Attorno al Presepe: lo stupore davanti all’accadere del mistero

I doni dei pastori, la voglia di raccontare la nascita di Gesù e il senso di gratitudine per il Mistero che si ripete. Le testimonianze degli ospiti di una Comunità Socio Sanitaria di Solidarietà e Servizi

Natività realizzata con materiali di riciclo dal Centro Diurno Disabili di Gallarate con la collaborazione e il supporto dell’artista Elena Rizzardi

Pierluigi guarda i doni portati dai pastori più generosi: agnelli, latte… «Sono il frutto della fatica del loro lavoro… La mia fatica è quella di tenere gli occhi aperti. Non sono abituato, preferisco tenerli chiusi. Oggi voglio tenerli aperti per vedere quello che succede».  Giulia osserva la capanna: «Io posso raccontare che Gesù è nato alle persone cui voglio bene, così possono dire che io credo in Gesù. La mia zia Silvana non lo può raccontare. È morta. Lei però mi aiuta dal Cielo».

Carmelo non si capacita: «Gesù è venuto qui, adesso, in Comunità?» Attilia, di poche parole, ringrazia: «Grazie Gesù di essere venuto ancora una volta!» Alessandro invece ha tenuto le distanze in silenzio. Il mattino seguente è stato sorpreso, in un momento, fermo in piedi, davanti al presepe. 

Nessun limite può bloccare l’iniziativa del Mistero: Egli si comunica attraverso lo stupore “contagioso” di coloro che l’hanno accolto. 

Ospiti e volontaria di una Comunità Socio Sanitaria