Nasce la nuova Casa di Via Francana: a Pavia prende corpo il progetto per Paride, Stefano e Michele
La volontà di condividere e dare risposta al bisogno di tre persone con disabilità ha portato all’avvio di un altro progetto sviluppato insieme da Solidarietà e Servizi e dall’Associazione Un Nuovo Dono

Diventare grande alla soglia dei 50 anni. È la scelta che ha fatto Paride, persona con disabilità del CDD – Centro Diurno Disabili – le Betulle di Pavia e che ha portato alla nascita della nuova Casa di Via Francana, l’housing realizzato dalla Cooperativa Sociale Solidarietà e Servizi e dall’Associazione Un Nuovo Dono che ospiterà Paride insieme con due suoi amici, anche loro disabili, Stefano e Michele. Il tutto è nato dal desiderio di Paride. «Da tre anni vivo con mia cugina Maristella e ci vogliamo tanto bene. Ma ho capito che, per stare bene entrambi, abbiamo bisogno di avere i nostri spazi, stare in due case separate. Sto provando a vivere da solo, ma faccio fatica, anche se so che la fatica mi aiuta a crescere», racconta Paride. «Così ho chiesto a due miei amici di venire a vivere con me. La casa è in ristrutturazione, avrà un bel pavimento in legno con le venature; quando sarà terminata potrò ospitare mia cugina a pranzo, come una persona adulta».
Sarà una casa vera e propria, voluta, pensata e progettata sulle esigenze di quelli che sono i bisogni delle persone che la vivranno. Infatti, partendo dall’esperienza della Casa di Via dei Liguri, che è aperta dal 2018, Solidarietà e Servizi e l’Associazione Un Nuovo Dono stanno così rispondendo al bisogno di Paride, ma anche a quelli di Stefano e Michele: diventare adulti. «La Casa di Via Francana non è una replica di quella di Via dei Liguri, ma è un progetto che nasce dai bisogni specifici delle persone che la abiteranno. Abbiamo intercettato la fatica di tre famiglie e valutato anche la compatibilità di far convivere tre persone con disabilità. Il risultato è nel poter dare la possibilità a Paride, Stefano e Michele di realizzarsi proprio come persone e alle famiglie di staccarsi da una situazione che stava diventando faticosa», spiega Simona De Alberti, referente di Solidarietà e Servizi per la città di Pavia. La Casa di Via Francana «nasce dalle legge sul Dopo di Noi ed è realizzata su misura per le persone che l’abiteranno». Si concretizza così quel «camminare insieme che contraddistingue il modo di operare della Cooperativa Sociale. In questo stare insieme c’è anche la necessità di prendere consapevolezza che i bisogni nel corso della vita possono cambiare. E a questi bisogni sappiamo dare risposta attraverso una coprogettazione personalizzata dove intervengono la persona interessata, la famiglia, la rete dei servizi con istituzioni ed enti pubblici e gli operatori».
Formalmente la Casa di Via Francana è la casa di Paride: un appartamento composto da tre locali che con il suo amministratore di sostegno ha deciso di mettere a disposizione in comodato d’uso all’Associazione Un Nuovo Dono. Le mura però necessitavano di un intervento di ristrutturazione anche per adeguare gli spazi al nuovo utilizzo. «È stato fatto un lavoro importante che tutti i soggetti coinvolti hanno sentito come proprio», precisa Brunello Reali, socio dell’Associazione Un Nuovo Dono che sta seguendo le operazioni di ristrutturazione degli spazi. «Tutto è partito da Paride, dal suo entusiasmo e dalla sua voglia di poter crescere. Attorno a lui progettisti e maestranze sono andati ben oltre il loro dovere e si sono lasciati coinvolgere in quello che è un lavoro condiviso a tutti gli effetti, partecipato e soprattutto guidato dalla voglia di dare l’opportunità alle tre persone interessate di vivere un’esperienza positiva; avere una vita normale, avere una casa dove vivere e crescere insieme». I lavori sono orami alle fasi finali, l’apertura della nuova Casa è prevista nel mese di aprile.