Profit e non profit insieme per progetti di valore
Una nuova edizione dell’evento “ESG fa bene all’impresa”. Questa volta organizzato da Labora.con, una rete di cooperative sociali, presso la sede di IRCA Group. Un’occasione per lanciare un nuovo progetto di cooperazione e per confrontarsi sulle buone prassi di collaborazione tra profit e non profit
Lo scorso 11 novembre la sede di IRCA Spa di Gallarate ha ospitato l’evento “ESG fa bene all’impresa”, un nuovo appuntamento in cui imprenditori e manager del territorio varesino hanno messo in comune le proprie esperienze, raccontando le loro buone prassi di collaborazione tra profit e non profit, con l’obiettivo di promuovere un’economia più sostenibile.
L’iniziativa è nata con l’obiettivo di dimostrare concretamente l’importanza e i vantaggi della collaborazione tra il mondo profit e non profit. Ma anche per presentare Labora.con, la nuova rete di cooperative sociali che, dalla scorsa estate hanno deciso di mettersi insieme per una progettualità comune.
LA “RETE” LABORA.CON
Loro sono Solidarietà e Servizi, Arcisate Solidale, ABAD e San Carlo Cooperativa Sociale. «Abbiamo deciso di mettere insieme le nostre reciproche competenze» – sottolinea Aldo Montalbetti, presidente di Arcisate Solidale, nonchè presidente di Federsolidarietà Insubria. «L’unione fa la forza, potremo sfruttare le potenzialità di ciascuno, per avere una penetrazione maggiore all’interno del mercato.» Un’unione che mira innanzitutto a sviluppare un’azione commerciale condivisa: «ognuna delle quattro cooperative – prosegue – è forte in determinati settori. Insieme, potremo ampliare l’offerta di servizi: dalla digitalizzazione e gestione documentale, alle attività legate al food, dalle pulizie, alla manutenzione del verde, dagli assemblaggi, ai servizi di stireria professionale, dalla rigenesi di apparati elettronici ai servizi di backoffice commerciale e amministrativo».
Lo sguardo è sempre rivolto all’obiettivo: creare posti di lavoro per persone in condizioni di svantaggio. Ad oggi le quattro cooperative, insieme, impiegano stabilmente circa 120 persone con disabilità gestendo le commesse di 50 aziende for profit.
In Labora.Con la collaborazione sarà dunque commerciale, ma non solo. Si stanno ipotizzando filiere di acquisto, per sfruttare le economie di scala, nonchè la possibilità di progettare iniziative formative condivise e la partecipazione congiunta a bandi e finanziamenti.
CASI DI BUONE PRATICHE
Raccontati nel corso dell’evento diversi casi di collaborazione. Solo per citarne alcuni quello di Elmec Informatica SpA con la cooperativa ABAD: il progetto “Isola Formativa”, un ambiente in cui un gruppo di lavoratori della cooperativa Abad si dedica alla prima fase della rigenerazione di portatili dell’azienda informatica: la pulizia e l’igienizzazione. Un secondo esempio riportato è stato quello della collaborazione tra i dipendenti della San Carlo e le aziende IRCA SpA e Pasticceria Buosi (due colossi nell’ambito del food in provincia di Varese), che proprio a fine mese inaugureranno a Tradate la Cioccogelateria Sociale. Testimoniata anche la collaborazione storica tra la nota azienda Orco di Varese e le persone di Arcisate Solidale che si occupano stabilmente dell’imbustamento e confezionamento di salse monodose. Infine, la partnership tra Solidarietà e Servizi e Exergy International srl per la digitalizzazione della biblioteca capitolare della Basilica di San Giovanni a Busto Arsizio.
NELLE TAVOLE ROTONDE SI È PARLATO DI SOSTENIBILITÀ…
..il tutto sotto il cappello della transizione ESG, molto attuale di questi tempi, che vede sempre più aziende misurarsi con gli standard di sostenibilità – ambientale, sociale e di governance – all’interno dei propri processi produttivi. «Come in musica sustain è la proprietà di uno strumento musicale di mantenere il suono nel tempo dopo essere stato suonato, anche in economia vale lo stesso. Sustainability, la sostenibilità è qualcosa che è in grado di durare nel tempo. E noi siamo qui a raccontare progetti capaci di durare nel tempo. – racconta Michele Mancino, vicedirettore di VareseNews e moderatore dell’evento. «Nella nostra provincia – prosegue – abbiamo un grande romanzo industriale, una storia fatta di incontri, che hanno generato e generano valore. Oggi siamo qui a testimoniare tante storie di successo e di dignità, nate da un incontro».
GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE
Diversi sono gli strumenti a disposizione delle aziende per avviare una collaborazione con una cooperativa sociale. Il primo è l’articolo 14 della legge 68/99 (legge Biagi) che consente alle aziende con almeno 15 dipendenti di ottemperare agli obblighi di assunzione di persone con disabilità, affidando una commessa di lavoro e stipulando una convenzione con una cooperativa sociale di inserimento lavorativo.
C’è poi lo strumento del Progetto Sociale al Quadrato, qualcosa che «vuole andare oltre – spiega Raffaella Cirillo, responsabile del Collocamento Mirato Disabili della Provincia di Varese. Si tratta di un modello innovativo di convenzione art. 14, nato da una sperimentazione, a partire dal 2019, in cui l’oggetto della commessa non ha a che fare con l’attività svolta dall’azienda, ma è un servizio a valenza sociale e territoriale, rilevante per tutta la comunità.»
L’EVENTO
All’interno delle tre tavole rotonde organizzate durante l’evento, hanno portato la loro testimonianza Raffaella Cirillo (Collocamento Mirato Disabili di Varese), Luca Sardella (Elmec Informatica SpA), Monica Parma (Lati SpA), Sara Milanesi (Exergy International srl), Marco Silanos (Compagnia delle Opere Insubria), Jacopo Fusi (Confindustria Varese), Aldo Montalbetti (Confcooperative Insubria), Claudia Corno (Prodotti Orco srl), Massimo Cestaro (Irca Group spa), Denis Buosi (Pasticceria Buosi), Maurizio Martegani (Cooperativa San Carlo).