Solidarietà e Servizi e Museo MA*GA di Gallarate insieme per l’inclusione
Partito un progetto pilota per proporre visite guidate e laboratori artistici pensati per bambini e adolescenti con autismo
È stata siglata ufficialmente una collaborazione tra il Museo MA*GA di Gallarate e i servizi Pollicino e Avanti Tutta di Solidarietà e Servizi. Obiettivo è quello di proporre percorsi sempre più inclusivi all’interno delle visite guidate del museo. Museo che è molto radicato sul territorio, con una proposta di laboratori artistici e workshop per tutti i tipi di pubblico, dai bambini agli adulti. «Lavoriamo molto con le scuole e con le famiglie» – racconta Marika Brocca, educatrice museale, specializzata in attività con bambini dai 3 ai 14 anni. «Il nostro desiderio è di rendere i luoghi della cultura sempre più accessibili a tutti, anche alle persone che presentano particolari fragilità, fisiche o cognitive.»
Una proposta per minori con autismo
«Organizzando laboratori con le scuole – continua – negli ultimi anni abbiamo incontrato sempre più spesso bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, vera emergenza sociale di questi tempi. Ci siamo resi conto della necessità di una proposta ad hoc, strutturata sui loro bisogni particolari.» Da quest’esigenza è nata una collaborazione con Solidarietà e Servizi, che sul territorio di Gallarate è presente con il Centro Pollicino, un servizio educativo per minori con autismo.
Il progetto pilota con “Pollicino” e “Avanti Tutta”
La collaborazione nasce all’interno del bando PNRR finanziato dal Ministero della Cultura “Museo: opera aperta. Percorsi e strumenti per il MA*GA accessibile. Proposte progettuali di intervento per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura”.
Concretamente, si tratta di un progetto pilota in cui le educatrici di MA*GA e di Solidarietà e Servizi lavoreranno fianco a fianco per mettere a punto la miglior proposta per avvicinare i ragazzi con autismo alla visita al museo. «Sarà un affiancamento in tutto il percorso, lavoreremo a quattro mani, noi educatrici museali con la nostra competenza artistica e le educatrici di Pollicino e Avanti Tutta, con una conoscenza specifica rispetto a questo target» – spiega l’educatrice museale. «Per noi sarà fondamentale – continua – incontrare questi bambini e adolescenti, conoscere le caratteristiche del gruppo che parteciperà al progetto, per progettare le attività da proporre, nonché le modalità comunicative più efficaci, i tempi e gli spazi più adeguati.»
In questo mese è partito un tavolo di confronto, condotto da Carolina Bianchi e Francesca Marianna Consonni, operatrici didattiche. Con l’inizio del nuovo anno verranno poi proposte delle attività laboratoriali direttamente in museo. «Con i più piccoli del servizio Pollicino – racconta Francesca Moraca, coordinatrice dei centri Pollicino e Avanti Tutta – in primavera parteciperemo ai laboratori della collezione permanente, un riallestimento del 75esimo dell’edizione Premio Gallarate. Con gli adolescenti di Avanti Tutta, invece, frequenteremo i laboratori della mostra del design. Insieme, a più mani con le educatrici museali, stenderemo anche le schede in comunicazione aumentativa, un linguaggio iconico, fondamentale per questi ragazzi.»
Il museo inclusivo
Il MA*GA di Gallarate è da tempo molto attento ai pubblici più fragili. «All’interno della nostra proposta – evidenzia la Brocca – abbiamo già un video di spiegazione delle opere in LIS (linguaggio dei segni) per persone non udenti e delle tracce audio immersive per avvicinare le persone non vedenti alla nostra collezione. Stiamo poi lavorando a una guida del museo accessibile a tutti: introdurrà il museo e la mostra permanente, avrà immagini tattili e testi tradotti in Braille e in Comunicazione Aumentativa». Uno strumento inclusivo pensato anche come ausilio per le classi con bambini stranieri o con qualche fragilità. «Potrà essere un valido supporto anche per le insegnanti di sostegno e per le famiglie con bambini con disabilità che vorranno visitare il nostro museo.»
Davvero un progetto ambizioso e sfidante che coniuga le competenze educative, pedagogiche, di supporto alla fragilità e di attenzione all’integrazione con i territori che sono tipiche dell’approccio di Solidarietà e Servizi (“Mai più soli; insieme ci riusciamo”).