L’arte del Centro Socio Educativo Oltre vince la sfida: la creatività diventa autostima

Dal progetto di pittura del CSE di Busto Arsizio è nata una mostra con tutti i quadri realizzati dai ragazzi che sono stati poi acquistati in una particolare asta

Spazio all’arte, al colore e alla creatività. Perché quando si lasciano libere le proprie abilità e i propri talenti, i risultati arrivano. È quanto hanno vissuto i ragazzi del CSE – Centro Socio Educativo – Oltre di Solidarietà e Servizi che, dal laboratorio di pittura, hanno saputo dare vita a una mostra e riuscire a “vendere” tutti i quadri prodotti. Un bel progetto orchestrato da Massimo Celiento, educatore e artista, condiviso da tutti i colleghi dell’equipe e sfociato in una soddisfazione ancora più grande per tutti gli ospiti del CSE. «Sono stato molto orgoglioso del mio quadro, anche se non era del tutto perfetto», ricorda Alessandro. «Nonostante la sbavatura del bianco, il risultato è stato bello. Lo avrei anche regalato magari a qualcuno in difficoltà». Il mettersi alla prova con i colori è stata una vera avventura. «Me ne sono inventati alcuni facendomi anche trascinare dalle belle emozioni provate mentre dipingevo», racconta Emanuele. Ma c’è stato anche chi ha avuto fin dall’inizio le idee chiare. Come Paolo, che ha scelto il rosso e il nero: «Sono stato deciso fin da subito sui colori da usare per il mio primo quadro. E mi sono divertito molto». Così anche Riccardo: «A me è piaciuto fare il quadro. Mi sentivo tranquillo, ho scelto i miei colori preferiti ed è stato subito semplice, anche se era la prima volta». Oppure Francesca, non nuova a un rapporto con una tela: «Non era la prima volta che dipingevo, ma mi è piaciuto scegliere i colori per il mio paesaggio. Bella anche la soddisfazione vedere l’attenzione che ha registrato il mio quadro». Non ultimo Matteo che, oltre alla soddisfazione di misurarsi con la pittura, «mi è piaciuto dare un motivo di orgoglio alla mia famiglia», già pensa alla prossima mostra: «Perché non la organizziamo in una piazza, così i nostri quadri possono essere visti da tante persone?»

Tutto è nato da una passione, oltre che da una competenza e una professionalità, che Massimo ha voluto condividere con le persone disabili che frequentano il CSE di Busto Arsizio. «Sono educatore, ma sono anche artista, è una passione che coltivo da tempo e che mi ha portato a fare dei laboratori nelle scuole», racconta. «L’idea di proporli anche al CSE Oltre è piaciuta. Così sono state comprate le tele e ogni venerdì a piccoli gruppi i ragazzi si sono messi alla prova per fare il loro quadro lasciando libero sfogo alla loro creatività, anche attraverso diverse tecniche, dallo scotch alla spuntinatura. Così i quadri sono nati spontaneamente: ciascuno ha scelto i colori che più gli piacevano, è partito da un’idea e l’ha messa su tela». Sarebbe però stato riduttivo lasciare i quadri nel CSE. Da qui è nata l’idea non solamente di farne una mostra, ma di metterli a disposizione lasciando un’offerta. «Accanto alla valorizzazione della propria espressività si è voluto incentivare anche l’aspetto dell’autostima perché fare un quadro non basta, è importante sapere che è apprezzato anche da altri. E il vedere che alcune opere sono state “contese” dai visitatori nella particolare “asta” che è stata proposta, ha dato forza al progetto e posto l’accento sulle capacità che ciascuna persona ha».