Partnership tra aziende e Solidarietà e Servizi per catalogare e digitalizzare la Biblioteca Capitolare di Busto Arsizio

Un progetto sociale “al quadrato” quello avviato dalla cooperativa sociale con Exergy International e Fratelli Tognella che dà lavoro vero a persone con disabilità e restituisce ai cittadini di Busto Arsizio, e non solo, un importante patrimonio culturale

Il patrimonio della Biblioteca Capitolare della parrocchia San Giovanni Battista di Busto Arsizio si apre al futuro e diventa esempio di inclusione sociale. Con il progetto elaborato dalla cooperativa sociale Solidarietà e Servizi assieme a due aziende, Exergy International srl di Olgiate Olona e Fratelli Tognella Spa di Somma Lombardo, sotto il coordinamento della Provincia di Varese, saranno catalogati e digitalizzati i 15 mila volumi custoditi dall’ultracentenaria istituzione (ha più di 500 anni), dando lavoro a tre persone con disabilità. È un progetto “sociale al quadrato” quello che è stato presentato in conferenza stampa giovedì 30 novembre; un progetto che guarda all’inclusione sociale attraverso il lavoro vero e al bene comune e con la maggiore fruibilità del patrimonio librario della biblioteca.

«È un progetto che ci fa pensare alla speranza per almeno tre motivi», ha detto il presidente del Consiglio di Gestione di Solidarietà e Servizi, Domenico Pietrantonio. «Innanzitutto perché tre persone con disabilità lavoreranno nel nostro reparto di Gestione Documentale: accetteranno la sfida del lavoro vero, quello che non fa sconti, che ci chiedono i clienti, e permette alle persone di realizzarsi. Sono tre persone che vanno ad aggiungersi alle 68 che già lavorano con noi. Secondo, il beneficio che ne avrà la comunità tutta. Non ultima la collaborazione e la partnership che ha permesso di avviare questo progetto e che vede la presenza di aziende, enti pubblici, la Parrocchia e la nostra cooperativa sociale con la propria mission: valorizzare i talenti delle persone disabili».

L’iniziativa nasce dalla necessità delle aziende di assumere persone con disabilità attraverso un percorso lavorativo mirato e gratificante. «Il decreto attuativo della legge Biagi permette alle aziende che non possono per vari motivi assumere direttamente le persone con disabilità, di adempiere comunque ai loro obblighi previsti dalla legge 68/99, affidando commesse di lavoro a cooperative sociali che assumono lavoratori disabili, nell’ambito di una convenzione ex art. 14 del decreto», ha spiegato Francesco Maresca, responsabile del settore Lavoro della Provincia di Varese. «Con questo progetto viene data la possibilità all’azienda di affidare una commessa che non riguarda nello specifico attività legate al proprio business, ma attività con finalità sociali e di interesse collettivo». 

Tre le persone con disabilità che, assunte da Solidarietà e Servizi e grazie anche ad un percorso formativo, potranno dedicarsi a questo lavoro coordinati da un capo progetto con Master in Formazione e gestione degli archivi digitali e da un archivista senior. Le attività includeranno la consulenza nella selezione di un software per la gestione bibliotecaria, la catalogazione dei volumi moderni e la digitalizzazione del fondo antico, il patrimonio di volumi più antichi.

A sostenere il progetto ci sono Exergy International e Fratelli Tognella. «Un anno prima di incorrere nell’obbligo normativo di inserire nuove persone disabili in Exergy, abbiamo ragionato su quale potesse essere una modalità gratificante per le persone stesse e rilevante per il nostro territorio», ha spiegato Andrea Canali, Chief People Officer di Exergy International srl, fornitore globale di tecnologie per la produzione di energia elettrica a zero emissioni. «Abbiamo trovato in Solidarietà e Servizi il partner perfetto e qualificato per costruire un progetto ed insieme ci siamo impegnati per mesi per individuare l’ambito di intervento adatto a valorizzare i talenti delle persone. Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare. Creare valore e relazioni con le Istituzioni e le comunità locali è una nostra responsabilità, nella quale investiamo molta attenzione ed energia ed ancora di più ne investiremo in futuro».

Ha aggiunto Fabio Tognella, Presidente di Fratelli Tognella Spa, azienda di Somma Lombardo leader nella produzione di valvole: «Il rapporto consolidato che abbiamo con Solidarietà e Servizi ci ha portato a creare iniziative per dare sostegno non solo alla cooperativa stessa, ma anche al territorio. La nostra azienda è infatti convinta che sia giusto e necessario dare sostegno a iniziative che possono far crescere attività capaci di creare benessere sociale. E il “lavoro” per una persona con disabilità è uno strumento importante per la sua crescita e per la sua vita».

Dopo aver festeggiato i primi 500 anni lo scorso 2012, la Biblioteca Capitolare si prepara a una nuova modernità. «Ringrazio per il risveglio di interesse che emerge nei confronti della Biblioteca Capitolare», ha detto Monsignor Severino Pagani, Prevosto della parrocchia di San Giovanni Battista. «La Biblioteca Capitolare è un’istituzione storica molto significativa e preziosa della Parrocchia e riveste molta importanza anche per tutta la città. In questi ultimi decenni anche per merito di persone dedite e competenti, la Capitolare ha ripreso vita e proprio in questi ultimi mesi si è provveduto ad un restauro che ancora è in atto. La riorganizzazione della Biblioteca secondo le nuove tecnologia digitali è la prospettiva che ora stiamo intraprendendo per renderla maggiormente fruibile alla comunità cristiana e a tutta la cittadinanza».

Il patrimonio della Biblioteca è di grande valore storico e culturale. Nata come istituzione pubblica, con un fondo librario di partenza di impronta umanistico-filosofica, custodisce testi e documenti di pregio. «Oggi conserva sia l’archivio storico, con documenti antecedenti al 1400 tra i quali l’Evangelario del IX secolo su pergamena, conosciuto come “Codice di Busto”, che costituisce la più antica testimonianza liturgica riguardante il rito Ambrosiano, sia un patrimonio di incunaboli, manoscritti, seicentine, settecentine, ottocentine, oltre a circa 15.000 libri stampati nel Novecento», ha spiegato Salvatore Bollina Marcora, Direttore della Biblioteca Capitolare. «Essendo questa una biblioteca di conservazione, i libri provengono da donazioni, principalmente dai canonici e prevosti succedutesi. Per quanto riguarda l’archivio storico, questo è importante non solo per la città di Busto, ma presenta connessioni con tutte le parrocchie dell’antica pieve di Busto Arsizio che merita di essere valorizzata».

Il plauso è arrivato anche dal Comune di Busto Arsizio. «È questa un’operazione di carattere sociale e culturale insieme», ha sottolineato Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore alla Cultura. «La rete creata porta a un importante obiettivo: c’è l’aspetto dell’inclusione sociale, del lavoro a persone con disabilità e c’è l’aspetto della valorizzazione del patrimonio librario, un patrimonio importante che è vanto per Busto Arsizio. È un grande regalo che viene fatto alla città». E ha aggiunto Maria Paola Reguzzoni, assessore all’Inclusione sociale: «La forza di questo progetto è anche nel dare un’opportunità a persone con disabilità medio grave per le quali non è facile trovare una collocazione nel mondo del lavoro. Non si tratta di una scorciatoia per le aziende, ma di un percorso che crea valore per la comunità e per le stesse persone coinvolte».

Attualmente la biblioteca è aperta al pubblico ma non consente il prestito. Con la catalogazione si avrà un dettaglio preciso di tutto il suo patrimonio, questo ne faciliterà la possibilità di fruizione. Inoltre, la digitalizzazione dei documenti più antichi e delicati garantirà la conservazione dell’originale, preservandoli nel tempo, consentirà una consultazione più agevole, e una maggiore diffusione dei contenuti.