Dall’assemblea dei soci la conferma degli organi della cooperativa sociale: «Siamo un’impresa sociale che si prende cura delle persone disabili e fragili»

Rinnovo nel segno della continuità del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione per continuare ad innovare e potenziare i servizi nell’ottica della coprogettazione

Nel segno della continuità per continuare a prendersi cura delle persone disabili investendo sempre più nella coprogettazione e nella coprogrammazione. L’assemblea dei soci di Solidarietà e Servizi, che si è svolta lo scorso 18 maggio, ha approvato il Bilancio Sociale della cooperativa e ha rinnovato la fiducia al Consiglio di Sorveglianza. Paolo Fumagalli è stato confermato alla guida della governance della cooperativa sociale. Con lui, fanno parte del Consiglio di Sorveglianza: Stefano Bombelli (avvocato), Michele Grampa (commercialista), Eugenio Randon (commercialista) e la new entry Sara Giampaoli (avvocato), subentrata a Federico Trombetta. A sua volta, il Consiglio di Sorveglianza ha riconfermato il management di Solidarietà e Servizi con Domenico Pietrantonio Presidente del Consiglio di Gestione, Stefano Zuccato (Vicepresidente), Laura Puricelli (Responsabile Area Autismo e Autonomie), Federica Carraro (Responsabile Amministrazione, Finanza e Controllo), Giacomo Borghi (Responsabile Area Residenziali e Domotica) e Filippo Oldrini (Responsabile Area Inserimento Lavorativo).  

«Ringrazio per la fiducia rinnovata», osserva Fumagalli. «Ringrazio i membri del Consiglio di Sorveglianza per questo triennio di lavoro insieme e, in particolare, Federico Trombetta per l’apporto proattivo nell’ultimo mandato; ringrazio Sara Giampaoli, avvocato del foro milanese, le cui competenze in materia amministrativa, di project financing e di coprogettazione, rappresenteranno un importante valore aggiunto per la cooperativa. Seguendo quanto delineato nel Piano di Impresa Sociale 2023-2025, è proprio   in questi ambiti dove vogliamo investire. È un piano di medio-lungo periodo che ci permetterà di fare sempre meglio quello che sappiamo fare meglio: la gestione diretta dei servizi alle persone disabili e fragili».

Lungo questa strada si inserisce il Consiglio di Gestione, impegnato in prima linea nel dare risposte ai bisogni. «L’ultimo anno, il 2022, è stato caratterizzato da cinque azioni: l’avvio del percorso che ci sta portando alla Valutazione di Impatto Sociale dei nostri servizi; l’aggiornamento dello Statuto, il nuovo regolamento per i soci e per i soci volontari; l’evento formativo “Tessitori di speranza” che ci ha permesso di ribadire la mission della nostra cooperativa; il nuovo Piano di Impresa Sociale 2023-2025 e la collaborazione con la LIUC – Università Cattaneo sullo sviluppo della domotica nelle nostre case», ricorda Pietrantonio. «La bussola del nostro operare è favorire l’autonomia delle persone di cui ci prendiamo cura e su questo aspetto vogliamo insistere, puntando sulla valorizzazione delle persone e dei loro talenti (lo scorso anno sono stati erogati ai lavoratori oltre 320.000 euro di risorse economiche aggiuntive rispetto al CCNL), con un’attenzione alla sicurezza sul luogo di lavoro e alla formazione». Su questa strada non mancano problemi e criticità. «Esiste anche a livello nazionale un’emergenza operatori – continua il presidente del Consiglio di Gestione -. Facciamo fatica a trovare persone da inserire nel nostro organico, in particolare educatori. È il risultato non solamente di una mentalità che guarda con maggior favore al settore pubblico, ma anche del venir meno di quella missione educativa che è il cuore di chi lavora con le persone. In questo, il nostro sforzo guarda al coinvolgimento del personale, a farli diventare parte di una vera impresa sociale». Ma c’è una seconda criticità: «I percorsi amministrativi di alcuni enti che continuano a guardare quasi esclusivamente alla formula dell’appalto e raramente scommettono sulla coprogettazione come indicato dall’articolo 55 del Codice del Terzo Settore. C’è anche una non disponibilità ad approfondire questi nuovi strumenti che vogliono il Terzo Settore non mero esecutore di politiche e programmi altrui, ma essere coprotagonista nell’ottica di un’amministrazione condivisa». In tutto questo, Solidarietà e Servizi prosegue sulla sua strada, forte di una identità e di una mission ben delineate e che si traducono in due elementi: «Un 5xMille che chiediamo perché continuiamo nel percorso di innovazione e di sviluppo di nuovi servizi e attività sempre nell’ottica di prenderci cura delle persone con disabilità». Non certo secondo, «l’orgoglio di aver mantenuto stabile il numero di volontari che operano con noi, a fronte di un calo generale in Italia che sfiora il 16% negli ultimi otto anni».

In piena pandemia si cercava la speranza con la frase “andrà tutto bene”. «Noi la sostituiamo con “va tutto bene”. Non perché siamo degli inguaribili ottimisti, ma perché ci prendiamo cura delle persone con disabilità con strumenti, risorse, passione, disponibilità e dedizione. Lo sappiamo e vogliamo continuare a farlo nel rispetto del nostro pay-off: mai più soli … insieme ci riusciamo».