Quando il prendersi cura diventa azione concreta: le testimonianze di due educatori e un volontario per dire “insieme ci riusciamo”

L’esperienza di Solidarietà e Servizi nel progetto della web radio del Centro Diurno Disabili di Cermenate, nella casa di Cassano Magnago e nell’essere volontario a Caronno Pertusella

«Ci vogliono responsabilità e creatività nel prendersi cura delle persone». Questo il messaggio emerso durante l’incontro di presentazione del Piano di Impresa Sociale 2023 – 2025 ai soci e lavoratori di Solidarietà e Servizi che si è svolto martedì 21 febbraio in modalità online. All’interno della relazione del presidente del Consiglio di Gestione, Domenico Pietrantonio ha voluto dare la parola a tre testimonianze: tre voci capaci di raccontare come la mission della cooperativa sociale si fa gesto quotidiano per prendersi cura delle persone con disabilità e fragilità, trasformando quel “Mai più soli … insieme ci riusciamo”, che accompagna Solidarietà e Servizi da quasi 45 anni, in azioni concrete. Così è per Marco Lo Passo, educatore al CDD – Centro Diurno Disabili – di Cermenate, per Vanessa Sansone, operatrice alla CSS – Comunità Socio Sanitaria – di Cassano Magnago e per Angelo Bigliani, volontario al CDD di Caronno Pertusella. Tre persone, una sola motivazione: quella di condividere i bisogni per far crescere in autonomia e relazione le persone di cui si prendono cura.

La responsabilità e la creatività sono state per Marco Lo Passo lo spunto da cui partire per dare vita a un progetto tanto innovativo quanto coinvolgente: la web radio “Escodiradio.it”. «Tutto è partito da Michele, un ospite del CDD di Cermenate che nell’attività del venerdì si divertiva e faceva divertire facendo il dj. Mi sono detto: sarebbe bello se accanto alla sua musica potessimo far sentire anche la sua voce. L’occasione è arrivata di lì a poco, grazie anche al supporto dell’Azienda Speciale Consortile Galliano (committente del CDD che Solidarietà e Servizi gestisce in appalto, ndr) che ha approvato e finanziato il progetto di una web radio». In oltre sette mesi di lavoro, «abbiamo sviluppato l’idea: ospiti e operatori, fianco a fianco, hanno allestito gli spazi, li hanno decorati, arredati e sistemati per ospitare la redazione. Tutti, anche le famiglie sono state coinvolte in un progetto che ha fatto leva su un lavoro di squadra e sulle motivazioni personali. La web radio è stata inaugurata lo scorso 13 dicembre e oggi è attiva il mercoledì con due programmi, uno al mattino e l’altro al pomeriggio». La soddisfazione più grande è arrivata quando Michele ha voluto trasmettere in radio con Stefano, l’amico ospite. «Io ho solamente acceso le apparecchiature, il resto lo hanno fatto loro. È successa una cosa magica», ha detto Lo Passo.

Contesto diverso – siamo in un servizio residenziale -, ma sensazioni del tutto simili quelle raccontate da Vanessa Sansone. «In un servizio come il nostro abbiamo una presa in carico a 360 gradi della persona. Non ci sono attività prestabilite, ma si vive la quotidianità, come in una casa. Lo sguardo educativo passa anche da attività assistenziali, ma è uno sguardo che permette di andare oltre e di instaurare rapporti e relazioni, di vedere la crescita e i progressi nelle piccole cose, nei piccoli gesti perché si arriva conoscersi in modo profondo», ha detto. «La presa in carico richiede componenti fisiche ed emotive, richiede anche il prendere decisioni per una persona che magari non può parlare. Ma sono decisioni che si prendono agendo empaticamente, avendo come unico scopo il benessere della persona stessa. È il vivere quotidiano, l’educazione alla quotidianità che fanno una casa; una casa con i suoi momenti belli e quelli brutti, ma soprattutto dove ci sono tante soddisfazioni che ripagano del tanto impegno messo».

Non certo ultimo, Angelo Bigliani, che non ha smesso mai di mettersi in gioco. Volontario da 11 anni al CDD di Caronno Pertusella, ha scoperto giorno dopo giorno «le difficoltà delle persone con disabilità, ma anche i miei limiti», ha raccontato. «Ho iniziato a fare il volontario aiutando in alcuni lavori di falegnameria. Ma il grande passo c’è stato quando ho condiviso con tutti la vacanza al mare: una esperienza molto bella che mi ha permesso di comprendere il lavoro che viene fatto al CDD ogni giorno e che mi ha arricchito moltissimo. Ancora oggi è questa la principale motivazione che mi spinge a proseguire, seppure gli impegni da nonno siano per me aumentati». Come ha concluso il coordinatore del CDD di Caronno Pertusella, Gian Piero Colombo: «È il bene fatto bene». È responsabilità e creatività nel rendere concreto quell’insieme ci riusciamo, storico filo rosso di Solidarietà e Servizi.