Il “terrarium” di Santa Lucia
Dalla collaborazione con il “Centro per il Verde Toppi” di Saronno nasce un progetto che ha come protagonisti i bambini del Centro Viganò di Caronno Pertusella. Per un giorno sono stati ospiti del Garden e hanno imparato a fare un terrarium
«Ci è sempre piaciuto molto il Centro Toppi. Spesso entriamo con i nostri bambini a guardare le piante, i fiori, i colori, gli allestimenti… e rimaniamo incantati ogni volta. Poi, sotto Natale, è un esplosione di luci – racconta Irma, educatrice del Centro Viganò di Caronno Pertusella. Ci è venuta allora un’idea in più: perché non far fare ai bambini un’esperienza, proprio nel garden che ci piace tanto? Abbiamo chiesto un preventivo per un laboratorio. E dopo aver scelto il workshop, la sorpresa. «È il nostro regalo di Natale per voi» È Beatrice Toppi, la figlia del titolare a parlare. E noi le siamo immensamente grati.»
È andata proprio così. E non è mancato l’effetto wow. «Per i bambini – continua Irma – è stata una sorpresa. Una volta al mese, al venerdì organizziamo una gita sul territorio. E in questo mese, il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia ci siamo presentati al Centro del Verde Toppi. Ci aspettava Ornella che ci ha portato nel magico mondo del terrarium.»
Loro sono 10 ragazzi del “Viganò”, un centro sperimentale di Solidarietà e Servizi per minori con disturbi del neurosviluppo. Per una mattina, ospiti del garden saronnese, hanno avuto un’opportunità straordinaria: quella di essere “dall’altra parte” e provare a fare il lavoro del “fiorista giardiniere”, mettendo le mani in pasta, o meglio, nella terra. «Tutto è nato dalla richiesta delle educatrici – racconta Beatrice. Il desiderio era quello di far vivere ai bambini un’esperienza a contatto con la natura attraverso un’attività interna al nostro centro. Abbiamo subito deciso di accogliere questa proposta, per consentire ai bambini di toccare con mano quello che noi viviamo quotidianamente ».
La proposta? Un workshop di composizione floreale, per creare un terrarium. Ognuno ha ricevuto il proprio materiale e, guidato dalla brava Ornella, ha messo in circolo la propria creatività. «Spesso le persone che si accostano a queste attività – prosegue la Toppi – pensano di non essere capaci e alla fine, con stupore, scoprono delle potenzialità che non pensavano di avere. È un lavoro anche simbolico, che ti fa scoprire che – con il supporto di qualcuno che ti indica la strada – puoi farcela in autonomia».
«I bambini sono stati molto bravi, hanno seguito le indicazioni con entusiasmo e con orgoglio hanno visto il frutto del loro lavoro – evidenzia Irma. È stata un’attività molto preziosa, abbiamo provato soddisfazione e gratificazione nell’aver realizzato qualcosa con le nostre mani.»
Alla fine del workshop, ciascun bambino ha potuto portare a casa il proprio terrarium. Hanno ricevuto da Ornella tutte le indicazioni per prendersene cura al meglio. Potranno così nutrire e far crescere la propria creatura, con l’aiuto di mamma e papà. Anche tra le mura domestiche.