Alleanza: «Cooperative baluardo della parità di genere»

Fonte Confcooperative.it

«L’impresa cooperativa, con un tasso di occupazione femminile del 60% e con una presenza nella governance del 26%, in entrambi i casi ben oltre il 10% rispetto alla media delle altre imprese, conferma di essere un baluardo della parità di genere e uno strumento a disposizione delle politiche attive per la rimozione del gender gap nel sistema economico del nostro paese». Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone.

I diritti delle donne sono un patrimonio di conquiste tanto da tutelare quanto da incentivare e sostenere. La cooperazione è al fianco delle donne in questo percorso che ci auguriamo porti ad un cambio di cultura, all’empowerment e alle pari opportunità.

Nella funzione sociale che ci viene riconosciuta dalla costituzione all’art 45 non possiamo che sentirci responsabili di testimoniare concretamente la promozione delle pari opportunità sia all’interno del nostro movimento che nelle comunità di cui siamo espressione.

«L’8 marzo è un appuntamento annuale per misurare i passi avanti fatti nella conquista dei diritti delle donne, ma anche l’occasione per proseguire, perseverare, prendere nuovi impegni per continuare a promuovere una cultura della parità volta alla tutela, all’empowerment e alla non discriminazione dalle donne» sottolinea Anna Manca, presidente della Commissione Donne e Parità dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, anche a nome delle co-presidenti Annalisa Casino e Alessia Stabile.

L’occupazione femminile è oggi la leva fondamentale delle politiche attive per le pari opportunità: infrastrutture sociali diffuse ed accessibili in ogni parte del paese, senza trascurare periferie e aree interne, lotta al gender pay gap attraverso una seria promozione di azioni positive capaci di valorizzare competenze e professionalità del capitale umano senza discriminazioni di genere, misure efficaci di accompagnamento e supporto all’autoimprenditorialità sono dossier strategici su cui operiamo da anni, e ne sono testimonianza gli indicatori di occupazione femminile e di governance.

La pandemia ha fatto emergere il ruolo fondamentale delle donne impegnate in prima linea su più fronti e al contempo la loro vulnerabilità.

Non possiamo non ricordare in questo particolare 8 marzo il dramma della guerra che forse ci appare più vicina proprio per la presenza di tante donne ucraine nel nostro paese che facilitano il nostro impegno lavorativo prendendosi cura dei nostri cari.

Le immagini e le testimonianze che ci giungono non possono che farci gridare a gran voce il nostro ripudio della guerra e la richiesta accorata che la diplomazia faccia l’impossibile per far cessare le armi.

Quest’anno quindi la ricorrenza dell’8 marzo si tinge di blu e giallo. Il mondo della cooperazione tutto è accanto alle donne ed ai bambini ucraini.

La ricerca (e i casi concreti) per agevolare la collaborazione profit-non profit

Agevolare la collaborazione tra imprese profit e non profit è uno degli obiettivi della ricerca-azione del Camera di Commercio di Varese

di Domenico Pietrantonio
Fonte Il sussidiario.net

Caro direttore,

dal 2021 rappresento le cooperative in seno al Consiglio della Camera di Commercio di Varese e lo scorso 27 marzo, in questa veste, ho partecipato al primo incontro di aggiornamento sui lavori per la realizzazione della ricerca-azione sull’economia sociale, la quale avrà lo scopo di identificare il perimetro e il valore dell’economia sociale in provincia di Varese.

La ricerca – che è stata affidata al CreaRes (Centro di Ricerca in Etica degli Affari e Responsabilità Sociale – Dipartimento di Economia, Università degli Studi dell’Insubria) – s’inserisce nell’ambito del Programma Pluriennale 2023-2028 approvato dal Consiglio Camerale il 27 ottobre 2023, il quale prevede nell’ambito della Missione “Sostenibilità” la realizzazione di specifiche azioni per lo sviluppo delle imprese dell’economia sociale.

La ricerca sarà anche l’occasione per effettuare un’analisi sulle collaborazioni tra mondo profit e non profit nell’ambito dell’inserimento lavorativo delle persone disabili e svantaggiate, con particolare riferimento alle caratteristiche e agli strumenti utilizzati per realizzarle, che permetterà di valorizzare le best practices presenti sul territorio provinciale, con uno sguardo anche a livello nazionale e su scala internazionale.

A questo si aggiunge un ulteriore obiettivo, quello cioè di definire un quadro giuridico di riferimento che possa agevolare la collaborazione tra imprese profit e non profit nel contesto dell’economia sociale. A tal fine, verranno analizzate le normative esistenti e, se necessario, formulate proposte per colmare eventuali lacune legislative che potranno essere portate all’attenzione delle istituzioni.

In tal senso ricordo che esistono già, anche se sono ancora poco utilizzati, alcuni strumenti a disposizione delle imprese profit e non profit, come l’art. 14 del Dlgs. 276/2003, tramite il quale l’azienda in obbligo, invece di assumere la persona con disabilità, esternalizza un servizio di cui ha bisogno alla cooperativa sociale, che, per svolgerlo, assumerà uno o più persone con disabilità.

Con un’evoluzione ulteriormente interessante di questo strumento, denominata “convenzione art. 14 sociale al quadrato”, nata in via sperimentale in Provincia di Varese e attualmente “esportata” anche a Milano (sotto il nome di Convenzione ex art. 14 di Sponsorizzazione).

Questa convenzione prevede che l’azienda in obbligo di assunzione di persone disabili, non avendo un servizio da affidare in outsourcing alla cooperativa sociale, sponsorizzi un progetto di utilità sociale per il territorio, che verrà svolto dalla cooperativa assumendo persone disabili.

Un esempio di questa evoluzione delle convenzioni ex art. 14 è rappresentato dal servizio di digitalizzazione della Biblioteca Capitolare della Parrocchia San Giovanni Battista di Busto Arsizio, affidato alla Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale. Il relativo progetto, della durata di due anni, coinvolge due aziende della provincia di Varese, F.lli Tognella di Somma Lombardo ed Exergy International di Olgiate Olona, e prevede l’assunzione di tre persone con disabilità.

Quest’ultime, debitamente formate e coordinate da un archivista della cooperativa sociale, utilizzando scanner planetari professionali, digitalizzeranno libri, antifonari e pergamene antiche (il più antico è un evangelario del IX secolo) e di notevole pregio. Oltre a questo, il progetto consiste nella catalogazione della biblioteca moderna composta da oltre 15.000 libri.

La ricerca-azione, così come l’utilizzo dell’art.14, anche nella modalità più evoluta di cui sopra, da oltre 10 anni hanno un contesto di riferimento nell’ambito della Camera di Commercio di Varese che mette insieme una pluralità di enti e soggetti del territorio, a partire dai responsabili delle Associazioni delle cooperative, l’Università degli Studi dell’Insubria, la Provincia di Varese – Collocamento Mirato disabili, il Centro Servizi per il Volontariato e alcuni Ordini professionali.

Nel tempo questo tavolo di lavoro è stato il promotore di progetti e azioni a sostegno del mondo dell’impresa sociale e del non profit, come gli “Stati generali della cooperazione e dell’imprenditorialità sociale” (2016) e alcuni seminari e cicli di laboratori per le cooperative sociali su rendicontazione sociale, comunicazione, gestione manageriale (dal 2017 in avanti).

Restiamo quindi in attesa di conoscere l’esito della ricerca (lo avremo entro fine anno) e sin da ora confermiamo in particolare la disponibilità a confrontarci e condividere con altri le possibili modalità di collaborazione tra imprese profit e realtà non profit.