Piccoli scrittori all’opera con la Comunicazione Aumentativa
Nell’ambito dell’iniziativa Meet and Code, il centro AliBLU di Solidarietà e Servizi e la Scuola Primaria Chicca Gallazzi insieme per un laboratorio di scrittura creativa digitale e inclusivo
Proprio nelle settimane che l’Unione Europea dedica al coding (EU Code Week dal 14 al 27 ottobre), Solidarietà e Servizi ha partecipato all’iniziativa europea “Meet and Code”, promossa da Techsoup Europe e Haus des Stiftens, con il sostegno di Amazon Future Engineer.
Il programma “Meet and Code”
Meet and Code è un’iniziativa della società civile sull’educazione digitale in Europa. Migliorando le competenze digitali dei giovani – con particolare attenzione a coloro che sono svantaggiati e sottorappresentati – Meet and Code mira a colmare il divario digitale in tutta Europa, rendendo la programmazione e l’apprendimento delle competenze digitali accessibili e inclusivi per tutti.
Il laboratorio di scrittura creativa, digitale e inclusivo
Nel caso specifico, la cooperativa ha coinvolto gli alunni di due classi quarte della Scuola Primaria Chicca Gallazzi di Busto Arsizio in un progetto davvero inclusivo. La proposta? “Inventiamo storie digitali con la CAA”: un laboratorio di scrittura creativa, i cui prodotti narrativi sono stati tradotti – attraverso la piattaforma interattiva open source ARASAAC – in Comunicazione Aumentativa Alternativa, un linguaggio iconico, solitamente usato in campo terapeutico per semplificare la comunicazione di bambini con ritardi nello sviluppo del linguaggio, deficit cognitivi o disturbi dello spettro autistico. Ma che tutti possono comprendere.
Il laboratorio è stato condotto dalle educatrici di AliBLU, un servizio educativo integrato per minori con diagnosi di autismo, che rientra nella proposta della cooperativa sociale Solidarietà e Servizi, con la collaborazione delle docenti della scuola primaria.
Grande soddisfazione da parte di tutti
«Ci è piaciuto molto proporre un progetto innovativo come questo – testimonia Mariolina Caputo, responsabile di AliBLU – in grado di suscitare molta curiosità nei bambini, sia rispetto ai temi del digitale, sia rispetto alle tematiche dell’inclusione.»
«I bambini sono stati meravigliosi» – raccontano Martina Bonoldi e Camilla Marcolli, le educatrici che si sono coinvolte nel progetto. «Sono stati estremamente collaborativi e curiosi, affascinati dall’uso del mouse e della tastiera. Ci siamo presentate come “educatrici di AliBLU”, raccontando il nostro lavoro a contatto con soggetti autistici e spiegando la parola autismo con termini che potessero essere comprensibili per loro. Ciò ha permesso di rendere il progetto un’occasione, non solo per avvicinare ed appassionare i piccoli studenti al mondo delle tecnologie, ma anche per sensibilizzarli rispetto ad alcune tematiche molto attuali nel mondo in cui viviamo, come l’autismo, la disabilità e l’importanza dell’inclusione.»
«Le insegnanti – continuano – hanno condiviso con noi quello che il primo incontro ha suscitato nei loro studenti: una volta rientrati in classe i bambini hanno posto molte domande ed espresso il desiderio di fare attività con il computer più frequentemente.» Pensiero che ritroviamo proprio nelle parole di un piccolo allievo di una delle due classi: «Mi dispiace che sia durato così poco. Mi è piaciuto molto usare il computer, inventare storie e poi metterle sul computer con le immagini, per farle capire a tutti. Quando siamo tornati in classe abbiamo fatto molte domande sull’autismo alla maestra e lei ha invitato un maestro esperto che ci ha spiegato molte cose.»
Un progetto che sviluppa competenze sociali e civiche in materia di cittadinanza…
«Abbiamo aderito al progetto Meet and Code incuriositi dall’essere introdotti a modalità di comunicazione differenti da quelle verbali – dichiara Paola Luoni, la coordinatrice didattica della Scuola Primaria Chicca Gallazzi. Viviamo in un contesto sempre più multiculturale, abbiamo dei bambini stranieri anche nelle nostre classi e il trovare strade comunicative in grado di raggiungerli è la nostra ricerca quotidiana.
La comunicazione “per immagini” è il passaggio più naturale che si intraprende quando la parola o il gesto non bastano. Crediamo che i nostri bambini possano diventare più consapevoli della possibilità di includere compagni che, per esigenze di vario genere, hanno bisogno di un linguaggio silenzioso, ma efficace.
L’essere introdotti alla Comunicazione Aumentativa Alternativa, quindi, risulta essere un’opportunità che può essere ascrivibile a un bisogno educativo speciale non confinabile unicamente a una disabilità.»
…Competenze digitali e di produzione letteraria
Un progetto molto positivo, dunque, in grado di riunire in un’unica soluzione un alto valore educativo, lo sviluppo di competenze digitali – per incrementare la familiarità con l’uso del computer – e l’esercizio di produzione letteraria: «si chiede ai bambini di immaginare un racconto, dare una forma strutturata al pensiero iniziale, comporre un testo da poter tradurre in immagini pensando a un destinatario che ha difficoltà a comunicare.»
Il futuro
Sono nati tantissimi racconti: nelle prossime settimane con tutte le storie raccolte verrà creata una biblioteca condivisa e inclusiva, fruibile da tutti, che sarà patrimonio di AliBLU e della Scuola Chicca Gallazzi.
«Il desiderio – poi dichiara la Coordinatrice Didattica della Chicca Gallazzi – è di poter continuare l’esperienza che ha visto i nostri bambini entusiasti, proponendo ai negozi, che si trovano nei dintorni della nostra scuola, di poter tradurre i loro listini con l’indicazione dei prodotti in CAA. Pensiamo possa essere un servizio per tutti.»