Inaugurati gli Appartamenti Tanzi a Cassano Magnago
Solidarietà e Servizi inaugura due appartamenti per sostenere autonomia e percorsi “dopo di noi” di persone con disabilità, dopo gli importanti lavori di ampliamento e ristrutturazione. Resi possibili grazie al sostegno di Fondazione UBI per Varese

«Qui mi trovo bene» «Mi piace tanto questo posto» Sono le parole di Emma e Stefano, due delle persone che vivono negli Appartamenti Tanzi. E sono proprio loro, chi li vive, a raccontare – in un video – la loro esperienza di vita autonoma, dopo i lavori di ristrutturazione dello scorso anno, che hanno coinvolto l’intera palazzina di via Volta 24 a Cassano Magnago.
DALLA RESIDENZA AI DUE APPARTAMENTI. SEMPRE PIÙ CASA PER 10 PERSONE
In realtà, la “Tanzi” ha sulle spalle qualche anno di storia. Esiste infatti dal 2009 e negli anni ha accolto diverse persone. 53 per l’esattezza. Pensata con una zona comune al primo piano e le camere tra piano terra e primo piano, era in grado di ospitare fino a 12 persone contemporaneamente. Dopo 15 anni, la struttura esistente aveva proprio bisogno di un bel restyling. «Abbiamo colto l’occasione di una riorganizzazione dei nostri servizi residenziali – evidenzia Giacomo Borghi, responsabile Area Residenziali e Domotica di Solidarietà e Servizi – per trasformare la Residenza Tanzi in Appartamenti Tanzi, due soluzioni distinte, ma attigue, una a piano terra e l’altra al primo, che funzioneranno separatamente e saranno in grado di ospitare 5 persone ciascuna.
Per noi è un intervento importante, anche in termini di significato, perché ci consente di investire in progetti per sostenere sempre di più l’autonomia delle persone di cui ci prendiamo cura.» Concretamente ci sono due cucine, due menù, due salotti, due porte di casa… «Sembra banale – prosegue Borghi – ma è proprio un modo diverso di concepire la casa, in grado di offrire più libertà di movimento e più privacy alle persone che ci vivranno… Anche i nuclei che accoglieremo saranno più piccoli e più omogenei, per età e per genere.» Insomma, una vera e propria casa, dove far esperienza di socialità, di integrazione e reale autonomia. «Sarebbe stato anche il desiderio di Isa Tanzi (a cui sono intitolati gli appartamenti), ex presidente dell’Associazione Familiari Persone Disabili (AFPD) di Cassano Magnago.»
LA VITA QUOTIDIANA
«Lavoro in pasticceria quattro ore, dalle 8 alle 12 e poi al pomeriggio vado in un centro educativo…» racconta Mattia. La vita quotidiana è organizzata come quella di una qualunque casa. Oltre a Mattia, ci sono Massimo, Stefano e Giovanni, nell’appartamento del piano terra. Emma, Angela e Luigia, in quello al primo piano. Ognuno ha i propri compiti e partecipa alla gestione domestica, insieme agli educatori e al personale ausiliario. «Le persone hanno – quasi tutte – un discreto grado di autonomia» testimonia Elisa Colletto, la coordinatrice degli Appartamenti. «Durante la giornata hanno i loro impegni: chi all’area inserimento lavorativo di viale Toscana, con un tirocinio professionalizzante o un’attività lavorativa vera e propria, chi ai Centri Socio Educativi di Samarate o di Borsano (Busto Arsizio). Nel tardo pomeriggio, poi, si ritrovano insieme, con un operatore che li affianca nelle ore serali, per la cena e le piccole grandi incombenze domestiche.»
L’INAUGURAZIONE ALLA PRESENZA DELLE AUTORITÀ
L’inaugurazione ufficiale lo scorso 9 maggio con una vera e propria cerimonia in Villa Oliva a Cassano Magnago alla presenza delle principali autorità. «Quello che fate è molto importante», le parole del sindaco Pietro Ottaviani. «L’integrazione del mondo della disabilità si manifesta anche nella restaurazione di edifici come questo, che aiutano a restare attivi nel territorio. Sono felice di vedere il lavoro che avete fatto e come vi siete ben organizzati». Presente anche l’assessore ai Servizi Sociali di Gallarate, Chiara Allai, in qualità di capofila dell’ambito territoriale che include nove Comuni: «Siamo contenti che Cassano abbia aperto questo tipo di appartamenti, che accoglie il primo progetto di questo genere con un ente gestore. Chissà che possa essere da spunto anche altrove».
Tutti poi in via Volta al civico 24 per il taglio del nastro, la benedizione di Don Emanuele Lupi, vicario della comunità pastorale San Maurizio e la visita degli appartamenti. Insieme, per celebrare un nuovo inizio, dopo i lavori di ristrutturazione e ampliamento, resi possibili grazie al prezioso contributo di Fondazione UBI per Varese. «Dal 2004 sosteniamo progetti sociali, culturali, artistici e formativi in provincia di Varese – sottolinea Luigi Jemoli, vicepresidente di Fondazione UBI per Varese. Questa è la prima volta che siamo a fianco di Solidarietà e Servizi. Per noi è importante che i progetti che adottiamo abbiano una ricaduta territoriale in provincia di Varese e abbiano soggetti promotori in grado di dare respiro e continuità agli interventi. E questo progetto risponde a pieno a questi criteri.»
UN PROGETTO PER POTENZIARE I PERCORSI DEL DOPO DI NOI
Con questa ristrutturazione si amplia la possibilità di percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo famigliare di origine, rispondendo al bisogno dei genitori che, diventati anziani, non hanno più le energie necessarie per seguire il figlio. Ma soprattutto al desiderio delle persone con disabilità. Come testimonia Mattia «Alla Tanzi posso portare avanti il mio progetto di vita autonoma.» Un progetto di vita, fatto di passioni, abitudini e attività svolte in compagnia.
«Gli Appartamenti Tanzi – spiega Franca Passerini, Assistente Sociale e Responsabile dell’Ufficio di Piano di Gallarate – sono i primi nell’ambito territoriale di Gallarate (che racchiude 9 Comuni) per l’accoglienza stabile di persone con disabilità a rispondere alle richieste della legge sul “Dopo di Noi” ( L 112/2016). Finora eravamo costretti a cercare soluzioni fuori dal nostro ambito. Un’ottima opportunità!»
L’INTRODUZIONE DELLA DOMOTICA
Anche in questo caso, questi appartamenti sono stati rinnovati con soluzioni domotiche all’avanguardia. «Seguendo l’esempio delle recenti ristrutturazioni nei complessi Gandolfi e San Benedetto di Legnano – precisa Borghi – siamo convinti che l’adozione di tecnologie intelligenti non solo faciliti la vita quotidiana delle persone con disabilità, ma promuova la loro autonomia all’interno di un contesto comunitario.» Questo salto in avanti nella smart home è stato possibile grazie al know‑how dei ricercatori dell’Università LIUC di Castellanza e all’expertise di Sinthesi, l’azienda che ha progettato e implementato l’impianto domotico.
25 ANNI DI SOLIDARIETÀ E SERVIZI NEI SERVIZI RESIDENZIALI
L’inaugurazione degli appartamenti Tanzi ha rappresentato l’occasione per rinnovare l’attenzione sui servizi residenziali offerti da Solidarietà e Servizi, che quest’anno festeggiano i 25 anni di attività con 2 Comunità e 9 Appartamenti che ospitano complessivamente 55 persone con disabilità. «Presto – spiega Borghi – il numero delle soluzioni abitative sarà portato a 13. E per lanciare un nuovo progetto: «Nei prossimi mesi – conclude Borghi – inizieremo a costruire altre due case a Caronno Pertusella, nell’area dove già oggi sorgono un Centro diurno e un Centro sperimentale per minori con disturbi del neurosviluppo. Si tratta di un progetto molto articolato, che vede la partnership di pubblico e privato, con il coinvolgimento diretto del Comune di Caronno Pertusella, oltre al sostegno finanziario di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.»