Un anno di pandemia visto dagli occhi del Centro Diurno Disabili – CDD – Il Girasole di Caronno Pertusella

L’articolo è stato pubblicato sul periodico di informazione comunale a sigillo dell’importanza della relazione con la comunità di riferimento

Per chi opera strettamente a contatto con le persone fragili e si prende cura di quanti hanno una disabilità, la relazione riveste un ruolo fondamentale. Ma non si tratta solamente di una relazione tra educatori e ospiti e tra servizio e famiglia: una parte importante viene giocata dalle relazioni avviate con il territorio dove ci si trova. Perché un Centro Diurno Disabili – CDD -, mutuando il claim di uno spot pubblicitario, non è un’isola: vive all’interno di una comunità e si relaziona con essa.  E con la comunità cresce e fa crescere le persone di cui si prende cura.
Il Comune di Caronno Pertusella ha voluto ospitare nel numero di marzo 2021 del periodico di informazione comunale diretto a tutta la cittadinanza una particolare testimonianza: quella degli educatori e degli ospiti del CDD Il Girasole su cosa ha significato per loro un anno di pandemia.

Ecco cosa hanno scritto ed è stato pubblicato:

Cronache dal CDD “Il Girasole – Solidarietà e Servizi” al tempo del coronavirus

Uno sguardo dentro di noi

“NOI”, gli operatori ma soprattutto gli ospiti dello storico centro diurno disabili di Caronno Pertusella, 19 persone con diversi tipi di disabilità, a un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria coronavirus, ci siamo chiesti cosa è successo alle nostre vite, cosa è cambiato e come abbiamo reagito davanti a questa situazione. Ne è emersa una riflessione semplice e profonda che pensiamo possa essere utile a tutti coloro che si soffermeranno a leggere questo articolo.

“Mi è manca molto la libertà”
“Nostalgia del mio quotidiano”
“Riscoprire calma e tranquillità”
“Emozioni contrastanti in un unico cuore”

Questi i pensieri di Adil, Alessio, Tonia, Stefania che, non senza difficoltà e commozione, sono riusciti a esprimere ripensando alle settimane di lockdown della scorsa primavera, al tempo di attesa sperimentato durante l’estate, con la ripresa della frequenza al centro con nuove regole e tante limitazioni purtroppo ancora presenti. Forse non avremmo mai pensato che i nostri ospiti potessero essere capaci di guardarsi così tanto dentro e di esternare, in un lavoro insieme, quello che la loro anima ha vissuto.

Nei mesi di forzata permanenza a casa, abbiamo voluto ugualmente offrire ai nostri ospiti e alle loro famiglie il nostro sostegno, la nostra vicinanza e momenti di svago per mantenere vive le relazioni e non far sentire solo nessuno.

È stata un’occasione per incontrarsi in un modo diverso da quello a cui eravamo abituati perché, attraverso videochiamate e laboratori a distanza, è stato un po’ come entrare in un quotidiano a noi sconosciuto.
Abbiamo scoperto abitudini e passioni dei nostri ospiti di cui non eravamo a conoscenza, e un grande grazie va per questo ai familiari che non solo ci hanno permesso di “entrare in casa con loro”, ma che si sono coinvolti con entusiasmo nelle attività proposte.

Tutto questo ci ha commosso e ha reso ancora più evidente che, al di là di ciò che si fa insieme, è la relazione costruita nel corso degli anni che ci lega e ci tiene uniti anche nei momenti di lontananza.

Appena abbiamo avuto la possibilità di ritornare a vederci fisicamente, con tutte le attenzioni del caso, abbiamo sentito il bisogno di guardarci nel cuore e condividere le nostre emozioni. Per non dimenticarle, abbiamo deciso di fissarle in alcune fotografie che avremo modo di condividere in un incontro che proveremo a organizzare appena sarà possibile (insieme ad altre iniziative e progetti che abbiamo in mente di realizzare per i nostri ospiti e per le persone con disabilità della comunità caronnese). Sarà un’occasione per fare nuove conoscenze e per ricominciare a stare insieme a tutti coloro che sono per noi presenze preziose: i nostri volontari e gli amici con cui svolgere attività importanti e soddisfacenti.
Quello di cui ci accorgiamo è che, anche in questo tempo, si può crescere e stare nel mondo non banalmente, perché ogni giorno che comincia ci viene donato per continuare a vivere!

Alessandra, Anna, Elisabetta, Gian Piero, Maria Linda, Mery, Milena, Monica, Roberta, Stefania, Tonia.
CDD “Il Girasole – Solidarietà e Servizi”