fra cooperative sociali di tipo B – sottolinea Francesco Luoni, Presidentedella cooperativa il Portico – rappresenta un valore fondamentale. Innanzitutto, attraverso un lavoro di squadra, le cooperative possono unire le loro forze per affrontare sfide sociali più ampie e complesse, ottenendo un impatto maggiore sulla comunità rispetto a quanto potrebbero fare singolarmente. La collaborazione poi facilita la condivisione di esperienze e buone pratiche tra le cooperative, permettendo loro di imparare le une dalle altre e di migliorare continuamente le proprie attività. Lavorando insieme, le cooperative dimostrano il potere di un modello di impresa basato sulla collaborazione e sulla responsabilità sociale.”
…e con il sostegno di Orasesta SpA
L’evento è stato realizzato grazie al sostegno di Orasesta, azienda leader nella ristorazione automatica. “Da sempre siamo impegnati nella costruzione di un mondo più inclusivo e sostenibile – evidenzia Michele Amoruso, AD di Orasesta. Per questo abbiamo deciso di sostenere questo importante evento.”
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/05/Evento_ESG.jpg13572048Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-05-29 10:41:032024-05-29 10:54:23Il non profit che fa bene all’impresa
Tra le novità più importanti dell’edizione 2023 l’inaugurazione di due appartamenti di housing protetto e la collaborazione con l’Università LIUC di Castellanza sul progetto domotica. Sul fronte interno la consueta priorità data al capitale umano
Giovedì 16 maggio, durante l’Assemblea dei Soci, è stato approvato all’unanimità il Bilancio Sociale della Cooperativa. Tante le novità nel 2023. Solo per citarne alcune, l’avvio di due progetti di housing – la “Casa domotica San Benedetto a Legnano” e la “Casa di via Francana a Pavia” – e la collaborazione con la LIUC – Università Cattaneo di Castellanza per il progetto domotica.
Due nuovi progetti di housing
Un investimento importante per quanto riguarda la residenzialità e la domotica che rispecchia una precisa direzione strategica. “Nelle case inaugurate nello scorso autunno – spiega Giacomo Borghi, responsabile Area Residenziali e Domotica di Solidarietà e Servizi – si condensano molti dei valori della cooperativa. C’è il tema del “Dopo di Noi” al quale rispondiamo dal 2000 non solo con strutture residenziali comunitarie, ma con vere e proprie case dove le persone con disabilità possono vivere facendo esperienza di famiglia e non solo di coabitazione. C’è poi il tema della domotica applicata: nelle nostre case sperimentiamo sempre più l’importanza del ricorso alla tecnologia come strumento per sviluppare l’autonomia.”
La collaborazione con l’Università LIUC
Proprio in questa visione si è inserito il “progetto domotica” studiato insieme all’Università LIUC di Castellanza e presentato a dicembre in un convegno dedicato. Il progetto è stato avviato in collaborazione con Confcooperative Insubria attraverso un assegno di ricerca e ha visto un neolaureato della LIUC in Ingegneria Gestionale sviluppare e testare nuove soluzioni domotiche e tecnologiche a partire dalle case dove vivono persone con disabilità. “La domotica – continua Borghi – è un tema al quale Solidarietà e Servizi crede profondamente fin dal 2016 e che ha dato il via al progetto pionieristico di CasaLab a Fagnano Olona (VA). Oggi, con la collaborazione dell’università LIUC e con le aziende del settore che stanno credendo nel progetto, abbiamo sistematizzato il processo di domotizzazione delle nostre case.”
L’importanza del “capitale umano”
Nel bilancio sociale non mancano poi i dati relativi alla cooperativa. Come sempre, particolare importanza viene attribuita al capitale umano:492 lavoratori in 124 servizi sul territorio, nelle province di Varese, Milano, Pavia, Como, Lecco, Monza e Brianza che si prendono cura di 5.014 persone con disabilità.
“È strategico per noi valorizzare la passione, il coinvolgimento e la professionalità delle persone che lavorano con noi e riconoscerne il merito – racconta Domenico Pietrantonio, Presidente del Consiglio di Gestione della cooperativa. “L’anno scorso abbiamo investito in modo particolare nella formazione dei lavoratori (+70% di ore erogate rispetto all’anno precedente) per l’aggiornamento e l’acquisizione di competenze specifiche, anche in risposta alle nuove sfide che ci arrivano dal territorio, che riguardano nella maggior parte dei casi la presa in carico di persone, minori soprattutto, con autismo. Abbiamo inoltre riconosciuto un aiuto economico a tutti i lavoratori e un premio di fine anno a coloro che hanno contribuito in modo particolare ai risultati della cooperativa.”
Avviato nel corso del 2023 anche un percorso per ottenere la certificazione sulla parità di genere che, a partire dal riconoscimento di una diversità, garantisca le stesse opportunità a tutti i dipendenti.
Il bilancio sociale 2023 è il racconto di una storia di passione e professionalità che mette al centro la persona e la condivisione del suo bisogno a conferma che “mai più soli, insieme ci riusciamo”.
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/05/24_Assemblea-dei-soci_2.jpeg9021600Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-05-29 09:40:162024-05-30 11:36:55L’Assemblea dei Soci approva il Bilancio Sociale 2023 di Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale
A gennaio Solidarietà e Servizi ha inaugurato a Marnate AliBlu, un nuovo servizio educativo integrato per minori con diagnosi di autismo rivolto al territorio della Valle Olona. Raccontiamo qualcosa sulla preparazione del progetto e degli spazi
L’organizzazione degli spazi ha un valore fondamentale nella cura del benessere e nella presa in carico di minori con diagnosi di autismo: nulla deve essere lasciato al caso! Studi specifici ci hanno guidato nella scelta dell’arredo e nella strutturazione degli spazi per offrire un servizio all’avanguardia, compresa la possibilità di dotare AliBlu di una stanza sensoriale.
“Grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale di Marnate e Solidarietà e Servizi, la ex scuola elementare di Nizzolina è tornata ad essere uno spazio abitato dai bambini e una opportunità di crescita, in particolare per bambini con diagnosi”, racconta con soddisfazione Gemma Donati, assessore alle politiche sociali del Comune di Marnate.
L’approccio operativo di “Solidarietà e Servizi” (“mai più soli; insieme ci riusciamo”) ha guidato questi primi mesi di attività: “Questo servizio nasce da un’analisi del bisogno che ha coinvolto i servizi sanitari e le Neuropsichiatrie Infantili della ASST, i servizi sociali comunali e diverse realtà associative di familiari e questa attenzione all’insieme continua a caratterizzare il nostro approccio alla presa in carico”, spiega Laura Puricelli responsabile dell’Area Autismo e Autonomia di Solidarietà e Servizi.
Il primo punto di attenzione è stato per le scuole dell’infanzia, spesso chiamate ad accogliere minori nello spettro dell’autismo. Sottolinea Mariolina Caputo, coordinatrice di AliBlu: “Stiamo collaborando con diverse scuole della Valle Olona dove abbiamo incontrato insegnanti appassionati al loro lavoro ed estremamente motivati che hanno accolto con entusiasmo la possibilità di partecipare ad un percorso formativo offerto dall’équipe dei servizi per l’autismo di Solidarietà e Servizi”.
Nel mese di marzo è infatti partito il primo corso di formazione rivolto alle scuole dell’infanzia, a cui parteciperanno circa 15insegnanti che parteciperanno a lezioni teoriche, workshop esperienziali presso la sede di AliBlu e sessioni di supervisione presso le scuole stesse da parte delle educatrici del servizio.
“La proposta formulata – dice Monica Rigo, responsabile del settore servizi sociali del Comune di Olgiate Olona – permette di supportare il personale delle scuole e di implementare le competenze pedagogiche a fronte di un aumento delle richieste di inserimento di bambini con diagnosi di autismo dando sostegno alle famiglie, spesso sole e disorientate”.
Si tratta di capacità e conoscenze spendibili a favore dei minori che rimarrà come valore aggiunto permanente, “oltre la validità di AliBlu”.
https://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2024/05/IMG20231031142802-1-scaled.jpg19202560Chiara Dal Cantonhttps://www.solidarietaeservizi.it/wp-content/uploads/2023/10/logo-solidarieta-servizi-2023-300x195.pngChiara Dal Canton2024-05-28 11:52:252024-05-28 11:55:14Ti racconto AliBlu: i primi mesi di attività