Il lavoro come responsabilità condivisa. Anche in agosto “insieme ci riusciamo”

L’Area Inserimento Lavorativo e Autonomie di Solidarietà e Servizi non si è mai fermata: le fragilità non sono impedimento ma valore aggiunto se inserite in una corretta progettualità

Un’estate all’insegna della responsabilità, della collaborazione e della condivisione. «Perché quando c’è bisogno, occorre esserci e non tirarsi indietro. Anche in agosto. Un agosto diverso, ma bello, più di lavoro che di vacanza», osserva Filippo Oldrini, responsabile dell’Area Inserimento Lavorativo e Autonomie di Solidarietà e Servizi.

La voglia di ripartenza si è fatta sentire anche nel mese tradizionalmente dedicato alle vacanze. «È stata una ripartenza desiderata, voluta e attuata, sia all’interno di Solidarietà e Servizi sia nelle aziende con cui lavoriamo. Iniziata già a giugno e proseguita con maggior forza proprio in agosto, alla quale abbiamo voluto dare il nostro contributo mettendoci a disposizione e non lasciando soli i nostri partner aziendali», prosegue. Nuovi progetti come quello sviluppato dal nostro cliente Sielte per il recupero e la rigenerazione di apparati TLC per un operatore telefonico internazionale e i nuovi servizi per Sandoz e Novartis Farma che prevedono, per esempio, il contatto telefonico delle farmacie, hanno trovato concretezza proprio nei mesi più caldi dell’anno, facendo emergere quel senso di responsabilità che è elemento qualificante nel percorso di autonomia e di inserimento al lavoro nel quale sono inserite le persone disabili che lavorano in Solidarietà e Servizi. «È quella responsabilità che permette di vedere il lavoro come un’opportunità e non un fastidio – sottolinea Oldrini -; una responsabilità che ci fa sentire parte di un progetto e che ci fa trovare nel lavoro identità e valore; ma anche la responsabilità di dover adottare una serie di dispositivi, comportamenti e misure anti Covid per garantire la sicurezza a noi stessi, ma soprattutto agli altri».

Di fatto ogni reparto ha dosato attentamente lavoro e ferie e addirittura l’unità di Business Process Outsourcing (BPO) e quella della Rigenesi non si sono mai fermate, così come il magazzino che ha continuato per tutto agosto a gestire la merce in entrata e in uscita per rispondere alle richieste delle aziende farmaceutiche, di telecomunicazioni ed energia che lavorano con Solidarietà e Servizi. «Non ci sono stati problemi nella copertura dei turni perché la cultura del lavoro come occasione è davvero un’esperienza condivisa, anche da chi ha qualche fragilità in più».

Il percorso nel quale sono inserite le nostre persone ha dato risultati importanti, permettendo a Solidarietà e Servizi di rispondere efficacemente alle richieste arrivate. Una progettualità che condividiamo anche con le aziende con cui lavoriamo: non sono clienti o fornitori, ma partner di una visione più ampia che ci permette di essere uniti e dire che “insieme ci riusciamo”. E così è stato, anche in una stagione particolare come l’estate e in momento ancora più particolare come quello del dopo lockdown che abbiamo vissuto.