Continuità e novità, l’assemblea dei soci va oltre i 40 anni della cooperativa perché #insiemeciriusciamo

Tra conferme e nuovi ingressi nel Consiglio di Sorveglianza e nel Consiglio di Gestione, Solidarietà e Servizi guarda al futuro, anche grazie all’omonima Fondazione

Tra passato e futuro anche se fortemente condizionata dal presente. Si è svolta venerdì 22 maggio l’assemblea ordinaria dei soci di Solidarietà e Servizi, un appuntamento importante che ha visto il rinnovo del Consiglio di Sorveglianza – con il conseguente rinnovo del Consiglio di Gestione -, oltre all’approvazione del Bilancio Sociale 2019,  e ha delineato le strategie future della cooperativa.
Un appuntamento che però si è svolto in modalità online: i soci sono stati chiamati ad esprimere il loro voto attraverso la piattaforma Meet, nel rispetto delle disposizioni previste per il contenimento dell’emergenza sanitaria in corso. L’esito è stato chiaro: Solidarietà e Servizi si muoverà nel solco della continuità sostenuta da una grande spinta all’innovazione.

Innanzitutto la continuità
La riconferma di Paolo Fumagalli alla presidenza del Consiglio di Sorveglianza è il segnale che quanto sin qui fatto, continuerà ad essere il “core” della cooperativa. «Continueremo a prenderci cura delle persone disabili e con fragilità. Continueremo a mettere al centro la persona nel proporre i nostri servizi e il percorso di presa in carico», osserva Fumagalli alla guida di un Consiglio di Sorveglianza composto da Stefano Bombelli, Michele Grampa e dalle news entry Eugenio Randon e Federico Trombetta (che hanno preso il posto di Benedetta Mara e Giovanni Lomazzi). «Ringrazio i soci per la fiducia che mi hanno riconfermato all’indomani dei festeggiamenti dei 40 anni della nostra cooperativa. L’impegno sarà massimo per assicurare almeno altri 40 anni di vicinanza e sostegno alle persone. Colgo l’occasione per ringraziare Benedetta Mara e Giovanni Lomazzi per il prezioso e fattivo contributo  durante il loro mandato».
Nella logica di continuità, il Consiglio di Sorveglianza ha nominato il nuovo Consiglio di Gestione che ha visto la riconferma di Domenico Pietrantonio alla presidenza e i consiglieri Stefano Zuccato, Giacomo Borghi, Filippo Oldrini, Laura Puricelli e Federica Carraro. Nuovo entrato, Cesare Grassi (al posto di Cristina Grazioli). Prosegue Fumagalli: «Ringrazio in particolare Cristina Grazioli con la quale abbiamo lavorato  benissimo per due mandati consiliari  e formulo al nuovo    Consiglio di Gestione i miei  auguri di buon lavoro».
Afferma Pietrantonio: «Mi preme un ringraziamento sentito a Daniele Giani, Gabriele Caldera e Massimo Ramponi con i quali abbiamo condiviso parte del cammino del Consiglio di Gestione nell’ultimo triennio, così come voglio ringraziare in modo particolare e affettuoso Cristina Grazioli, che ha garantito in questi anni il presidio dell’area Amministrazione Finanza e Controllo. La logica della continuità si sposa con quella della novità, che in un momento complesso come l’attuale, diventa ancora più sfidante».

Il Bilancio Sociale 2019
Punto di partenza per guardare al futuro è il Bilancio Sociale 2019 della cooperativa. «Un documento corposo e particolarmente importante per ciò che l’anno scorso ha rappresentato per Solidarietà e Servizi: è stato l’anno del quarantesimo. Abbiamo 40 anni di storia dei quali essere soprattutto grati sia a chi ha iniziato e fatto crescere questa storia (soci e lavoratori) dall’interno, sia a chi dall’esterno – i Comuni, gli enti sanitari, le banche, i fornitori … – ha creduto in questa realtà di persone e ci ha permesso di arrivare a questo importante traguardo». E i numeri parlano chiaro: alla fine del 2019 , Solidarietà e Servizi faceva lavorare 1.370 persone,  prendendosi cura di 25 mila persone. «La nostra cooperativa ha una duplice natura giuridica: da un lato è cooperativa sociale, ovvero si prende cura delle persone che hanno svariati bisogni; dall’altro è cooperativa di produzione lavoro: rientra quindi nello scopo di Solidarietà e Servizi reperire occasioni di lavoro per i propri soci: dei 711, ben 611 sono soci lavoratori. Sono 100 invece i soci volontari, coloro ai quali va il nostro ringraziamento perché non solo lavorano e danno un contributo gratuito, ma sono l’esempio di un modo umano e professionale di lavorare e di prendersi cura delle persone. E la persona, quella disabile e fragile in particolare, è ben più grande dei limiti che ha: non può quindi essere ricondotta e fatta coincidere con le sue disabilità apparenti o recondite. La persona è di più. Su questo si costruisce il nostro percorso di servizio e di presa in carico e continueremo a farlo nel futuro.». 

Il presente
Con alle spalle 40 anni e una rete che arriva in 85 Comuni di cinque differenti regioni, Solidarietà e Servizi non si ferma. «Non possiamo non partire dalla situazione attuale: l’emergenza Coronavirus ci ha costretti a rivedere alcuni servizi, a riorganizzarli. Ma in tutto questo non abbiamo mai lasciato sole le persone di cui ci prendiamo cura», prosegue Pietrantonio.  Appartiene al presente anche la recentissima trasformazione della Fondazione San Giacomo che dal 21 maggio ha assunto la denominazione di Solidarietà e Servizi Fondazione. «Questo per due motivi – ricorda Pietrantonio -. Innanzitutto la Fondazione ha come unico socio fondatore la cooperativa sociale Solidarietà e Servizi; dall’altro, le nuove disposizioni contenute nel Codice del Terzo Settore. La nuova Fondazione raccoglie l’eredità della San Giacomo e rinnova l’impegno verso l’educazione della persona e l’attenzione alle persone disabili e fragili». Quattro i capisaldi che uniscono Fondazione e cooperativa: «L’attenzione verso i bambini e le famiglie, con particolare riguardo ai nuclei con problematiche e disagi psico-educativi; verso le persone con autismo, che necessitano di aiuti e supporti, anche di tipo socio-educativo e non solo riabilitativo; verso le persone disabili e fragili che hanno bisogno di una casa dove essere accolti e vivere in autonomia; verso le persone disabili e fragili che vogliono e possono lavorare per sentirsi utili e acquisire autonomie».

Il futuro
A fronte di un bilancio 2019 che si è chiuso in sostanziale pareggio, Solidarietà e Servizi guarda al domani ponendo al centro due pilastri: «I servizi a gestione diretta e la spinta all’innovazione», afferma il presidente del Consiglio di Gestione. «I primi sono quelli che ci permettono di fare la differenza, ovvero registrare bisogni e dare risposte concrete sulla base delle nostre professionalità e dalla nostra capacità progettuale. È nato in questa ottica anche il nuovo progetto Il Cortile, cui è destinato il 5×1000 di quest’anno, e che si rivolge prevalentemente alle famiglie, nell’ottica di dare risposte a piccole e grandi situazioni problematiche che sono state acuite dall’emergenza sanitaria. Questa situazione ci condizionerà anche in futuro: ci porterà a una nuova progettazione dei servizi. Quanto sta accadendo deve essere capitalizzato e sviluppato perché ci permetterà di dare vita a nuovi servizi, con nuove modalità di erogazione. E non è un caso che le attività svolte nei nostri reparti produttivi e di servizi, nell’ambito dell’inserimento lavorativo delle persone disabili, abbiano superato senza problemi l’audit per la certificazione di qualità avvenuto alla fine di aprile. L’assemblaggio, le lavorazioni meccaniche, la Rigenesi, i servizi documentali e il Business Process Outsourcing (BPO) hanno superato le verifiche, ottenendo anche un plauso per aver accettato la sfida di continuare a lavorare anche in “epoca Coronavirus” per permettere a persone disabili di iniziare o proseguire il loro percorso. Sul fronte dell’innovazione –  e a partire da quanto è stato originato dall’esperienza della prima casa domotica (CasaLab) – la casa continuerà ad essere il nucleo centrale di molti bisogni. Investire sulla domotica per creare ambienti che siano in grado di supportare il percorso all’autonomia delle persone disabili è la strada per dare risposte moderne e sempre migliori».
Le prospettive ci sono tutte per continuare e continuare bene. «Proseguendo nel prenderci cura delle persone e nel dare risposte puntuali ai bisogni». Solidarietà e Servizi continua nel rispetto del suo mantra: mai più soli, #insiemeciriusciamo.