«Ho ricevuto più di quello che ho dato»

Tra giugno e luglio dieci adolescenti del territorio si sono messi al servizio del Centro Diurno Disabili “Solidarietà” di Marnate

Alcuni degli adolescenti delle parrocchie di Gorla Minore e Marnate durante un’attività al CDD “Solidarietà” di Marnate

Quando si parla di generosità, spesso pensiamo a grandi gesti da lontano. Ma quest’estate al Centro Diurno Disabili “Solidarietà” di Marnate, la generosità è arrivata da vicino: Alberto Morandi, educatore dell’oratorio San Filippo di Gorla Minore, ha deciso di donare 800 euro, gran parte del suo stipendio mensile, per sostenere le attività del centro.

«Ho ricevuto più di quello che ho dato ed è giusto che io restituisca» ha raccontato. La storia poi non si è fermata qui: il padre di Alberto, imprenditore, ha voluto contribuire con altri 1.500 euro, portando la somma totale a 2.300 euro.

«Per noi è stato un gesto bellissimo» commenta Annalisa Dabraio, coordinatrice del centro diurno disabili. «Persone che fino a poche settimane fa erano sconosciute hanno deciso di investire nel nostro progetto. Con questi fondi vorremmo acquistare una nuova cucina, che diventerà cuore di nuove attività e laboratori.»

I RAGAZZI DELL’ORATORIO AL SERVIZIO DEL CENTRO

La generosità di Alberto si è intrecciata con un’esperienza educativa: tra giugno e luglio, una cinquantina di adolescenti di prima e seconda superiore delle parrocchie della Comunità Pastorale di Gorla Minore e Prospiano e della Comunità Pastorale di Marnate e Nizzolina hanno partecipato a un progetto di “messa a servizio”, per toccare con mano diverse esperienze di volontariato sul territorio.«Abbiamo organizzato l’oratorio estivo in modo diverso rispetto agli altri anni – spiegano don Luca Molteni, referente per la Pastorale Giovanile di Gorla Minore e Marnate e Silvia Folgheraiter, coordinatrice dell’oratorio di Marnate, che insieme a don Luca ha ideato il progetto. «Come comunità cristiana abbiamo lanciato una sfida ai nostri adolescenti: stare insieme, mettersi a servizio del prossimo e creare rete nella realtà dei nostri Comuni.»  

Per quattro settimane i ragazzi hanno quindi partecipato a diverse attività della Caritas di Marnate, del Gruppo Amicizia di Gorla Minore, della RSA Villa Parini di Gorla Minore, nonché di pulizia del verde pubblico di Gorla e Marnate. E una decina di loro è approdata al Centro Diurno Disabili “Solidarietà” gestito da Solidarietà e Servizi.  Coordinati, appunto, da Alberto Morandi, insieme a Veronica Dal Cero.

Due pomeriggi alla settimana, il martedì e il venerdì, i ragazzi hanno condiviso momenti di creatività con gli ospiti del centro, realizzando magliette personalizzate, portachiavi e braccialetti, in vista della festa di fine estate del centro. Attività semplici, ma ricche di significato, che hanno permesso loro di entrare in relazione con ospiti ed educatori.

«Questa esperienza ci ha arricchito molto» testimonia Alberto. «Personalmente, posso dire che mi sento cambiato: l’incontro con questa realtà mi ha dato una prospettiva nuova sulla vita e sulle persone. Una delle cose più belle è stata la sensazione di essere attesi. L’empatia che abbiamo sviluppato con gli ospiti è stata tangibile e molto speciale. “Alberto, che bello vederti!” è una frase che mi ha colpito nel profondo.»
«A tutti i ragazzi piacerebbe ripetere l’esperienza – prosegue. Sicuramente lo faremo la prossima estate, ma stiamo anche valutando di proseguire il nostro impegno durante l’anno, per mantenere viva la relazione con gli ospiti.»

APRIRSI AL TERRITORIO

Per Solidarietà e Servizi questo progetto rientra in un percorso più ampio di apertura al territorio che il CDD “Solidarietà” porta avanti da anni. «Molte persone vivono nel nostro stesso paese e non sanno che esistiamo» spiega Annalisa. «Progetti come questo ci permettono di farci conoscere e di costruire ponti tra il centro, le famiglie, le scuole, le associazioni e le istituzioni locali.»

Proprio in questa direzione guardano le nuove iniziative del centro “Solidarietà” per i prossimi mesi: un lavoro di rete con le scuole, dalla materna alla media, attraverso laboratori artistici e letterari che si svilupperanno lungo tutto l’anno. L’obiettivo è offrire agli studenti esperienze concrete di inclusione, empatia e collaborazione, stimolando al contempo la loro creatività.