Il Centro Diurno Disabili di Cermenate diventa social e approda a Facebook e Instagram

Presentato il progetto che vedrà le persone con disabilità diventare protagoniste sui due popolari social network

Il Centro Diurno Disabili di Cermenate approda ai social. Parte all’inizio del prossimo mese di giugno il progetto di comunicazione e social media che vedrà coinvolte in prima linea le persone con disabilità che frequentano il CDD. «Il nostro obiettivo è duplice», spiega Gaia Spagnuolo, l’educatrice che ha sviluppato il progetto con il supporto di Silvio Pagliaro, il coordinatore del servizio che Solidarietà e Servizi gestisce in appalto per l’Azienda Speciale Consortile Galliano di Cantù. «Da una parte vogliamo raccontare il mondo della disabilità attraverso uno strumento attuale e moderno, vogliamo aprire una porta che possa coinvolgere non solamente quanti hanno a che fare con il CDD, ma anche tutti coloro che possono essere interessati e vogliono essere coinvolti; dall’altra, c’è l’obiettivo di far diventare le persone con disabilità le vere protagoniste. Il tutto, operando sulle loro capacità, facendo crescere l’autonomia, favorendo l’inclusione e valorizzando i loro punti di forza, all’interno di una visione dove ci si aiuta l’un l’altro e dove trova concretezza il claim della nostra cooperativa sociale “Mai più soli … insieme ci riusciamo”».

Seguendo la strada aperta con la webradio – www.escodiradio.it – che proprio da Cermenate è partita alla fine dello scorso anno, il progetto social «mira a sensibilizzare sul tema della disabilità», prosegue l’educatrice. Cambia lo strumento, non la finalità. «I social network sono uno strumento attuale, dalle grandi potenzialità. E come tutti gli strumenti, ciò che fa la differenza è come li si utilizza». E Gaia ha ben chiaro come usarli. Forte della sua giovane età (ha 24 anni) e di un entusiasmo contagioso, ha redatto un minuzioso progetto mettendo in prima linea lo scopo principale: «Far crescere l’autonomia e favorire l’inclusione delle persone con disabilità», spiega. «L’uso delle moderne tecnologie di interazione può diventare un momento piacevole capace di favorire il senso di coinvolgimento, ampliare la rete di contatti e incrementare l’autostima individuale». L’attenzione si è focalizzata sui due principali social network: l’ormai tradizionale Facebook e il popolare Instagram che per Solidarietà e Servizi rappresenta un’importante novità. Su questi saranno creati due profili distinti che verranno alimentati da post sviluppati ad hoc. «Partiamo dalla programmazione settimanale delle attività svolte al CDD per andare a raccontare il mondo della disabilità e far raccontare alle persone disabili quello che fanno e quello che provano», continua l’educatrice senza voler anticipare nulla, o come dicono i giovani, spoilerare alcuna informazione su quella che sarà la presenza social del CDD di Cermenate. «Andremo a costituire una redazione social che si occuperà dei contenuti; saranno vagliate le diverse sensibilità e i diversi approcci di tutti affinché ciascuno possa esprimersi al meglio». Dieci i nomi delle persone che saranno coinvolte direttamente: Teresa, Monica, Stefano, Karim, Federico, Michele, Kevin, Artur, Maria e Gianpiero. «Ma non saranno le uniche perché l’obiettivo è far diventare il progetto una presenza corale in rete e quindi anche le altre persone disabili del CDD parteciperanno indirettamente all’iniziativa». È prevista una prima fase di start-up, perché come tutte le novità il progetto ha bisogno di un periodo di lancio. A questa seguirà una seconda parte di assestamento e valutazione. Destinatari saranno non solamente le famiglie coinvolte, ma anche i Comuni dell’ambito territoriale canturino, gli altri servizi di Solidarietà e Servizi e l’Azienda Galliano, con l’obiettivo di arrivare ad acquisire almeno 300 follower.

Per il momento il progetto social del CDD è stato presentato all’Azienda Speciale Consortile Galliano, la committente del servizio, con un riscontro più che positivo. «È un progetto che parte bene perché trasmette tanto entusiasmo», commenta Gianpaolo Folcio direttore dell’Azienda Galliano. «Siamo sulla strada dell’integrazione e della relazione che, come nel caso della webradio, guarda con attenzione al coinvolgimento attivo delle persone con differente grado di disabilità. Si potenzia la comunicazione verso l’esterno, prendendo contatto con altre realtà e rendendosi visibili al di là del contesto “ovattato” alle volte poco conosciuto dei CDD e nella possibilità di veicolare un’immagine differente della persona disabile, non più limitata allo stereotipo del portatore di bisogni e problemi, ma ripensabile come soggetto attivo in grado di ideare, proporre, scegliere, creare».

Non resta che restare connessi per non perdersi il lancio delle pagine social.