Autismo, con Pollicino e Avanti Tutta i ragazzi crescono e costruiscono il loro futuro

I progetti e i servizi dedicati agli adolescenti e ai piccoli con sindrome dello spettro autistico raccontati da chi li vive direttamente

Loro sono Paolo, Gabriele, Mattia, Thomas, Olaf, Fabio e Mirko e sono degli adolescenti. In comune hanno tanta voglia di diventare grandi e il fatto di partecipare al progetto Avanti Tutta di Solidarietà e Servizi, nato per dare continuità al servizio Pollicino dedicato ai più piccoli. In comune hanno anche l’essere affetti da patologie dello spettro autistico, un fattore che però non pone limiti alla loro una voglia di crescere, di esplorare, imparare e fare sempre nuove esperienze; una voglia che è tipica di ogni adolescente. È un’energia che ha bisogno solamente di essere convogliata nella direzione giusta per fare in modo che il cammino per diventare adulti possa per loro essere proficuo. Ma, per quanto siano ancora “piccoli”, hanno le idee già chiare sul loro futuro. Tra un misto di desiderio e di fantasia non nascondono le loro passioni. Intanto stanno crescendo con consapevolezza. «Siamo contenti di diventare grandi. È un passaggio che abbiamo capito – e vissuto – anche attraverso il cambiamento del nostro corpo», raccontano all’unisono. «C’è chi si è visto spuntare la barba e chi ha sentito il cambiamento della propria voce. Anche se quella di Gabriele rimane quella più forte e profonda». Ma non si è trattato solamente di passaggio anagrafico. Con Avanti Tutta, ciascuno ha potuto sperimentare e vivere nuove esperienze e sensazioni. «Avanti Tutta ci aiuta a diventare grandi», rivela Mattia. Come? «Facendo tante attività, come ad esempio la spesa». Ma anche «l’attività con i cani che ci permette di scoprire e relazionarci con questi bellissimi animali» dicono Mirko e Thomas e «l’educazione fisica: è bello fare del movimento», aggiunge Fabio. E sul loro futuro non hanno dubbi e ambizioni: se la meccanica ha un grande fascino per Thomas e Mirko, Fabio si immagina alla cloche di un aereo, mentre Mattia si vede agente immobiliare. La natura, che sta nel cuore di Paolo, lo porta a indicare il boscaiolo come professione futura; Olaf invece punta al centro di un campo di calcio per fare l’arbitro.

Diventare grandi però ha anche altri significati. Non è solamente vedersi nel futuro, ma è costruirlo. Come? «Facendo gruppo e gestendosi in maniera più autonoma nelle varie situazioni, anche senza il costante supporto di figure esterne. Sono queste le cose che mio figlio Mattia ha imparato maggiormente in soli sette mesi di Avanti Tutta», dice il papà Ambrogio.  «Il merito è nelle molte attività che vengono proposte sia a livello sportivo, sia a livello di svago con giochi e qualche uscita serale, in pizzeria o al pub con gli altri ragazzi, sviluppando aggregazione in un ambiente diverso dal CDD (Centro Diurno Disabili)». Inoltre, «accoglie in modo sempre positivo le varie novità che gli vengono prospettate, affrontandole con la giusta curiosità del “nuovo”. Ho avuto modo di constatare anche una migliore esposizione di fatti e azioni svolte, esplicate, con un linguaggio essenziale, ma un po’ più articolato, usando anche nuove terminologie e contestualizzandole in modo corretto come ha sempre fatto. Avanti Tutta ha il pregio di offrire una proposta molto variegata che, a mio avviso, non permette di instaurare routine ma crea sempre nuovi stimoli. Mattia è inserito in un progetto educativo ben strutturato volto a farlo crescere anche dal punto di vista della conoscenza del “sé”, imparando a gestire le proprie emozioni, punti di forza e propri limiti».

Il cammino di Avanti Tutta inizia comunque prima con Pollicino. È qui che fin da piccoli i ragazzi iniziano a muovere i primi passi verso l’autonomia. «Le molteplici proposte che vengono fatte sono di grande stimolo per i nostri “bambini”», dice Carmela, mamma di Gemma che frequenta da due anni Pollicino. «Il lavoro proposto agisce sull’atteggiamento del bambino, anche correggendo quello che viene chiamato l’atteggiamento-problema. In un ambiente così stimolante Gemma sta crescendo tantissimo. Si rende conto delle persone che sono attorno a lei, non rimane isolata ma si apre agli altri. E questo è un punto fondamentale del suo percorso di crescita».

Tutti questi fanno parlare di obiettivi centrati. Come dice Laura Puricelli responsabile area Autismo e Autonomie di Solidarietà e Servizi. «Avanti Tutta così come Pollicino nascono sulla base della centralità che la cooperativa sociale dà al termine autonomia: non è solamente il saper fare delle cose, ma è quella crescita personale che si basa sul progetto di vita che viene sviluppato per una persona disabile e che muove dalla volontà di valorizzare i talenti di ciascuno. E lo facciamo entrando a far parte di una rete e creare integrazione con il tessuto cittadino».