La Giornata Internazionale delle Cooperative ricorda che #insiemeciriusciamo

La ricorrenza che viene celebrata il 3 luglio rimette l’accento sulla persona e sul ruolo delle cooperative: mettersi insieme per rispondere ai bisogni

Almeno per un giorno all’anno serve ricordarlo. Che le cooperative sono imprese incentrate sulla persona. Ma anche, come ha detto Papa Francesco, che «le cooperative sfidano tutto, sfidano anche la matematica, perché in cooperativa uno più uno fa tre».
Sabato 4 luglio è la Giornata Internazionale delle Cooperative, una ricorrenza che viene celebrata da 97 anni, anche se è stata formalizzata solamente nel 1994 con la Risoluzione 49/155 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Dedicato alla “lotta al cambiamento climatico”, il #coopsday2020 è l’occasione per ribadire l’importanza delle cooperative in una società che tende sempre più a mettere le persone in secondo piano, ponendo l’attenzione prevalentemente su altro, profitto e non solo. Eppure le cooperative hanno dimostrato nello loro storia ultra centenaria di saper rispondere a specifici bisogni, di essere l’espressione più autentica dei valori della cooperazione – intesa come l’operare insieme – e della mutualità; di saper intervenire là dove vi è un bisogno, una necessità e dove la persona da sola non riesce e non può trovare le adeguate risposte.

Solidarietà e Servizi, che da oltre 40 anni porta avanti questo messaggio, si è fatta carico della responsabilità di essere non solamente cooperativa, ma cooperativa sociale. Che significa, rispondere in modo puntuale ai dettami della legge 8 novembre 1991 n.381 che prevede per loro uno scopo ben preciso: “perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso: a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi; b) lo svolgimento di attività diverse –  agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate”.

Solidarietà e Servizi c’è. Ha fatto proprie queste indicazioni attraverso un’intensa operatività che, guardando all’ultimo Bilancio Sociale, ha permesso di prendersi cura di quasi 25 mila persone attraverso le quattro  aree di intervento: area autismo, diurni e residenziali per disabili; area servizi sociali e presa in carico; area inserimento lavorativo e autonomie; area servizi in appalto per minori e disabili. Solidarietà e Servizi ha fatto la differenza non solamente nei volumi dei servizi erogati, ma  nella qualità. E la testimonianza diretta arriva dalle persone delle quali si prende cura: l’impegno straordinario messo in campo nel difficile e complesso periodo del lockdown ha visto educatori e operatori ripensare prontamente i servizi erogati per adattarsi alle nuove esigenze e al contempo non fermare quel treno in corsa che dà continuamente risposte ai bisogni. In particolare, anche se i Centri Diurni Disabili hanno dovuto chiudere i battenti, sono state attivate forme di intervento a distanza, domiciliari, per supportare le persone con disabilità e le loro famiglie; anche se il comparto produttivo è stato riorganizzato, Solidarietà e Servizi ha trovato la forza non solamente di dare continuità al lavoro – elemento indispensabile per l’autonomia delle persone disabili -, ma anche individuando nuovi sbocchi e garantire la prosecuzione di un percorso.

Ecco perché, anche in questo #coopsday2020 Solidarietà e Servizi può ribadire, con una rinnovata forza, che nessuno deve rimanere solo perché #insiemeciriusciamo. La nostra cooperativa sociale ci crede.