A Busto Arsizio inaugurato il nuovo CSE – Centro Socio Educativo – “Oltre”:  spazio per la relazione e l’autonomia

Solidarietà e Servizi ha attivato un nuovo servizio all’interno della propria sede, un progetto inserito in un contesto cittadino per andare oltre la disabilità e far crescere le capacità delle persone

Il nuovo anno si è aperto con un’importante novità per Solidarietà e Servizi: è stato avviato il nuovo CSE – Centro Socio Educativo – “Oltre”. Al civico2 di via Isonzo a Busto Arsizio, la cooperativa sociale ha attivato un nuovo servizio per dare risposte puntuali ai bisogni registrati, ma anche per dare concretezza al Piano di Impresa Sociale 2021-2024 che sta caratterizzando la strategia e l’azione di Solidarietà e Servizi. «In questo nuovo servizio trova attuazione una delle parole cardini della nostra strategia: autonomia. Che significa sostenere l’autonomia delle persone disabili, non per assisterle ma offrendo percorsi di vita per valorizzare i talenti che hanno nell’ottica di garantire anche degli spazi di lavoro vero», spiega il presidente del Consiglio di Gestione di Solidarietà e Servizi cooperativa sociale, Domenico Pietrantonio. «Inoltre, è un CSE che si trova nella sede della nostra cooperativa e realizza quel senso di appartenenza a un progetto unico che pone il lavoro come servizio, un servizio alla persona».

Inaugurato  ufficialmente sabato 22 gennaio con l’incontro a distanza “A diventare grandi si incomincia da piccoli”, guidato dalla dottoressa Katia Tonnini, pedagogista della cooperativa San Vitale di Ravenna, che ha visto l’intervento anche dell’assessore all’Inclusione sociale di Busto Arsizio Paola Reguzzoni, il CSE “Oltre” è il risultato di una progettazione e di una programmazione durate quasi un anno. «Abbiamo valutato l’esistenza di un bisogno particolare; quindi è stata avviata una progettazione che ha portato non solamente alla sistemazione degli spazi, ma anche a una attività di formazione necessaria del personale», dice Laura Puricelli, responsabile Area Presa in carico e Progettazione sociale di Solidarietà e Servizi. «L’idea che ci ha guidato è stata quella di dare vita a un servizio mirato, dedicato alle persone disabili che hanno maggiormente bisogno di attenzione relazionale ed emotiva, sfruttando anche la vicinanza con il progetto “Avanti tutta” che dall’autunno scorso accoglie adolescenti con sindrome dello spettro autistico. In quest’ottica sono stati pensati gli spazi a disposizione che, adatti ad accogliere fino a 15 persone, meglio si prestano per questo tipo di intervento».

Sul fronte delle attività, la posizione del CSE è strategica. «Siamo posti in un contesto cittadino che  permette di scoprire il territorio, attivare situazioni relazionali e fare esperienze vere come, ad esempio, il fare la spesa, andare al parco e fare piccole commissioni», continua Carmen Sportiello, coordinatrice del CSE “Oltre” e del CSE di viale Toscana a Busto Arsizio di Solidarietà e Servizi. «Non certo secondario è il fatto di essere inseriti all’interno della sede, il cuore gestionale della cooperativa sociale. È anche questo un motivo per creare occasioni di relazione, di comprendere che si è parte di un progetto».

In quest’ottica si inserisce anche la scelta del nome: “Oltre” perché «è un servizio che accompagna le persone disabili mira a far fare loro dei passi in avanti. È anche la volontà di guardare oltre la fragilità che la persona ha oggi per far emergere le sue capacità», conclude Puricelli.