Vestiti, cibo e medicinali: il grande cuore dei ragazzi di Avanti Tutta per l’Ucraina

Gli adolescenti con autismo dello spazio attivato da Solidarietà e Servizi a Busto Arsizio sono stati protagonisti di una raccolta di beni di necessità, con consegna direttamente alla Caritas

«Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe. Importate non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore». È in questa frase di Madre Teresa di Calcutta l’essenza del gesto che i ragazzi di Avanti Tutta, spazio che Solidarietà e Servizi ha attivato per gli adolescenti con autismo, hanno fatto. Si sono attivati e insieme hanno voluto contribuire a donare abiti e cibo ai profughi dell’Ucraina. Impossibile in questi giorni ignorare la guerra, e sarebbe anche sbagliato per chi, come Niccolò, Andrea e Marco, e Alessia vuole essere partecipe della società e degli avvenimenti quotidiani, anche se questi accadono a chilometri di distanza. «L’ansia, ma anche la paura generate dalle notizie del conflitto ci ha portati ad affrontare il tema della guerra all’interno dei Avanti Tutta», ricorda Mariolina Caputo, coordinatrice di “Pollicino”, il servizio da cui Avanti Tutta ha preso avvio. «Ma grazie alle educatrici Giulia e Francesca abbiamo insieme superato queste emozioni, andando a guardare come avremmo potuto porci nei confronti di questo evento terribile. Cosa avremmo potuto fare. Così l’empatia, la voglia di essere vicini a queste persone che hanno dovuto lasciare il loro paese e si sono ritrovate praticamente senza nulla, ha portato a un gesto concreto che è arrivato direttamente dai ragazzi».

Come raccontano i 4 protagonisti: «Stiamo seguendo le notizie sull’Ucraina. Abbiamo visto le foto dei bombardamenti e siamo molto tristi. Con le educatrici abbiamo pensato a un modo per poter aiutare queste persone: abbiamo quindi scritto una lista di cose da portare ad Avanti Tutta per consegnarle alla Caritas». L’elenco comprendeva vestiti caldi come giubbotti, cappelli, guanti, sciarpe, felpe e coperte, ma anche cibo in scatola e a lunga conservazione, quale tonno, piselli, mais e pelati. Per illuminare le notti, una torcia. Non ultimi, i medicinali e i disinfettanti. E per i bambini, i pannolini e le pappe. Nella raccolta, i ragazzi hanno coinvolto anche le rispettive famiglie. «Abbiamo preparato i sacchetti dove abbiamo messo: cibo, vestiti, medicinali, body per neonati, brioche, carne in scatola, piselli, pannolini e pappe per bimbi», aggiungono Alessia, Niccolò, Andrea e Marco. Ma non bastava. «Siamo andati alla Caritas in centro a Busto Arsizio con i nostri sacchetti e ci siamo sentiti felici di poterli aiutare».

L’iniziativa solidale però non resterà un caso isolato. Come tutte le azioni fatte con il cuore sono destinate a contagiare altre persone e ad ampliarsi.