Aperti per ferie: così i Centri Diurni Disabili di Solidarietà e Servizi sono vicini alle famiglie

Dopo il difficile periodo del lockdown, la decisione di garantire l’apertura dei Centri Diurni per non lasciare solo nessuno

Aperti per ferie. Non è il classico slogan da centro commerciale, ma il valore aggiunto di un servizio che non vuole lasciare solo nessuno. Anche nel mese prediletto per le vacanze. Da Gallarate a Caronno Pertusella, da Saltrio fino a Pavia passando da Busto Arsizio e Cassano Magnago i Centri diurni gestiti da Solidarietà e Servizi hanno deciso di assicurare un’apertura maggiore, chiudendo solamente la settimana prima di Ferragosto. «È una decisione che abbiamo assunto a partire dalle richieste di molte famiglie e condiviso con i nostri operatori e i Comuni di residenza degli ospiti, tenendo conto di due aspetti: i mesi particolarmente complessi con il picco dell’emergenza Covid durante i quali, senza interrompere la presa in carico, siamo stati costretti alla chiusura, hanno rappresentato un momento difficile anche per molte famiglie. Ma anche il fatto che molte delle famiglie i cui figli frequentano i Centri ci hanno detto che non andranno in vacanza», premette Giacomo Borghi, responsabile Area “Autismo, diurni e residenziali” di Solidarietà e Servizi. Con il progressivo ritorno alla normalità – con turnazioni e l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari – è arrivata anche la richiesta di assicurare un supporto più intenso in agosto, mese che per antonomasia mette in evidenza diverse situazioni di solitudine.

«È soprattutto per mio figlio», afferma Rosa Castelli, mamma di Christian che frequenta il CDD di Cassano Magnago. «Al Centro si trova particolarmente bene e, insieme, abbiamo trovato un ambiente famigliare sul quale possiamo contare. Questo grazie alla sensibilità del coordinatore Gian Piero Colombo, ma anche all’attenzione dell’educatore che segue quotidianamente Christian. Quando vedo tornare a casa mio figlio con il sorriso, le giornate sono più belle: sappiamo di non essere soli e sappiamo che possiamo contare su Solidarietà e Servizi».
Aggiungono Luciana e Francesco Pellizzaro, genitori di Fabio che frequenta anch’egli il Centro di Cassano Magnago: «Quest’anno non andremo in vacanza, ma a Fabio piace andare al CDD, si trova bene e sta bene. Fin dalla ripresa delle attività, dopo il lockdown, è stato tra i primi a tornarci. Misurazione della temperatura, misurazione dell’ossigenazione del sangue e sanificazione delle mani non sono un problema. Si trova bene e a noi questo basta».

L’estate nei Centri sarà caratterizzata da proposte di svago e di risocializzazione: «Ci piacerebbe poter offrire attività esterne ai locali del Centro, magari con la piscina con cui stiamo definendo i protocolli e le misure di sicurezza; sicuramente ci saranno passeggiate e momenti all’aperto nei parchi della zona con l’organizzazione delle iniziative “classiche” agostane quali anguriate e grigliate. Senza tralasciare le attività di animazione e i laboratori, musica e giochi di società». Insomma, conclude Gian Piero Colombo, «sarà un’estate all’insegna dello stare insieme».