«Grazie al lavoro posso spiccare il volo e ritornare ad avere un orizzonte»
Il reparto del Business Process Outsourcing è fiore all’occhiello dell’inserimento lavorativo in Solidarietà e Servizi. Vi lavorano 39 persone, molte delle quali appartenenti alle categorie protette. È un luogo dove, attraverso il lavoro e le relazioni, anche la vita dei collaboratori fiorisce. Dove si può tornare a sperare e a fare progetti per il futuro. Lo dimostrano le storie di Sara e Viviana.

«Ogni tanto mi mancano i miei colleghi, ma me li porto tutti nel cuore». Racconta questo Sara, 30 anni, mostrando il braccialetto che la Coordinatrice del reparto, Mariangela, le ha regalato quando, a settembre, ha deciso di cambiare lavoro. Sul pendaglio, una riproduzione del grande albero dipinto sul muro dell’open space che ospita il reparto del Business Process Outsourcing, realizzato a più mani dai dipendenti. «Sono arrivata in Solidarietà e Servizi nel 2016, avevo 22 anni. Ho trovato una famiglia, sono grata per questo, è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere molto da un punto di vista umano e professionale. Ma ora, per me, è arrivato il tempo di spiccare il volo.»

Sara ha una laurea in Economia Aziendale. Dopo 8 anni in Solidarietà e Servizi, da quattro mesi lavora nel settore risorse umane di una grande azienda, nota al pubblico per la gestione di SPID e identità digitale. «Il mio destino – sottolinea Sara, sorridendo – è quello di lavorare nelle risorse umane e l’ho scoperto grazie all’esperienza fatta in Cooperativa». Esperienza professionale che è nata nel reparto di gestione documentale ed è proseguita, dopo un anno, nel BPO. «Proprio nel BPO il mio talento è potuto emergere. Per anni mi sono occupata di attività amministrative e di contrattualistica e ho lavorato su commesse HR per clienti che operano in ambito farmaceutico. Insomma, “mi sono fatta” proprio una bella esperienza e questo mi ha permesso di migliorare il mio curriculum. Oggi, infatti, i miei nuovi datori di lavoro riconoscono le mie competenze.
Solidarietà e Servizi mi ha dato tanto, mi ha insegnato un metodo di lavoro, mi ha permesso di lavorare sulle mie fragilità, per far emergere il mio talento e quindi acquisire maggior consapevolezza del mio valore. La relazione con la Coordinatrice del servizio è stata il punto chiave del mio percorso: Mariangela mi ha insegnato quanto sia importante volersi bene e lavorare sulle proprie soft skill per crescere. Ormai questi valori sono dentro di me e mi accompagnano, come risorsa preziosa.
Anche Viviana presta servizio nel reparto BPO dal 2016. «Ho avuto una lunga esperienza nella contabilità, un lavoro con forti picchi di stress. Poi, per questioni di salute, ho dovuto mollare. Avevo già più di 40 anni e mi vedevo in un vicolo cieco. Cosa avrei fatto da quel momento in poi? Non avevo più stimoli».

Poi, l’incontro con il Servizio Inserimento Lavorativo di Busto Arsizio e i colloqui con Solidarietà e Servizi. «Mi hanno presa a lavorare con loro. E sono rinata. Al reparto BPO abbiamo un albero disegnato sui muri: è un po’ il nostro simbolo. Ognuno di noi ha arricchito il dipinto, aggiungendo una parola sui rami: la mia è orizzonte, perché grazie a Solidarietà e Servizi ho potuto rimettermi in gioco. La mia vita non era finita, come credevo. Il lavoro mi ha fatto vedere un orizzonte, una via, una direzione: dovevo alzarmi tutte le mattine, avevo di nuovo uno scopo!
Eravamo agli inizi del BPO – era il 2016 – ed eravamo ancora nella sede di via Ca’Bianca. Mi hanno “messa” su una nuova commessa di Eolo. Allora eravamo in due persone più la coordinatrice.»
Oggi Viviana è key operator su Eolo. Negli anni, si è occupata di gestire diverse attività legate al “mondo” degli installatori. Nel frattempo, la commessa è cresciuta: «Lavoro in un team composto da più di 10 persone più una team leader. Mi sono sempre trovata bene e, con il passare degli anni, ho sentito proprio un’attenzione alla mia crescita professionale. Crescita che passa dallo sguardo che la Team Leader Sara ha su di me e che, attraverso la coordinatrice del Servizio si trasforma in vera crescita professionale (vengo infatti spesso premiata per il raggiungimento di alcuni obiettivi e valorizzata per come lavoro).
Anche umanamente sento di aver fatto tanta strada. Da questo punto di vista, il lavoro è stato importante per la mia socializzazione: sono nati, all’interno dell’ufficio, rapporti di amicizia che mi hanno aiutato anche a migliorare la mia condizione di salute. Lavoriamo sodo, ma non mancano spunti per coltivare le relazioni: pause e pranzi condivisi insieme, gite, eventi extra lavorativi… L’ultimo, in ordine di tempo, la festa di Natale organizzata dalla nostra coordinatrice.»
Il BPO è un luogo dove ciascuno viene guardato in modo speciale, come risorsa unica e preziosa. «Siamo in tanti, ma la nostra coordinatrice non si dimentica mai di nessuno, fa sentire ognuno di noi importante per l’impegno che mette e per l’apporto quotidiano che dà. Ciascuno di noi è importante e questo mi fa star bene».

«La mia parola è orizzonte, perché grazie a Solidarietà e Servizi ho potuto rimettermi in gioco. La mia vita non era finita, come credevo. Il lavoro mi ha fatto vedere un orizzonte, una via, una direzione: dovevo alzarmi tutte le mattine, avevo di nuovo uno scopo!»
Viviana, dipendente del reparto BPO
«Viviana – ci dice Mariangela – è una risorsa molto preziosa. È affidabile, precisa, puntuale e responsabile. Ha fatto un percorso di crescita personale e professionale nelle relazioni, nell’autostima e nella consapevolezza di sè».
«Quando arrivo in viale Toscana – sede presso cui lavoro – conclude Viviana – ho voglia di fare come il primo giorno. Ogni mattina desidero dare il meglio di me perché so che questo innanzitutto rappresenta un valore e una possibilità di crescita per me. Ma non solo. So che con il mio lavoro posso contribuire a qualcosa di più grande e che il mio impegno verrà certamente riconosciuto.»
«Il reparto del Business Process Outsourcing esiste dal 2014» – spiega Mariangela Mezzasalma, Coordinatrice del servizio. «Gestiamo processi di backoffice amministrativi e commerciali per grandi aziende del calibro di Eolo, Novartis e Sandoz, solo per citarne alcune. Lavorano nel reparto 39 persone, molte delle quali disabilità fisica, psichica o intellettiva. Gestiamo 89 micro-servizi. L’inclusione è il nostro motore e il lavoro è lo strumento educativo per far fare alle persone un percorso di realizzazione di sè. In un contesto protetto, cerchiamo di far emergere i talenti di ciascuno per valorizzarli, perché ogni persona possa crescere e fiorire in quello che sa fare meglio. I nostri lavoratori si mettono alla prova attraverso un lavoro VERO e siamo orgogliosi dei risultati raggiunti.»
Mariangela chiude con un desiderio: «mi piacerebbe rendere sempre più speciale questo luogo di lavoro e contribuire, attraverso il lavoro, alla realizzazione del progetto di vita di ciascuno… desiderio ambizioso che, in Solidarietà e Servizi, sicuramente sarà percorribile e speriamo… realizzabile.»