Paolo, il costruttore al servizio di tutti

Una decina di giorni fa è mancato Paolo Fumagalli, un uomo che non si è risparmiato nel servizio agli altri

di Giorgio Vittadini – Pubblicato 31 Gennaio 2025 su Il Sussidiario

Pochi giorni fa è mancato Paolo Fumagalli, uno dei miei più cari amici. Penso che la sua vita abbia incarnato compiutamente la famosa frase contenuta nella Lettera di San Giacomo: “La fede senza opere è morta”.

A inizi anni Novanta, Paolo lasciò un lavoro con grandi prospettive di carriera in Hewlett-Packard per dirigere la piccola neonata Compagnia delle opere, associazione di piccole e medie imprese ispirata alla Dottrina sociale della Chiesa. Fu un vero azzardo per un uomo con famiglia e figli piccoli e con le sue capacità. Il desiderio di servire l’ideale che animava la CdO prevalse su ogni calcolo. Per anni, ancora prima di quella scelta, aveva contribuito alla crescita dei Centri di solidarietà, il cui obiettivo era aiutare in modo libero e gratuito le persone più in difficoltà a trovare lavoro.

Come direttore della CdO, insieme a due amici, Mario Sala e Graziano Tarantini, diede vita alla convenzione bancaria tra i soci dell’associazione e i 25 principali istituti bancari. Questo accordo, in vita ancora oggi, permise a moltissime piccole imprese di sopravvivere e crescere in anni difficili per il credito e portò il numero dei soci a crescere fino a 36.000.

Queste e altre iniziative furono il modo con cui Paolo e altri amici cercavano di incarnare i suggerimenti che don Luigi Giussani dava in quegli anni. Tra i suggerimenti del fondatore di Comunione e Liberazione, il primo era: aiutate chiunque intenda creare lavoro con la sua impresa. Il lavoro era senz’altro la priorità, ma che implicava una certa idea di impresa, lontana sia dal modello iper-liberista, segnato dall’egoismo, dallo sfruttamento e dal darwinismo distruttivo tra imprese, sia dal modello assistenzialista inefficiente. Il secondo principio suggerito da Giussani e attuato da Paolo, infatti, era: fate vedere che è possibile fare impresa a partire da un desiderio non ridotto di bene, da un atteggiamento positivo e costruttivo verso tutti.

Nella vita e nel suo percorso professionale, Paolo ha continuato a dimostrarlo anche quando, lasciato il lavoro in CdO, divenne membro dei Consigli di amministrazione e consulente delle più grandi banche e assicurazioni italiane e di tante imprese.

In settori che possono essere lontani da afflati umanitari, come la finanza, Paolo mostrò che si poteva essere bravi professionisti senza prostituirsi alla mentalità dominante che insegna in modo calvinista a schiacciare gli altri per cercare vantaggio per sé o per i propri clienti. Non si è mai tirato indietro quando gli chiedevo di occuparsi di persone in crisi con le loro aziende, e in modo gratuito trovava soluzioni capaci di “salvare” persone e imprese. Non ci fu per lui soluzione di continuità tra profit e non profit, tra cultura, carità e profitto. Insieme alla sua attività professionale, promosse per anni la sede della CdO di Busto Arsizio; si impegnò direttamente, ricoprendo la carica di presidente del Consiglio di sorveglianza nella cooperativa sociale Solidarietà e Servizi, una realtà capace di un approccio moderno e attento alle persone diversamente abili; costituì la Fondazione culturale San Giacomo; collaborò con Russia Cristiana e nell’Associazione pro Terra Sancta con un amore particolare per il Libano.

In tutto il periodo della malattia Paolo è rimasto se stesso: pur conscio della gravità del suo male ha continuato a esortare chi si stringeva a lui alla speranza, all’amore, alla vita, alla continua costruzione. Il suo affidamento al Mistero era palpabile. Con il rosario quotidiano in famiglia chiedeva il miracolo.

E le grazie in questi mesi non sono mancate: alcune amicizie storiche finite da tempo sono rinate; la certezza che la vita non finisce diventa palpabile nella compagnia intorno a lui; il suo “sono pronto” degli ultimi momenti.

Nella stupenda lettera di ringraziamento dei familiari di Paolo si legge: “Una domanda ci ha accompagnato durante questo tempo e ci accompagna tutt’oggi: cosa permette di stare di fronte a un dramma di tale portata? Attraverso quanto accaduto in questi mesi abbiamo incominciato a sperimentare che la risposta a una domanda così impegnativa può essere solo la Presenza di Cristo che rompe la solitudine. Il primo a mostrarcelo è stato il papà che, con la sua vita e in modo particolare durante questo periodo di malattia, ci ha costantemente invitato ad accorgerci di questa instancabile Presenza, bella e travolgente, carica di significato e di proposta, che allargava il suo cuore e accendeva la sua fede”.

Adesso che anche lui è andato nell’al di là con tanti altri amici, il corpo mistico della Chiesa è per me ancora più reale.

Ciao Paolo, amico e maestro!

Paolo Fumagalli è stato Presidente del Consiglio di Sorveglianza dal 2014 e membro del Consiglio di Amministrazione dal 1989 al 1996 della Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione della Solidarietà e Servizi Fondazione dal 2020.

Con passione, intelligenza e lungimiranza, Paolo ha contribuito in maniera decisiva alla crescita della Solidarietà e Servizi come impresa sociale, da un lato favorendo l’adozione di un modello organizzativo che distingue la responsabilità gestionale da quella del controllo e della vigilanza, dall’altro sostenendo scelte strategiche, come la dismissione delle attività relative al sostegno dei minori disabili in ambito scolastico, che hanno permesso alla cooperativa di sviluppare progetti e servizi nuovi e innovativi, in particolare nel campo del Dopo di Noi, dell’Autismo e dell’Inserimento Lavorativo delle persone disabili.

Ma un altro aspetto è segnatamente distintivo del lavoro svolto da Paolo, oltre a quello del supporto nella relazione, che amava definire vera e propria partnership, con gli istituti di credito: è stato sempre disponibile e ha sempre scommesso sulle persone, valorizzandole e dando tempo, accompagnandole per la loro crescita. Questo ha permesso, a professionalità prevalentemente provenienti dall’ambito educativo e sociale, di acquisire una dimensione di responsabilità economica e gestionale, grazie alla quale oggi la cooperativa può realizzare servizi e progetti tanto complessi quanto sostenibili.

Nell’ultima riunione del Consiglio di Sorveglianza, svoltasi il 18 dicembre scorso e alla quale aveva invitato anche il Consiglio di Gestione, Paolo era molto contento non solo per i progetti futuri, qualcuno dei quali di particolare rilevanza per la Solidarietà e Servizi, ma anche per la decisione dei Consigli – in occasione del 45° della cooperativa – di riconoscere un contributo economico straordinario ai lavoratori e ai soci, prevedendo inoltre per il 2025 un bonus per le famiglie dei dipendenti che saranno allietate dalla nascita ovvero dall’accoglienza in adozione o in affido di un figlio. Le persone erano una sua costante preoccupazione, e la finalità sociale trovava nell’approccio imprenditoriale e manageriale, sul quale insisteva, un’adeguata modalità per essere perseguita.

Ma tutto questo, in fondo, non esaurisce quello che Paolo è stato ed ha rappresentato per chi lo ha conosciuto e per la Solidarietà e Servizi: un carissimo amico e maestro, il quale con la sua attenzione a quello che accadeva, con il suo temperamento deciso e mai arrendevole, se non quando emergevano tutti i possibili aspetti delle cose, anche di quelle più scomode, con la sua disponibilità ad ascoltare e a mettersi in relazione con tutti e far emergere il positivo, ha favorito un approccio al lavoro tanto umano quanto professionale.

Negli ultimi tempi della sua malattia si appellava spesso a quel pensiero di Cesare Balbo che gli era tanto caro, affisso ad una parete del suo ufficio di Busto Arsizio: “solo i codardi chiedono al mattino della battaglia il calcolo delle probabilità; i forti e i costanti non sogliono chiedere quanto fortemente né quanto a lungo, ma come e dove abbiano da combattere. Non hanno bisogno se non di sapere per quale via e per quale scopo, e sperano dopo, e si adoperano, e combattono, e soffrono così, fino alla fine della giornata, lasciando a Dio gli adempimenti.”

Paolo ha continuato fino all’ultimo ad adoperarsi, a combattere, a soffrire e ad offrire se stesso, cercando e amando lo scopo della vita e del lavoro, lasciando a Dio, lietamente e in pace, gli adempimenti.

Di tutto questo gli siamo grati, e siamo certi che altri frutti ci saranno a partire da quello che con lui abbiamo vissuto e costruito negli anni.

Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale
Solidarietà e Servizi Fondazione

Il funerale sarà martedì 21 gennaio alle 14:30 con rosario alle 14:00 presso la chiesa di san Gaudenzio a Fagnano Olona. Sarà possibile collegarsi anche in diretta zoom a questo link. (Id Riunione 851 2119 3648 Codice Accesso 530400) 
Per seguire la celebrazione con Letture e Canti CLICCA QUI 

Un anno per crescere in Solidarietà e Servizi con il Servizio Civile Universale

Attraverso Confcooperative Insubria, la cooperativa mette a disposizione tre posti per giovani tra i 18 e i 28 anni per un anno nei servizi diurni e residenziali per disabili

Un anno per crescere, dedicandosi agli altri. Un anno per mettersi in gioco e imparare a prendersi cura delle persone con disabilità. Per il terzo anno consecutivo, Solidarietà e Servizi, attraverso Confcooperatve Insubria, aderisce al progetto del Servizio Civile Universale mettendo a disposizione tre posti per quanti vogliono dedicare dodici mesi all’ambito della disabilità.

PER CHI

Il bando è riservato ai giovani tra i 18 e i 28 anni e si rivolge primariamente a quanti vogliono approfondire la conoscenza dei servizi alla disabilità, agli operatori OSS e agli studenti o neolaureati in Scienza dell’Educazione.

QUANDO

Da giugno 2025 per 12 mesi e per 25 ore settimanali.

Le candidature devono essere presentate entro le ore 14 del prossimo 18 febbraio 2025.

DOVE

I tre posti disponibili sono suddivisi rispettivamente:

Centro Socio Educativo “Polaris” – viale Toscana, 105 | Busto Arsizio (servizio diurno)

Centro Socio Educativo “Oltre” – via Isonzo, 2 | Busto Arsizio (servizio diurno)

Residenza “Isa Tanzi” – via Volta 24 | Cassano Magnago (servizio residenziale)

COME FARE

È possibile presentare un’unica domanda, relativa a un solo progetto e a una sola sede. La domanda è presentabile SOLO sulla piattaforma Domanda On Line e SOLO nel periodo previsto nel Bando dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale. Per accedervi, è necessario essere in possesso dello SPID o delle credenziali.

Sul sito di Confcooperative è possibile essere guidati in tutti gli step per poter accedere al Servizio Civile Universale, dalla candidatura al termine del servizio.


Per scaricare il bando CLICCA QUI

Per info Sito Istituzionale – SCELGO IL SERVIZIO CIVILE

Per informazioni sulle opportunità offerte da Solidarietà e Servizi, contattare Giorgia Piana (tel. 0331/336350, e-mail: giorgia.piana@solidarietaeservizi.it).