Coltivare l’autonomia con i percorsi del Dopo Di Noi
L’esperienza estiva del servizio promosso da Solidarietà e Servizi per creare occasioni di crescita per le persone con disabilità

L’autonomia va coltivata, fatta crescere e soprattutto accompagnata, anche divertendosi. L’esperienza dei percorsi del Dopo Di Noi, che Solidarietà e Servizi ha avviato sul territorio di Busto Arsizio, ha trovato nell’ultimo periodo estivo un momento particolare: la diversificazione delle proposte, oltre a dare continuità al progetto di sviluppo dell’autonomia per le persone con disabilità che frequentano i centri diurni, ha rappresentato un momento di sollievo per le famiglie, offrendo occasioni di svago in linea con il periodo vacanziero.
«I percorsi del Dopo Di Noi che abbiamo attivato e che hanno coinvolto 11 persone con disabilità rappresentano una specie di palestra dove andare a coltivare e sviluppare l’autonomia nelle persone disabili», spiega Laura Puricelli, responsabile Area Autismo e Autonomie di Solidarietà e Servizi. «Proponendo attività specifiche, l’obbiettivo è accrescere alcune competenze per migliorare il livello di autonomia. Anche se è stato costruito pensando come supporto a quello che sarà il Dopo Di Noi, quindi il momento in cui il supporto familiare non potrà più essere garantito, per queste persone l’andare a fare la spesa, il condividere uno spazio abitativo o anche il fare una gita tutti insieme rappresenta un’occasione per lo sviluppo di abilità, quindi di crescita. Si tratta di percorsi che integrano l’offerta socio-educativa che ciascun partecipante vive nei servizi diurni e che si inseriscono in quello che è il pensiero generale sul “progetto di vita”, avviando l’accompagnamento alla vita adulta».
Nello specifico, i percorsi del Dopo Di Noi hanno interessato due gruppi di ragazzi con disabilità che frequentano normalmente i Centri Socio Educativi – CSE -, con interventi il mercoledì e il sabato. «Approfittando dei mesi di vacanza, quest’anno sono state previste delle esperienze un po’ diverse come per esempio alcune visite nei parchi e l’uscita a cena, pur garantendo gli aspetti più legati alla “vita comune” quali il fare la spesa, il preparare da mangiare e il riassetto della casa», aggiunge Tatiana Ciola, coordinatrice dei percorsi del Dopo Di Noi. Tra luglio e le prime settimane di settembre, sono state fatte passeggiate nel parco Altomilanese e al parco Castello di Legnano, c’è stata la gita al lido della Schiranna a Varese, ma anche l’uscita in piadineria e in pizzeria. Il riscontro è decisamente positivo. «Le famiglie, oltre ad avere un sollievo, sono contente per la felicità che i ragazzi dimostrano al rientro, ma sono coinvolte anche nel percorso di crescita verso l’autonomia che ciascuno di loro sta facendo». Il risultato è triplice: da una parte, alla gioia dei ragazzi coinvolti corrisponde la soddisfazione delle famiglie. Dall’altra c’è la crescita attraverso lo sviluppo delle autonomie. «”Se andate in piadineria fate in modo che sia nostro figlio a pagare direttamente, così impara anche a gestire i soldi”, è quanto ci hanno detto alcuni genitori», riferisce Silvia, educatrice di Solidarietà e Servizi. Non ultimo, «il fatto di fare gruppo: stare assieme crea legami, amicizie, rapporti».